Varazze. Cantieri Baglietto: conclusione dall’esito ancora incerto

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Varazze, 9 gennaio 2012.                           Home page

Cantieri Baglietto: conclusione dall’esito ancora incerto

Ultimi giorni ancora disponibili per cercare di capire le motivazioni che stanno alla base della contrapposizione tra le maestranze dei Cantieri Baglietto di Varazze e i sindacati, da una parte, e il curatore della procedura, Rag. Federico Galantini, dalla parte opposta. Prima dell’incontro già programmato in Regione Liguria per giovedì 12 gennaio, dipendenti e sindacati hanno deciso di attuare una mobilitazione, con sfilata per le vie della città ed incontri con le forze politiche e con il Sindaco, allo scopo di ottenere tutto il sostegno possibile, per una trattativa che si preannuncia difficile e dall’esito tutt’altro che scontato.

Domani, martedì 10 gennaio, ci sarà l’atteso incontro con il Sindaco, nel corso del quale, riteniamo, saranno verificare e analizzate le strategie da mettere in atto nei prossimi giorni, durante il tavolo negoziale aperto con il curatore e la regia dei competenti assessorati della Regione Liguria.

Comunicato RSU dei Cantieri Baglietto di Varazze. “Dopo quasi due anni di sacrifici e tribolazioni per i lavoratori dei cantieri Baglietto di Varazze, sembra si stia giungendo alla conclusione della vicenda; tuttavia l’esito, apparentemente scontato viste le opzioni in campo, resta ancora incerto.

Lo scenario, come scritto nei precedenti comunicati, è ormai chiaro e delineato. Esiste una offerta da parte del gruppo Azimut-Benetti, leader mondiale nella produzione di yacht, che comporterà, l’impiego diretto di oltre 60 persone e la rivitalizzazione dell’indotto, con l’impegno da parte di Azimut di rivolgersi alle imprese che hanno lavorato per Baglietto a Varazze e che hanno pesantemente pagato per la crisi del cantiere. L’offerta è corredata da un piano industriale, un piano di investimenti e l’accordo sindacale siglato a Savona che prevede il passaggio diretto alle dipendenze del gruppo Azimu-Benetti di tutto il personale attualmente in forze al cantiere.

A questa offerta si oppone il ragioniere Galantini che insiste nel dichiararla irricevibile facendosi scudo di una presunta offerta di Monaco Marine, società attiva nel solo refitting. Monaco Marine, dopo un incontro avvenuto a Varazze il 12 ottobre 2011, era scomparsa senza lasciare traccia nonostante la piena disponibilità dei sindacati e della RSU a incontrarsi nuovamente per discutere un eventuale piano industriale. Ad oggi la società non ha presentato nessun piano industriale, nessun piano di investimenti e nessun documento su cui avviare un confronto. Per cui resta valida la valutazione fatta alla fine dell’incontro di Ottobre: l’acquisto da parte di Monaco Marine comporta di fatto l’esubero di due terzi del personale dello stabilimento di Varazze, non genera ricadute tali da rivitalizzare l’indotto duramente provato dalla crisi e rischia di mettere in crisi i diversi cantieri di Refitting presenti nella provincia di Savona.

Questo è, in sintesi, lo scenario attuale in vista degli incontri che si terranno in regione il 12 gennaio, ed è su queste basi che i lavoratori del cantiere di Varazze hanno approvato all’unanimità la bozza di accorso sindacale, approvata da RSU e sindacati che la hanno firmata, e si sono schierati a sostegno dell’offerta Azimut quale unica offerta reale e credibile. Adesso chiediamo che siano le istituzioni a schierarsi in modo chiaro e ad impegnarsi per la difesa del cantiere di Varazze: il tempo dell’imparzialità e della tattica è finito.

Noi ci opponiamo con forza a prese di posizione immotivate che mirano a distruggere definitivamente il cantiere di Varazze e ogni possibilità di ripresa produttiva e occupazionale. Chiediamo che anche il sindaco di Varazze, il presidente della provincia di Savona e il presidente della Regione Liguria scendano in campo per garantire la scelta che, sulla carta, tutela maggiormente l’occupazione, garantisce lo sviluppo con investimenti consistenti e rappresenta un’occasione unica per la città sia per gli aspetti industriali e occupazionali che per gli aspetti urbanistici. Inoltre è necessario che le istituzioni si impegnino a redigere e sottoscrivere un accordo di programma che vincoli la concessione delle aree agli investimenti e alla ripresa produttiva e occupazionale prevista dai piani presentati.

Il lavoro non può essere un aspetto secondario al servizio dei giochi di potere e di denaro di poche persone; il lavoro, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, deve essere l’obiettivo primario di qualsiasi trattativa e tutte le istituzioni hanno il dovere di impegnarsi per difenderlo. Ed è per difendere il nostro lavoro e il lavoro che può generare un cantiere produttivo come quello prospettato dai piani Azimut che mercoledì 11 gennaio 2012 scenderemo per le strade di Varazze incontrandoci alle ore 9 presso i cancelli del cantiere e proseguendo la manifestazione per le vie di Varazze.” (RSU Cantieri Baglietto Varazze. 09.01.2012)

Questo articolo è stato pubblicato il 09 Gen 2012 alle 20:58 ed è archiviato nelle categorie Attualità, Cantieri Baglietto, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

3 commenti

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da /RSVN/ Baglietto, pronti alla mobilitazione. Dopodomani corteo a Varazze [Continua … ]

09 Gen 2012 alle 21:14
 2 

da /Savonanews/ Cantieri Baglietto: conclusione dall’esito ancora incerto [Continua … ]

10 Gen 2012 alle 17:19
 3 

da /Savonanews/ CANTIERI BAGLIETTO VARAZZE. OGGI INCONTRO LAVORATORI E SINDACATI CON IL SINDACO [Continua … ]

10 Gen 2012 alle 17:22

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