Varazze: I dipendenti Baglietto manifesteranno davanti al Cantiere e chiedono solidarietà alle locali Istituzioni
Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
Varazze, 14 ottobre 2011. Home page
PonentevarazzinoNews
I dipendenti Baglietto manifesteranno davanti al Cantiere e chiedono solidarietà alle locali Istituzioni
Dopo l’accelerazione imposta alle trattative dall’Ad e curatore della procedura, Rag. Federico Galantini, necessaria per giungere alla definizione di una faccenda che ormai si trascina da troppo tempo, mentre prossime scadenze di concessioni demaniali e della cassa integrazione, impongono una rapida soluzione e chiusura delle trattative in corso, la faccenda sembra essersi ulteriormente complicata; ma siamo sicuri sia ancora recuperabile, con un poco di buona volontà e presa coscienza della validità di alcune richieste avanzate dalle locali Istituzioni e comunità varazzina.
La vendita separata dei tre siti produttivi che inizialmente il Rag. Galantini aveva escluso, oggi purtroppo, dopo le note negative vicissitudini e travagliate esperienze vissute da tutti gli attori coinvolti, compreso maestranze, creditori e quella parte più attiva e sensibile delle comunità interessate, si è resa necessaria per cercare di concludere in fretta la cessione dei Cantieri. Se la soluzione “spezzatino” non pone particolari problemi ai Cantieri di Pisa, non così si può dire per quelli liguri, a causa di un marchio, “il gabbiano ad ali spiegate”. Infatti, per poter garantire la continuità operativa e produttiva in entrambi i cantieri, sfruttando al massimo le potenzialità offerte dal noto nome e professionalità ancora presenti, occorrerebbe cedere i due siti ad un’unica realtà imprenditoriale. Altre soluzioni, compreso il pur apprezzabile e lodevole accordo, tempestivamente e prudentemente già predisposto tra il gruppo Gavio e Monaco Marine, che secondo le intenzioni dovrebbe garantire la possibilità di utilizzo del marchio anche allo stabilimento varazzino, allo stato attuale dell’informazioni disponibili non è praticabile, come hanno prontamente dichiarato i sindacati savonesi e la RSA.
Martedì 18 ottobre è previsto un incontro in Regione Liguria con l’Assessore Vesco, richiesto dai sindacati, per cercare di trovare una possibile soluzione accettabile da tutte le parti coinvolte in questa tormentata vicenda; mentre la RSA varazzina, con il suo ultimo comunicato emesso oggi venerdì 14 ottobre, al termine di una assemblea con le maestranze, ha indetto una manifestazione davanti ai cantieri, per le ore 10 di martedì prossimo, in concomitanza con l’incontro in Regione, per ribadire la propria contrarietà alla soluzione proposta e segnalare che esiste anche un’altra azienda interessata ad acquisire il sito varazzino e il marchio, la Demont, che oltre al refitting garantirebbe la continuazione della produzione di nuove imbarcazioni. Alla manifestazione sono stati invitati il sindaco di Varazze, il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza, i politici locali e la cittadinanza più attenta e responsabile.
Ciò premesso e in considerazione delle richieste fatte dal sindaco di Varazze Prof. Giovanni Delfino, siamo sicuri che il Rag. Galantini, l’Assessore Vesco e le società interessate sapranno trovare una valida soluzione per non penalizzare nessuno dei due siti produttivi e comunità coinvolte, evitando così il rischio di vanificare ancora una volta impegno e sforzi messi in campo senza risparmio.
Francesco Rossello, segretario della Cgil Savona è sceso in campo denunciando il pericolo costituito dallo spacchettamento dell’azienda, ed ha invitato il Rag. Galantini a non avere fretta e ad analizzare anche altre offerte: “Tra quelle pervenute ci sono offerte di gruppi importanti che potrebbero aprire prospettive interessanti. Per questo è necessario capire se Gavio possa essere interessato a comprendere anche Varazze nella sua offerta (mantenendo il marchio) e se Demont possa essere interessata ad acquisire anche il marchio oltre al cantiere. Di fronte ad offerte di gruppi solidi, Istituzioni e liquidatore dovrebbero lavorare per migliorarle, invece c’è un’improvvisa fretta di concludere, che rischia di penalizzare solo Varazze. In questo senso è importante il ruolo delle Istituzioni locali alle quali chiediamo di esercitare tutte le pressioni possibili affinché si trovi non una soluzione qualunque, ma la soluzione migliore.”
Comunicato assemblea sindacale RSA Varazze
“Si è tenuta questa mattina l’assemblea dei lavoratori del Cantiere Baglietto di Varazze. I lavoratori, messi al corrente della situazione, rifiutano con determinazione qualsiasi proposta che derubi il sito produttivo di Varazze del marchio. Infatti è chiaro a tutti che un cantiere di refitting ha bisogno di professionalità completamente diverse da un cantiere di produzione e quindi qualsiasi soluzione che non mantenga uniti il marchio al sito produttivo comporterà l’esubero di oltre la metà dei dipendenti.
Per questo diciamo chiaramente che le soluzioni proposte dal ragioniere Galantini non sono accettabili. Monaco marine è stata chiara sui suoi progetti, escludendo in qualsiasi caso la possibilità di produrre nuove costruzioni e quindi non rappresenta una soluzione. Suscita invece grande interesse la proposta della famiglia Delle Piane che afferma di voler continuare a produrre nuove imbarcazioni, oltre a portare avanti e sviluppare le attività di refitting che mai si sono interrotte in tutti questi anni. Nella proposta la Demont ha manifestano anche interesse per l’acquisto del marchio. Per questo chiediamo che formalizzino una proposta economica che includa l’acquisto del marchio stesso garantendo così la continuità produttiva e la valenza storica del sito varazzino.
I lavoratori non aspetteranno silenziosi l’esito delle trattative ma manifesteranno con forza le loro preoccupazioni martedì mattina davanti il cantiere varazzino. Ci auguriamo che il sindaco Delfino e il presidente della provincia Vaccarezza facciano emergere con convinzione le loro posizioni e li invitiamo a presentarsi alla manifestazione di martedì per incontrare i lavoratori e le loro famiglie. Il momento è critico ed è necessario passare dalle parole ai fatti. Ci aspettiamo che le istituzioni garantiscano tutto il sostegno possibile ad imprenditori che manifestino la volontà di mantenere la Baglietto a Varazze; la difesa di decine di posti di lavoro a Varazze e in provincia di Savona passa dal mantenimento di un sito produttivo dei cantieri Baglietto a Varazze.”
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