Regione Liguria. Taglieremo i fondi alle imprese ma non al sociale: considerazioni

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 24 ottobre 2010.                                          Home page

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Taglieremo i fondi alle imprese ma non al sociale: considerazioni

Varazze_alluvione_4.10.10_impressionanteIl Presidente della Regione Liguria ha dichiarato di vivere “un’angoscia tremenda”; la cosa certamente non lo consolerà, ma in questa esperienza non è solo. Siamo in molti, moltissimi a provare la medesima sgradevole sensazione.

Lo sfogo liberatorio dell’Ing. Claudio Burlando è dovuto al fatto che ogni anno le risorse a disposizione della sua Giunta diminuiscono del 15%, mentre aumentano le richieste e quindi, ha precisato: “bisognerà essere molto attenti e sperare ancora che in questi due mesi si allenti la pressione. Il risanamento finanziario è anche giusto, ma un’operazione troppo drastica può causare conseguenze pesanti per la società e persino per l’economia. Non possiamo far altro che adeguarci e rispettare le leggi di bilancio”.

Giocoforza, a questo punto, visto i tagli decisi da Roma, adeguarsi alla situazione facendo delle scelte mirate in funzione delle locali priorità, ed ha quindi concluso il suo ragionamento affermando: “questa questione non riguarda formiche e cicale ma il mondo reale. Il sociale è in cima alla scala delle cose che vanno difese. Non sarà semplice, in quanto molte spese come quelle destinate al personale sono obbligatorie”. Ed ha quindi concluso dicendo: “Ci assumiamo l’impegno di non farlo in modo indistinto, ma di lasciare un po’ indietro attività che sono sicuramente importanti come il sostegno alle imprese, destinando quanto possibile al sociale che non può essere abbandonato”.

Le difficoltà per chi deve gestire le diminuite risorse, in seguito alla nota crisi finanziaria globale, non accennano a diminuire e continueranno ad assillare i pubblici amministratori, come tante famiglie costrette e fare delle scelte e operare tagli anche alla spesa corrente. Bene fa pertanto la Regione Liguria a valutare con attenzione le uscite, dando precedenza a quelle ritenute più necessarie ed indispensabili a mantenere viva e vitale la complessa organizzazione sociale della nostra regione. Una raccomandazione ci permettiamo comunque di farla: l’impresa, per ovvi motivi, è troppo importante e deve essere sostenuta per evitare domani ulteriori aumenti di spesa nel sociale. Sarebbe, piuttosto, consigliabile e positivo un maggiore coinvolgimento e una responsabile partecipazione dell’impresa nella gestione del sociale. Complicato? Certo! Ma a questo mondo, tutto quello che si ottiene nel rispetto delle regole richiede capacità, impegno, costanza e quella volontà di riuscire, senza la quale nulla si ottiene.

Una cosa è certa, visto il particolare momento di ristrettezze economiche e preoccupanti tensioni socio-politiche: l’alluvione del 4 ottobre a Varazze, in Liguria e in altre regioni del nostre “Bel Paese” non ci voleva proprio. Mai avrebbe dovuto verificarsi lo strano effetto atmosferico che concentrandosi in lunghezza, profondità e altezza, ha interessato la quasi totalità del territorio varazzino, con un nubifragio di una intensità mai vista, tale d’arrecare talmente tanti danni in così poco tempo all’entroterra, alle infrastrutture e vie di comunicazione, alle attività turistiche, commerciali ed imprenditoriali in genere, ma anche a molti privati cittadini, da lasciare increduli quanti si sono alternati in sopralluoghi nei giorni subito dopo l’evento, ma anche in chi ha esaminato i filmati messi in rete o le riprese ufficiali fatte dagli elicotteri, a partire dallo stesso Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che tanta violenza e forza devastatrice non ci abbia fatto contare morti e neanche feriti.

Per questo miracoloso evento ogni varazzino ha già provveduto a ringraziare il buon Dio; mentre il 7 novembre lo faremo tutti insieme con la presenza del Vescovo, del Prefetto, dei Presidenti Burlando e Vaccarezza e di tutti quelli che a vario titolo si sono dati da fare per portare un tangibile ed indispensabile aiuto, facendoci uscire in fretta dall’emergenza, che vorranno ritornare qui a Varazze, per un momento di raccoglimento, di festa e dare un forte abbraccio a tutti i volontari intervenuti, per poi riprendere il lungo e paziente lavoro di sistemazione e recupero dai danni subiti. Cosa da fare contando soprattutto sulle capacità e laboriosità dell’intera comunità, e auspicando nel contempo anche un sostanzioso aiuto economico ed agevolazioni fiscali da parte del Governo, della Regione e della Provincia, assolutamente indispensabili per risanare le ferite inferte al territorio e recuperare alla normale attività i tanti operatori turistici, commerciali, aziende e laboratori artigianali messi letteralmente in ginocchio, dalla breve impressionante furia devastatrice abbattutasi sulla nostra Città.

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Questo articolo è stato pubblicato il 24 Ott 2010 alle 10:43 ed è archiviato nelle categorie - Alluvione 4.10.2010, Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

Un commento

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da /Savona e Ponente/ Regione Liguria, “taglieremo i fondi alle imprese ma non al sociale”: considerazioni [Continua … ]

25 Ott 2010 alle 12:15

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