Ecco cosa può succedere quando si privatizza l’acqua: l’esperienza di Aprilia

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Varazze, 7 dicembre 2009.

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Ecco cosa può succedere quando si privatizza l’acqua: l’esperienza di Aprilia

lacqua-della-discordia_51209Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione inviataci da un cittadino, che si riferisce alla recente legge sulla privatizzazione della gestione dell’acqua, preoccupato delle possibili “nefaste” conseguenze.

Poiché leggiamo che alcuni cercano di minimizzare il pericolo “acqua privata”, vorremo sottolineare quanto segue: come tanta gente comune, siamo seriamente preoccupati di quanto è già accaduto altrove, dove la privatizzazione della gestione idrica è risultata a dir poco nefasta per cittadini e commercianti.
 
L’esempio di APRILIA (prov. di Latina) è tra i più eclatanti (vedi sito Comitato acqua bene comune con allegato tabelle aumenti e videointerviste su RAI3).
 
Ad Aprilia, come in tutto l’ATO4 (38 Comuni) la privatizzazione dell’acqua è avvenuta nel 2002 (seconda provincia d’Italia in ordine di tempo dopo Arezzo) quando la Conferenza dei Sindaci ha messo a gara la gestione del servizio idrico per formare una società mista pubblico privata (51% pubblico, 49% privato).
 
Il socio privato è la VEOLIA WATER, una delle più grandi multinazionali che gestisce l’acqua in ogni parte del mondo.

A seguito del passaggio dalla gestione comunale alla gestione ACQUALATINA, una famiglia di Aprilia che consuma 190 metri cubi l’anno, prima pagava al Comune (anno 2004) 122,17 € , mentre l’anno successivo (anno 2005) si è vista arrivare bollette per 205,56 € (aumento del 68,25%). Successivamente le tariffe di ACQUALATINA sono continuate ad aumentare inesorabilmente di anno in anno fino al 2009, per cui, sempre per gli stessi 190 metri cubi si pagano adesso ben 257,52 € , con un aumento rispetto al 2004 del 110,8%.

Ci dicevano (e dicono anche adesso), che il Privato avrebbe portato maggiore efficienza e avrebbe ammodernato i nostri impianti, invece l’amministratore delegato (privato) di Acqualatina è stato condannato per i danni ambientali causati dal depuratore di Aprilia.

Ci dicevano che grazie ai privati ci sarebbero stati gli investimenti, ma…dal 2003 al 2008 nell’ATO4 sono stati realizzati investimenti per soli 74,5 milioni di euro. Invece nel contratto sottoscritto al momento della definizione della concessione, nel 2002, per i primi sei anni di gestione, prevedeva, entro il 2008, ben 146 milioni d’investimenti.

Il che vuol dire che rispetto al contratto originario gli investimenti fatti fino al 2008 sono solo il 51%, ossi la metà.

Insomma, se si imbocca questa strada, l’esperienza insegna che, pur mantenendo il pubblico una quota di maggioranza rispetto al privato nella società di gestione …. non vi è controllo pubblico che possa fermare l’ingordigia del privato. (E-mail firmata)

Dell’argomento continueremo ad interessarci insieme a tante altre associazioni e gruppi varazzini, sensibili alla problematica inerente non solo la gestione e distribuzione dell’acqua, ma anche alla gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Il direttivo.
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Questo articolo è stato pubblicato il 07 Dic 2009 alle 21:34 ed è archiviato nelle categorie - Acqua: bene comune, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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