Retroporto di Varazze – Si moltiplicano le interrogazioni in Regione Liguria

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Varazze, 30.09.2008.matteo-marcenaro.jpg

PonentevarazzinoNews

Retroporto di Varazze
Si moltiplicano le interrogazioni
in Regione Liguria

Dopo il Consigliere Carlo Vasconi della maggioranza anche Matteo Marcenaro e Nicola Abbundo dell’opposizione interrogano il Presidente della Regione Liguria Giacomo Ronzitti, sulla riqualificazione del retro porto di Varazze, oggetto di un lungo e duro scontro politico tra la Giunta e l’opposizione, che si riconosce nella costituenda formazione del Partito della Libertà  di Varazze.

A poco serve dire oggi che l’avevamo detto e chiesto a gran voce un confronto costruttivo e sereno, di tutti gli attori interessati, su un progetto di recupero e riqualificazione di cosଠampio respiro, complesso ed articolato, che attende da decenni urgente soluzione per eliminare una situazione di evidente degrado, proprio all’ingresso del ponente cittadino, e per dare slancio all’economia ristagnante, favorendo turismo ed attività  imprenditoriali collegate.

Posizioni preconcette, inspiegabili (o forse no) arroccamenti ed incomprensibili progetti, poco credibili ed ancor meno chiariti, conditi dall’assoluto rifiuto ad accettare pur giuste e minime richieste di modifica e completamento avanzate, ci hanno portati a dover contestare un clamoroso colpevole fallimento. Proprio cosà¬, non possiamo assolutamente dare credito alle affermazioni attribuite da “Il Secolo XIX” all’attuale Consigliere varazzino capogruppo di maggioranza G.B. Busso, che riportiamo:

“Il programma avanza. Ha subito un lieve rallentamento anche in seguito alle modifiche richieste dai cantieri Baglietto. E’ evidente che nell’area al di sopra dell’Aurelia, a questo punto, si potrebbe procedere senza tener conto di quanto vorranno fare i Baglietto, che hanno le loro esigenze anche in considerazione, fortunatamente, del grande carico di lavoro”.

La Regione Liguria non potrà  mai autorizzare l’attuazione di un piano di recupero urbano “spezzatino” che, tra l’altro, non tiene conto di molteplici fattori e tra questi quella “principe” della viabilità  e recupero complessivo della zona, a suo tempo segnalate al Presidente Burlando, che li ha fatti verificare dal Direttore alla Pianificazione Strategica della Regione Arch. Poggi e dalla responsabile Anas Liguria Arch. Roncallo, che hanno confermato la validità  delle richieste e segnalazioni.

Vogliamo il recupero urbano del ponente varazzino, è una urgente necessità , ma non a tutti i costi e con accelerazioni inaccettabili, e che non accetteremo!

Riportiamo il comunicato stampa ed interrogazione al Presidente della Regione Liguria inviatoci dai Consiglieri di area “Moderati per il Pdl”, Matteo Marcenaro e Nicola Abbundo.

COMUNICATO STAMPA

Genova, 30 Settembre 2008

comunicato-stampa-crl-matteo-marcenaro.jpgIn relazione alle vicende riguardanti il retroporto di Varazze il Consigliere Matteo Marcenaro ha presentato un’interrogazione per capire se le procedure intraprese dal Comune di Varazze in merito alla suddetta questione, siano conformi alla normativa urbanistica regionale e nazionale.

Si riscontrano infatti anomalie sull’approvazione della variante al P.U.C, infatti l’utilizzo di uno strumento come lo S.U.I (studio urbanistico di inquadramento) è un vero mistero, poiché non ci risulta che detto strumento sia contemplato in alcuna normativa.Le stesse perplessità  paiono interessare alcuni settori della struttura regionale, deputata all’attuazione della pratica.

Si riscontra inoltre, anche accettando l’ammissibilità  dello S.U.I, che la finalità  dello stesso avrebbe dovuto essere quella di rendere coerenti gli interventi dei vari subdistretti in cui è suddiviso il distretto T1 e ciò nondimeno si è proceduto con previsioni pianificatorie parziali o addirittura senza loro attuazione all’interno del distretto, è il caso del T1E.

Non si capisce infatti come mai vengano attivati alcuni distretti a destinazione residenziale, e altri invece, destinati a funzioni diverse da quella citata, vengano esclusi.

Ci auguriamo che la Giunta fornisca una spiegazione chiara ed esaustiva rispetto alla correttezza  di una procedura che ci pare dettata più da ragioni di urgenza elettorale che non da effettivi criteri di approfondita valutazione urbanistica. Ricordiamo infatti che detto intervento era stato a suo tempo sottoposto alla valutazione dei cittadini di Varazze, tramite consultazione, nella sua interezza e non a macchia di leopardo come invece oggi si pretenderebbe di realizzarlo. Matteo Marcenaro.

logo-pgl.jpgInterrogazione al Presidente Ronzitti

Genova 29 Settembre 2008

Al Presidente
Del Consiglio Regionale
S E D E

Prot n° 44/08

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IMMEDIATA

I sottoscritti Consiglieri regionali

PREMESSO che a seguito dell’approvazione del P.U.C. del Comune di Varazze(Piano Urbanistico Comunale) si prevede nel distretto T1 una predisposizione attuativa tramite P.U.O. (Piano Urbanistico Operativo);

CONSIDERATO che, da parte del Comune, al fine di attuare il P.U.C. è stato utilizzato uno studio urbanistico di inquadramento (S.U.I), il quale non risulta essere strumento contemplato da alcuna normativa regionale o statale vigente;

ATTESO che, secondo il Comune di Varazze, tale strumento è stato espressamente richiesto dalla Regione pur non indicando in quale atto e in base a quale norma;

RILEVATO ULTERIORMENTE che detto S.U.I e gli atti pianificatori conseguenti generano un forte incremento dei limiti di cubatura già  previsti dal P.U.C.;

ATTESO DA ULTIMO che la finalità  dello S.U.I. avrebbe dovuto essere quella di rendere coerenti gli interventi dei vari subdistretti in cui è suddiviso il distretto T1 e ciò nondimeno si è proceduto con previsioni pianificatorie parziali o addirittura senza loro attuazione all’interno del distretto (T1 E);

INTERROGANO

Il Presidente della Giunta e l’Assessore competente al fine di conoscere:

se risponde al vero che lo S.U.I sia stato espressamente richiesto dalla Regione per l’attivazione del P.U.O nella zona T1 ed in caso affermativo, con quale documento e sulla base di quale normativa sia stata avanzata questa richiesta;

altresଠper sapere se l’attuazione tramite P.U.O possa costituirsi in variante rispetto alle originarie previsioni del P.U.C.; si chiede infine se l’attuazione parziale o addirittura non approvata e comunque differenziata nel tempo e nel contenuto della disciplina dei diversi subdistretti del distretto T1 non configuri una violazione della procedura di variante attivata con lo S.U.I.

Matteo Marcenaro                                             Nicola Abbundo

Il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 30 Set 2008 alle 15:24 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

2 commenti

 1 

Da “SavonaNews” – Varazze:in aumento le interrogazioni per il retroporto

Dopo il Consigliere Carlo Vasconi della maggioranza anche Matteo Marcenaro e Nicola Abbundo dell’opposizione interrogano il Presidente della Regione Liguria Giacomo Ronzitti, sulla riqualificazione del retro porto di Varazze, oggetto di un lungo e duro scontro politico tra la Giunta e l’opposizione … [Continua … ]

01 Ott 2008 alle 11:33
 2 

Da “Liguria Notizie” – Retroporto di Varazze: Si moltiplicano le interrogazioni in regione.

SAVONA. 1 OTT. Marcenaro e Nicola Abbundo dell’opposizione interrogano il Presidente della Regione Liguria Giacomo Ronzitti, sulla riqualificazione del retro porto di Varazze, oggetto di un lungo e duro scontro politico tra la Giunta e l’opposizione, che si riconosce nella costituenda formazione del Partito della Libertà di Varazze. [Continua … ]

01 Ott 2008 alle 15:49

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