Varazze. Retroporto: i privati hanno chiesto la rateizzazione degli oneri

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Varazze, 29.01.2014.                                   Home page

Retroporto: i privati hanno chiesto la rateizzazione degli oneri

Premessa: L’inizio dei lavori per il recupero urbano del ponente cittadino, il Retroporto, sono slittati nel tempo per molteplici motivazioni, imputabili ora all’una, ora all’altra parte in causa e oggi per fin troppo evidenti problematiche inerenti soprattutto all’attuale crisi in cui versa il settore delle costruzioni edilizie ed immobiliare in genere. Situazione, questa, che se anche sta influendo sulle tempistiche di recupero dell’importante area urbana, attesa per dare rilancio a tutta l’economia cittadina, non deve assolutamente preoccupare per quanto riguarda la qualità stessa dell’intervento: quando partirà l’esecuzione avverrà in conformità ai capitolati approvati e nel rispetto delle leggi vigenti. Come dire …, nessuno pensa di operare recuperi sui costi in corso d’opera o di percorrere scorciatoie varie, dovute al particolare momento congiunturale, come è stato dichiarato dall’Assessore Gerolamo Carletto, il quale di seguito, con un apposito comunicato, chiarisce ulteriori aspetti dell’operazione, da lui costantemente seguita.

Comunicato stampa dell’Assessore Gerolamo Carletto.

Relativamente alla pratica del retroporto, si impongono le seguenti precisazioni:

1) L’incontro per l’aggiornamento della pratica relativa al retroporto non si è svolto, in “un’incontro privato con il Sindaco Giovanni Delfino” ma alla presenza: per la parte privata dell’Avv. Nicola De Vizia rappresentante della S.R.L. Anteo accompagnato dal consulente tecnico Arch. Enrico Caprioglio e per la parte pubblica presenti il Sindaco, il sottoscritto, l’Assessore Gianantonio Cerruti, l’Assessore Angelo Patanè.
2) Dopo detto incontro, l’Avv. De Vizia ha firmato una lettera di impegno il cui contenuto si articola nel modo seguente:

a) Non si rileva che “le banche concedano i mutui richiesti”, risulta altresì la volontà degli attuatori di procedere all’esecuzione del lotto di Ponente impiegando risorse economiche private. b) Di conseguenza si avanza la richiesta di potere versare gli oneri spettanti al Comune per il costruendo lotto di Ponente con tre versamenti rateizzati nel tempo. c) Per la rateizzazione sarà la Regione Liguria, che ha approvato il progetto, ad esprimersi e non l’Amministrazione Comunale. d) Il cantiere non lo formalizza il Comune ma la parte privata. e) Per quanto riguarda la possibilità di suddividere il progetto in due lotti, non è una condizione da decidere oggi, infatti il P.U.0. (Progetto Urbanistico Operativo) già prevede la possibilità di realizzare il progetto in due lotti funzionali. f) Non si è parlato di una data precisa, di rilascio dei permessi a costruire e neanche la parte privata ha confermato di volere versare in unica soluzione un milione e mezzo di euro, al Comune (la metà degli oneri dovuti) al contrario ha chiesto la rateizzazione, come riferito al punto b).

La New. Co. di Varazze non fa più parte del gruppo degli attuatori da oltre un anno, l’unica società oggi esistente è la S.R.L. Anteo.

In buona sostanza concludendo, quella del retroporto è una pratica complessa che ho seguito e continuo a seguire tutti i giorni al fine di promuovere la ripresa dei lavori, false comunicazioni sulla procedura che il Comune intende seguire determinano disorientamento nei cittadini e possono essere causa di ulteriori ritardi.

Prima di indicare i particolari della ripresa dei lavori è opportuno attendere, come richiesto anche dalla parte privata, il parere della Regione Liguria, sulle eventuali rateizzazioni. Varazze, 25 gennaio 2014 – (L’Assessore all’Urbanistica, Gerolamo Carletto)

Questo articolo è stato pubblicato il 29 Gen 2014 alle 22:14 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, Attualità, COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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