Savona. Dedicate a Silvana Prucca le “Vetrine d’Artista” di luglio dell’A.C. “R. Aiolfi”

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Varazze, 2.07.2016.                   Home page

Silvana-Prucca-Osiglia-2014-acquerello-su-cartaSavona. Dedicate a Silvana Prucca le “Vetrine d’Artista” di luglio dell’A.C. “R. Aiolfi”

Le “Vetrine d’Artista” del mese di luglio 2016, allestite dall’Associazione Culturale “R. Aiolfi” in corso Italia presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, sono un omaggio a Silvana Prucca, «attivamente impegnata con l’Associazione Culturale Ceramica “Vecchia Mondovì”, oltre a far parte del vivace sodalizio delle “Signore della Pittura”».

La mostra, inaugurata alle ore 10 di venerdì 1 luglio, potrà essere visitata fino al prossimo 2 agosto.

Fruizione libera.

Continua così la fortunata esperienza delle “Vetrine d’Artista”, collocate nel pieno centro di Savona, grazie alla formula di alternare presenze di voci nuove o relativamente nuove nel panorama attuale dell’arte contemporanea, con una serie di “omaggi” ad Artisti scomparsi che hanno avuto, comunque, un legame con questo Territorio. Ideatrice dell’iniziativa è la Dr.ssa Silvia Bottaro, che mese dopo mese ne cura la realizzazione.

Motivazione.

Silvana Prucca vive e lavora a Millesimo; abbandonata la professione di insegnante di lettere, ha seguito gli insegnamenti dei maestri monregalesi Contri e Colombatto per avvicinarsi all’arte antica della ceramica ed a far propri i segreti della difficile e raffinata tecnica dell’acquerello. Con la sensibilità propria e la sua vasta cultura è diventata, a poco a poco, padrona del colore spalmato con trasparenza e poetica personale creando veri racconti con l’acquerello prendendo spunto dalla bellezze della Val Bormida (i fiumi, i ponti, la poesia della neve, ecc.) e spaziando in Val Corsaglia e non solo. Opera dopo opera la Prucca narra del quotidiano, di casolari antichi a Frabosa, resta ammaliata dal suo gatto, oppure dal pettirosso sulla neve. E’ attivamente impegnata con l’Associazione Culturale Ceramica “Vecchia Mondovì”, oltre a far parte del vivace sodalizio delle “Signore della Pittura”. La ceramica è diventata una materia da lei indagata sia nella forma, sia nel colore come fosse una tela, offrendo all’osservatore spunti silenti e narrativi molto personali, grazie ad uno studio puntuale esercitato anche, per esempio, per dipingere la neve e così gli elementi naturali, come l’acqua, la pioggia, la luce, la nebbia, soprattutto se realizzati con la tecnica dell’acquerello. La sua ceramica è vitale, fresca e ci pare di poter dire che Silvana Prucca con tale arte abbia conquistato una “sua” libertà espressiva che cammina in parallelo con la sua voglia di sperimentare, conoscere, confrontarsi nella ricerca moderna di una scultura ceramica solenne, a volta, ironica, che sia sempre in continuità con la sua poetica che stupisce nel silenzio e nella bellezza, anche estetica, dei suoi lavori: poesie a colori con trasparenze vere ed intime per gli acquerelli, pagine di vita quotidiana reale o incantata per la ceramica. In ciò si avverte l’humus culturale ereditato dalla Valle Bormida, dalla Scuola internazionale dei Grigi che fecero del fiume Bormida e delle sue valli una sorta di laboratorio di idee, di ricerca di luci e di colori molto vividi, intimi e poetici che, poi, altri artisti a noi più vicini (da Eso Peluzzi a Carlo Leone Gallo) hanno portato a esempi significativi, lasciando un “lievito” madre ancora acceso e che le nuove generazioni, come la Prucca, sanno leggere e personalizzare con estro e con un “segno” originale innegabile. (Silvia Bottaro)

Info: Associazione “R. Aiolfi” no profit, Savona

Questo articolo è stato pubblicato il 02 Lug 2016 alle 23:08 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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