Ponente Varazzino Comitato spontaneo di quartiere Ponente Varazzino, per dare voce ai cittadini e sensibilizzare la Pubblica Amministrazione sui reali problemi del quartiere e della citta', segnalare e divulgare eventi e manifestazioni in programma, dare voce al locale associazionismo .

16 Settembre 2007

Varazze – Stop ai comitati

Filed under: Attualità,COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO,NEWS DA VARAZZE — Comitato Ponente Varazzino @ 17:13

 

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Varazze, 15.09.2007.

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Stop ai comitati

Lo dice il Dott. Giorgio Grillo, presidente di Cna Savona , sostenuto dal presidente regionale della Confcommercio dott. Vincenzo Bertino, scesi in “campo” per difendere il progetto di Vado, dopo le chiare e inequivocabili affermazioni del Dott. Campostano, riportate nel post “Comitati – C’è qualcosa di nuovo? Non facciamolo“, che vorrebbe vedere i componenti dei comitati impegnati sui campi da bocce, auspicata aspettativa di ogni politico che farebbe volentieri a meno della fastidiosa interferenza.
Riportiamo stralci, quelli di nostro interesse, dell’articolo di “Il Secolo XIX“ a firma Roberto Scarsella:

Da Cna, stop ai comitati.

“Tenere a bada i comitati di quartiere, procedere il più velocemente possibile con i lavori e uscire, una volta per tutte, dalla cronica impasse che sembra ormai diventato il tratto distintivo della politica ligure.

àˆ la ricetta di Cna-Fita a proposito della piattaforma portuale di Vado, fortemente voluta dai danesi di Maersk (uno dei più grandi nomi dello shipping mondiale) e oggi ostacolata

dall’indecisionismo delle istituzioni e dal sorgere di comitati “contro”, formati dai cittadini e definiti dal presidente di Cna Savona, Giorgio Grillo,

«spontanee creature piene di buone intenzioni e nate sull’onda di temi che toccano l’emotività  delle persone, come l’ambiente, ma che da un punto di vista costruttivo si dimostrano decisamente miopi».

Agli occhi di Cna-Fita, quindi, per i comitati è arrivato il momento di fare un passo indietro e capire come la piattaforma Maersk possa essere il vero volano per l’economia non solo cittadina, ma anche provinciale e regionale.

Per Gino Angelo Lattanzi, responsabile regionale di Cna-Fita, le ricadute si ripercuoterebbero anche a livello nazionale e «bisogna farsi trovare pronti, perché Paesi come la Spagna, che dal punto di vista logistico e portuale hanno ormai sviluppato una precisa strategia condivisa da istituzioni e forze imprenditoriali, non vedono l’ora di portarci via i traffici qualora noi italiani non riuscissimo a dimostrarci in grado di sopportarne il peso».

“¦.Omississ”¦.

Una sponda, in questa direzione, Cna la potrebbe trovare in Confcommercio, il cui presidente regionale, Vincenzo Bertino, ha ribadito ieri l’importanza della piattaforma, ammonendo almeno in parte le attività  dei comitati, considerati importanti se intesi come spie del disagio della cittadinanza, ma inopportuni quando diventano d’ intralcio alla realizzazione di opere in grado di portare ricchezza e sviluppo: «Ambiente e qualità  della vita sono importanti, ma anche il futuro lavorativo dei nostri figli lo è. Un’opera come la piattaforma è uno dei qui progetti che può creare movimento. Qui ci si lamenta dei giovani, senza mai dar loro vere opportunità , e questa sarebbe l’occasione giusta – conclude Bertino – Affossarla per puro puntiglio sarebbe una follia».

Ricordiamo le affermazioni del Dott. Campostano, quelle più significative:

D) – Però qualche informazione in più, in mezzo a una babele di dichiarazioni, numeri e timori, potrebbe anche essere utile”¦

R) – «Sà¬, credo serva pazienza, conoscenza e onestà  intellettuale. Ma anche organizzazione. Ad esempio vedo bene l’apertura di un punto d’incontro, a Vado, per dare risposte alle domande della gente, ma anche per far capire le opportunità  che si aprono sul fronte del lavoro. Una sorta di sportello dove ci si possa informare sia su come si svilupperà  l’iniziativa sia sugli sbocchi occupazionali previsti».

D) – Resta il fatto che molti vadesi rivendicano il democraticissimo diritto a esprimere un sଠo un no con il referendum”¦

R) – «Sul quale potrei anche essere d’accordo, se venisse limitato a chi ha meno di 40 anni, che è la fascia di popolazione che deve pensare al domani.
Vede, la Liguria, e Vado, sono pieni di giovani pensionati che un tempo andavano a giocare a bocce, oggi passano il tempo a organizzare comitati che vogliono dire la loro su tutto, delegittimando chi invece ha avuto, dalle urne elettorali, la delega a decidere. Questa è la democrazia.

Per quanto mi riguarda, il mio ragionamento non sarà  tanto democratico, ma pieno di buonsenso. E, aggiungo per inciso, non ho alcun interesse personale a Vado, un porto che anzi è sempre stato in concorrenza con le mie attività ».

D) – Pensionati, giovani o meno, che però hanno diritto a vivere in un ambiente sano e accogliente”¦

R) – «Certo, ma il punto è proprio questo. Ci sarà  la piattaforma, che non sarà  il massimo della vita, però non avranno più il carbone, non avranno più autotreni perché se li porterà  via il nuovo svincolo, gli hanno già  rifatto la spiaggia e sistemato le barche. E, in fondo, anche se non ci sarà  la piattaforma Portovado non diventerà  mai Portofino. O c’è chi crede ancora alle favole?».

D) – Ma non c’è dubbio che il cambiamento avrà  qualcosa di traumatico”¦

R) – «Non è che la rada, con il pontile delle rinfuse e quelli petroliferi, sia oggi una baia incantata. Ma non perdiamo di vista il problema vero. Questa è un’occasione che non si può perdere. Enzo Ferrari diceva che la sfortuna non esiste, ma esiste solo l’incapacità  di prevedere le conseguenze delle decisioni che si prendono. Questa è un’occasione che non si ripresenterà  più».

_^_^_^_

Abbiamo materiale da poter analizzare e mettere in discussione all’interno del nostro gruppo, in aggiunta a quello fornitoci dall’iniziativa del comico genovese Beppe Grillo (Ved. ns. Post in evidenza); sarebbe opportuno che facessero la stessa cosa anche i “personaggi” dell’economia e della politica locale e nazionale.

Firmato: Il direttivo

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