Varazze – Osservazioni del WWF sezione Liguria sul progetto di recupero del retroporto
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Varazze, 24.05.2009.
PonentevarazzinoNews
Osservazioni del WWF sezione Liguria sul progetto di recupero del retroporto varazzino
Il presidente del WWF Italia sezione Liguria, Dott. Marco Piombo, dopo aver effettuato alcuni sopralluoghi nell’area retroportuale, interessata dal recupero urbano recentemente approvato dalla Giunta Comunale uscente, per verificare la bontà delle richieste di modifica avanzate, non solo ha ritenuta valida e motivata la nostra posizione, ma ha deciso di sottoporre ad attenta valutazione il progetto presentato ai competenti uffici regionali, che dovranno stabilire la regolarità ed ammissibilità dell’intervento proposto.
A distanza di alcune settimane ci sono pervenute le sue considerazioni, che divulghiamo a favore dei tanti concittadini, sempre attenti al nostro impegno, finalizzato ad una riqualificazione sostenibile e compatibile con le esigenze ci chi ci abita e lavora:
Prime osservazioni WWF al P.U.O. del retroporto Sub-Distretto T1c di Varazze, ad esclusione dell’incompleto studio generale d’integrazione della mobilità veicolare e pedonale, da rivedere ed opportunamente approfondire:
La principale caratteristica dell’area, di fatto urbana, è di essere limitrofa e strettamente connessa alla fascia costiera, interessata dalle infrastrutture del porto e dai cantieri navali Baglietto.
Ecco alcune delle criticità riscontrate nel progetto visionato:
– Impattante dal punto di vista paesaggistico la previsione di realizzazione di un edificio a torre, a destinazione commerciale-direzionale e residenziale.
– Considerando che la normativa di pianificazione territoriale vigente non individuerebbe valori di pregio e di rilievo particolare sotto il profilo paesaggistico tali da essere assoggettati al regime di conservazione; tuttavia considera importante la parziale tutela dell’area ai sensi dell’art. 142 del Dlgs 42/04 in quanto in prossimità del mare, e posta nell’ambito della fascia costiera comprendente le aree fino a 300 metri dal mare.
A tal riguardo si rende necessaria una Relazione paesaggistica coerente con le disposizioni indicate dal D.P.C.M. del 12/12/05 e quindi con tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità paesaggistica dell’intervento, con riferimento ai contenuti e alle indicazioni del piano paesaggistico ovvero del piano urbanistico-territoriale con specifica considerazione dei valori paesaggistici.
– Si ritiene urgente una approfondita verifica della reale situazione idraulica rappresentata dal Rio Cucco in relazione alle indicazioni progettuali contenute nel P.U.O. per la messa in sicurezza dello stesso rio, per l’intero tratto tombinato non ancora oggetto di intervento.
– Il P.U.O. in questione è notevolmente carente di elementi di compensazione e mitigazione a “verde” e quindi degli standard urbanistici, vedi DECRETO MINISTERIALE 2 aprile 1968, n. 1444 :
Art. 3. (Rapporti massimi, tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e gli spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi).
Per gli insediamenti residenziali, i rapporti massimi …. sono fissati in misura tale da assicurare per ogni abitante – insediato o da insediare – la dotazione minima, inderogabile, di mq. 18 per spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie.
…….. Tale quantità complessiva va ripartita, di norma, nel modo appresso indicato:
c) mq. 9,00 di aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade;
Difatti il PUO disattende le stesse indicazioni del Piano Urbanistico Comunale vigente relative alla progettazione, contenute nelle NORME PROGETTUALI PESI INSEDIATIVI E CARICO URBANISTICO all’interno della scheda “articolazione attuativa in sub-distretti ed unità di intervento del RETROPORTO, le quali recitano:
“L’intervento di ristrutturazione urbanistica, che dovrà essere oggetto di PUO esteso all’intero sub-distretto, dovrà nel rispetto dei parametri urbanistici sotto indicati, rispettare le seguenti condizioni:..”
“dovrà comunque essere assicurato il mantenimento di un’area “non costruita”, a verde, aggiuntiva rispetto alla quota di standard pertinente all’edificazione realizzata, corrispondente ad almeno il 30% della superficie totale del sub-distretto;”
“la localizzazione delle nuove edificazioni dovrà preferibilmente interessare la parte a ponente destinando invece a verde la porzione frontistante i Cantieri Baglietto”
e’ OPPORTUNO OSSERVARE CHE TALE PREVISIONE E’ STATA oggetto di valutazioni definitive espresse dall’Amministrazione regionale durante la fase di approvazione del PUC ( REGIONE LIGURIA Comitato Tecnico Regionale per il Territorio Sezione per la Pianificazione Territoriale ed Urbanistica- VOTO N. 116 del 31.07.03 e 4.08.03 ) :…
La volumetria ammissibile nella zona deve essere ridotta in modo tale da garantire i seguenti esiti :
• dovrà essere assicurato il mantenimento di un’ area “non costruita”, a verde, aggiuntiva rispetto alla quota di standard pertinente all’ edificazione realizzata, corrispondente ad almeno il 30% della superficie totale del sub-distretto;
• dovranno essere individuate zone all’interno delle quali concentrare l’edificabilità relativa all’ intero sub-distretto che non dovrà comunque superare i 30.000 mc. complessivi. La localizzazione delle nuove edificazioni, dovrà preferibilmente interessare la parte a ponente destinando invece a verde la porzione frontistante i Cantieri Baglietto;
• la tipologia delle nuove edificazioni dovrà essere congruente con le caratteristiche che la zona viene ad assumere a seguito della realizzazione del porto e della conseguente necessaria valorizzazione delle aree contermini; in particolare si ritiene che l’altezza massima non dovrebbe superare i 4 piani fuori terra.
Aree a verde e spazi pubblici collettivi. Criticità riscontrate.
Il P.U.O. prevede sì la realizzazione di un ampio sistema di spazi pubblici, con destinazione a piazze – passeggiata, ma non prevede spazi verdi attrezzati a misura d’uomo. Difatti non lo si può considerare a tutti gli effetti spazio verde quanto previsto e cioè “aree verdi pubbliche attrezzate, con aiole di spessore adeguato”. Criticità anche nell’utilizzo di specie non propriamente autoctone e quindi in difetto con le indicazioni del PTCP.
Non è condivisibile la scelta progettuale e di standard urbanistico volta ad ospitare l’esigua alberatura prevista lato mare in vasi in cemento che dovranno accogliere le piante, come previsto nella Zona Aurelia, dove verrebbe realizzata una passeggiata con vista mare. L’allestimento verde previsto per questa zona è costituito da tre file parallele di 15 Palme delle Canarie (Phoenix canariensis). Tutto questo per permettere maggiore superficie destinata a parcheggi interrati!
Si ritiene osservare che la realizzazione di due livelli di parcheggi interrati non permetterebbero la messa a dimora di piante di alto fusto in piena terra. Una loro modifica restrittiva della superficie, consentirebbe invece di utilizzare parti di suolo con reale destinazione a verde pubblico.
E’ utile ricordare quanto indicato dall’assetto insediativo del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico regionale (PTCP)l’area è ricadente in zona AI_CO assoggettata a regime normativo di CONSOLIDAMENTO.
1. Tale regime si applica nei casi in cui l’impianto esistente non presenti una configurazione sufficientemente definita né un corretto inserimento ambientale, oppure presenti carenze funzionali superabili mediante interventi che, pur incidenti sotto il profilo paesistico, siano a tale riguardo compatibili.
2. L’obiettivo della disciplina è quello di consentire l’adeguamento dell’impianto tanto sotto il profilo funzionale quanto sotto quello paesistico-ambientale.
3. Sono pertanto consentiti quegli interventi sia di modificazione delle strutture esistenti sia di eventuale ampliamento dell’impianto che ne consolidino la presenza e ne migliorino l’inserimento nel contesto ambientale.
– Si ritiene osservare che le stesse strutture urbanistiche così come previste nel P.U.O., non presenterebbero elementi migliorativi di inserimento nel contesto ambientale così anche come previsto dal Piano Urbanistico comunale vigente.
Non si condivide un punto contenuto nelle varianti al PUC proposte e recentemente approvate in Consiglio comunale, in quanto peggiorative dei caratteri di tutela paesaggistica e mitigazione ambientali attualmente previsti dal PUC vigente, in quanto l’attuale scheda T1.B compreso tra la ferrovia, la caserma dei Carabinieri e l’Aurelia bis recita:
Integrale operazione di riuso e ristrutturazione urbanistica prevedendo un riassetto complessivo del sub-distretto che comporti:
1. espansione del piazzale della stazione in un’area sistemata a verde attrezzato e parcheggio, sulla copertura del parcheggio in struttura;
mentre la variante invece prevede:
2. espansione del piazzale della stazione nell’area tra la proprietà delle ferrovie e la rampa di raccordo tra il piazzale e l’Aurelia bis tramite lo spostamento del volume residenziale esistente dimesso a levante in un organico disegno urbanistico che preveda la riconversione dei volumi produttivi e rimessaggio.
Conclusioni
Alla luce di quanto non si condividono alcune scelte urbanistiche contenute nel PUO in particolare, quelle relative alla variante del PUC e della scarsa previsione di verde pubblico e di mitigazione ambientale nel suo complesso delle opere edilizie, oltreché dell’impatto paesaggistico della torre sul paesaggio costiero.
Il Presidente WWF Sezione Liguria
Marco Piombo
Il direttivo.
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