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Varazze, 20.09.2016.

Artisti varazzesi alla XX edizione di “Arte in Villapiana” a Savona

Inaugurata alle ore 17 di giovedì scorso, la XX edizione di “Arte in Villapiana”, rassegna di pittura, scultura, ceramica, bricolage che si tiene nel salone della S.M.S. “Generale” di via San Lorenzo, a Savona, resterà aperta fino a sabato 24 settembre 2016, visitabile dalle ore 16.30 alle ore 19.00.

Alla collettiva, organizzata come sempre da: Oscar Franco del negozio “La Coloniale”, storica figura di animatore; Alessandra Sonaglia, presidente della Società di Mutuo Soccorso “La Generale”, espongono anche alcune artiste varazzine.

La manifestazione è stata presentata dal musicista Paolo Nobel, in arte Cicciulin, con la presenza dei promotori e della madrina dell’evento, la dottoressa Graziella Felisatti, dell’Helvetia Assicurazioni.

Segue recensione della mostra a cura di Marco Pennone.

«Quest’anno sono stati ben 75 gli artisti che hanno affollato con le loro variegate opere il salone della società: un numero crescente di anno in anno, che testimonia la validità ed il prestigio dell’iniziativa; tra di essi, anche alcuni personaggi legati, per nascita o residenza od altri motivi, alla città di Varazze. Ed il saluto inaugurale è stato portato dal Sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, la quale, com’è noto, ha radici varazzesi.

Ma vediamo chi sono gli artisti in questione. E cominciamo da una varazzese “doc”, Clara Vernazza, che ha presentato due acrilici su tela: “Noli”, con una barca di pescatori in primo piano e sullo sfondo il magnifico golfo e l’isola di Bergeggi, e “Paesaggio ligure”, con la tipica macchia mediterranea e la vista del mare a fondo campo. Si tratta di due opere in cui si respira a pieni polmoni l’aria della nostra magnifica Liguria, ci sembra di sentire l’odore del mare e delle essenze tipiche della nostra terra, evidenziate dalla varietà e intensità cromatica.

Anche Floriana Galanzino, genovese di nascita (si è diplomata al Liceo Artistico “N. Barabino”) ma da alcuni anni residente a Varazze, predilige gli acrilici su tela, di cui ci ha dato due bei saggi con “Aurora boreale”, un paesaggio dell’estremo nord con gli “husky” che tirano la slitta, e con l’originale “Balletto russo”, un omaggio alla danza classica con due ballerini e, sul fondo scena, una intrigante selva di case e di cupole, mentre in primo piano emergono rose rosse e peonie. La pittura della Galanzino evidenzia una solida formazione e l’uso sapiente dei vari piani descrittivi nonché una non comune capacità di “fissare la scena”. Floriana ha anche esposto quattro interessanti formelle di gesso, incise e colorate con acrilico e perlescente.

Angelino Vaghi è una figura ormai storica nell’ambito dell’arte varazzese, in cui ha avuto ed ha un ruolo di primissimo piano e di cui porta in giro con orgoglio la conoscenza e la diffusione. Alla rassegna di Villapiana ha presentato “Ginestre”, un quadro del 2014 in cui il colore di quella che può essere considerata una pianta-simbolo della nostra terra ligure emerge in tutta la sua calda evidenza; ed un’altra  opera senza titolo in cui si palesa la sua grande maestria nel genere dell’astratto su supporto materico.

Con Enrico Andreoli abbiamo un artista notissimo a Varazze (e non solo), dove ha lavorato per tanti anni al porto turistico, facendo la conoscenza di famosi personaggi  dello spettacolo, della politica, dell’arte. Andreoli in gioventù è stato marinaio ed ha girato il mondo in lungo e in largo: moltissimi suoi quadri (tecnica mista su faesite) si ispirano all’ambiente marino, tra i quali “Carretta del mare”, in cui si vede un vecchio rimorchiatore che arranca sbuffando. In “Messicano” è invece ritratto un personaggio tipico del paese latino-americano, ed è significativo il fatto che l’autore abbia eseguito il quadro su un bozzetto dal vivo. L’arte di Enrico Andreoli si rifà all’Espressionismo e lo carica di una vena astratta e surreale, con il colore che la fa da padrone assoluto e inonda ogni centimetro quadrato: per gustare l’opera occorre guardarla da una certa distanza, così che se ne potranno gustare i particolari, a volte sorprendenti e sempre carichi di ironia e di libera creatività.

E finiamo con Ettore Gambaretto, residente ad Albisola ma legato a doppio filo a Varazze, città in cui ha fatto varie retrospettive in ricordo di suo padre Giuseppe, ha collaborato con enti e associazioni culturali, e in cui organizza periodicamente collettive di successo presso il Centro Commerciale “Corte di Mare”. Alla rassegna di Villapiana Ettore ha esposto una delle sue ormai celebri “Fontane del benessere” (maiolica policroma con smalti ed ossidi), il cui tenue e soffuso gorgoglìo è un motivo di rilassamento nel tran-tran quotidiano; un piatto di 40 cm. di diametro, “Albero astrologico” (maiolica policroma) e due originali acrilici su juta, anch’essi legati al mondo astrale: “Ofiuco – la tredicesima costellazione” e l’”Occhio di Horus”, opere in cui si evidenzia un’originale valenza simbolica.

L’edizione del ventennale di “Arte in Villapiana” (visitabile dal 15 al 24 settembre 2016) ha registrato un grande successo di pubblico e di critica; e possiamo affermare che, all’interno della rassegna, gli artisti legati a Varazze hanno riscosso una particolare attenzione.»

Nell’ultima foto di gruppo si vedono, da sx a dx: Marco Pennone, Floriana Galanzino. Enrico Andreoli, Clara Vernazza, Ettore Gambaretto e Oscar Franco (organizzatore della manifestazione).