Varazze – C.C. del 30 gennaio – Si preannuncia un duro confronto

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
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Varazze, 29.01.2008.

29-discesa-ponente2.jpgPonentevarazzinoNews

Consiglio Comunale di mercoledà¬
sul recupero del retro porto si
preannuncia un duro confronto

Le segnalazioni che ci sono pervenute e quanto letto nell’articolo pubblicato dal quotidiano “Il Secolo XIX” del 28 gennaio che riportiamo, confermano che su questo importante intervento di recupero urbano, ma anche significativa realizzazione di oltre duecento alloggi in posizione strategica e di elevato valore commerciale, non è possibile trovare compromessi.

Le forze politiche cittadine sono su fronti diametralmente opposti per alcune soluzioni prospettate e molto distanti sulle altre.

Di sicuro esiste la volontà  della Giunta di completare l’iter burocratico della pratica cosଠcome da loro previsto, in tempi brevi e senza intoppi, e la determinazione delle forze politiche d’opposizione ad impedirlo.

Assicuriamo che continueremo a seguire l’evolversi della situazione ed a chiedere che siano prese in considerazione le richieste di modifica ed a completamento da noi avanzate.

Firmato: il direttivo.

Il Secolo XIX del 28/01/2008″ – Varazze – «Retroporto, decisione illegittima»

La minoranza lascia la Commissione che doveva discutere il progetto in vista del consiglio di mercoledà¬.

«L’Amministrazione comunale ha accelerato in maniera inopportuna e illegittima un provvedimento (il progetto retroporto, ndr) senza valutare l’ipotesi referendum». Questa, l’accusa dell’opposizione di centro-destra, i cui rappresentanti, l’altra sera, hanno abbandonato la commissione urbanistica. Alla vigilia della presentazione in consiglio del piano urbanistico prevista per mercoledଠsera, la tensione resta alta.

Gli ex candidati sindaci Gerolamo Carletto (“Per i cittadini”) e Giovanni Delfino (“Libera Varazze”) hanno contestato la convocazione della commissione e la seguente presentazione in consiglio del piano.

«L’iniziativa – comunicano – è irriguardosa dell’autorità  del giudice ordinario, il quale ha trattenuto la decisione sul ricorso promosso sul referendum relativo alla pianificazione urbanistica in oggetto. Riteniamo illegittima la decisione. Elementari motivi di regolari rapporti istituzionali avrebbero consigliato di attendere il pronunciamento sul pendente giudizio, nel quale il Comune è costituito. L’esame delle pratiche da parte della commissione potrebbe fare incorrere in responsabilità  di ordine penale ed erariale. Non abbiamo partecipato alla riunione anche per autotutela».

Intanto, l’iter procede. Mercoledà¬, la Giunta Ghigliazza relazionerà  prima sull’esito della consultazione popolare del 13 gennaio, che aveva visto favorevoli al progetto quasi il 70 per cento dei votanti, poi dovrebbe approvare il piano. ANGELO REGAZZONI.”

Questo articolo è stato pubblicato il 29 Gen 2008 alle 19:14 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

2 commenti

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“Il Secolo XIX del 30/01/2008 – Varazze – Il progetto retroporto in consiglio primo passo ufficiale per l’approvazione

IL PROGETTO urbanistico operativo (P.U.O.), variante del piano comunale, per i distretti T1-A1-C-E, nella vasta e appetita area retroportuale, sarà presentato e discusso questa sera (ore 21) in consiglio comunale per il “preventivo assenso”.

Si tratterà del primo passo ufficiale dopo l’esito della consultazione popolare del 12-13 giugno, e che aveva ottenuto il “sì” alla proposta presentata dall’accordo Comune-privati da quasi il 70 per cento dei partecipanti al voto, circa tremilacinquecento varazzini.

L’approvazione odierna, in sede di consiglio, pare scontata, nonostante le accuse di presunta “illegittimità” avanzate dall’opposizione di centrodestra. Il lungo e complesso iter non finirà però qui. Procederà poi con l’esame delle osservazioni di cittadini, enti e partiti e il parere della Regione.

Ieri, sullo scottante e discusso argomento, è intervenuto il direttivo del comitato di quartiere “Ponente varazzino e dintorni“, quello direttamente coinvolto nella grande ristrutturazione urbanistica che dovrebbe cambiargli volto e che, secondo gli amministratori, trasformerà indirettamente in meglio tutta Varazze.

«Diciamo sì – scrive il rappresentante del quartiere S. Nazario, Mario Rossi – al recupero del retroporto e alla realizzazione di un campo sportivo moderno, ma ribadiamo anche la richiesta della soluzione dei problemi di viabilità, vivibilità, accoglienza turistica e rivitalizzazione delle attività commerciali nel centro storico del rione. Siamo infine favorevoli ad una ponderata “cementificazione”, a condizione che l’intervento tenga conto della realtà esistente e che con essa sappia integrarsi in buona armonia». – ANGELO REGAZZONI

30 Gen 2008 alle 12:35
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La Stampa” del 30.01.2008 – Retroporto di Varazze – “In estasi il padre putativo del programma: ossia l’assessore all’urbanistica Giovanni Busso”

“Per la prima volta, dopo il quesito popolare dal cui esito si è manifestato, da parte dei votanti, il netto parere positivo al progetto di edificazione e riqualificazione del retroporto di Varazze, che vedrà impiegati 37 mila metri cubi di cemento, il dibattito torna in Consiglio comunale (oggi alle 21 in municipio). Il risultato ha letteralmente mandato in estasi il «padre putativo» del programma: ossia l’assessore all’urbanistica Giovanni Busso.

Invece, per l’opposizione di centrodestra, si è trattato di un procedimento consultativo illegittimo. Proprio per questo i membri della minoranza, nei giorni scorsi, hanno lasciato la Commissione che avrebbe dovuto discutere il progetto in vista del Consiglio odierno.

Diretto interessato a quanto avverrà sul litorale è il Comitato spontaneo di quartiere «Ponente Varazzino e dintorni». A nome del direttivo interviene il consigliere incaricato Mario Rossi: «Vogliamo una ponderata e valutata cementificazione, che tenga conto dell’esistente e si integri in armonia, senza penalizzare eccessivamente la zona residenziale retrostante, contenendo l’impatto paesaggistico e ambientale. Bene, ad ogni modo, il recupero urbano dei siti industriali dismessi e la costruzione di un campo di calcio consono alle norme federali».”

31 Gen 2008 alle 08:46

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