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Varazze, 15.01.2012.                                   Home page

Arrampicata in riva al mare con il CAI

All’affacciarsi dell’anno nuovo, a grande richiesta, è tornata a Varazze la Palestrina di arrampicata a cura della locale sezione CAI “G. Giusto”. Singolare ma azzeccatissima la sua ubicazione sul molo Marinai d’Italia, affiancata dal recinto con i cavalli per il battesimo della sella e dalla rampa di skateboarding, in una sorta di prolungamento del tradizionale Lunapark, ma senza costo alcuno per i ragazzi che volevano provare l’emozione di salire fino a  quasi cinque metri di altezza, appoggiando i piedi e aggrappandosi con le mani a minuscole prese. Per sette giorni  e  per cinque ore al giorno gli “esperti” CAI hanno fatto indossare l’imbragatura e legato la corda, che sostenevano come discensori a tutti i ragazzi desiderosi di provare questa, per alcuni, prima esperienza di arrampicata, in piena sicurezza.

La temperatura mite e il cielo senza nubi avranno forse fatto la loro parte, ma il numero degli aspiranti scalatori ha superato ogni aspettativa. Con una media giornaliera di oltre 100 partecipanti e punte ben superiori nel giorno dell’Epifania, i volontari CAI non hanno avuto un attimo di tregua, ma la loro fatica di mani annerite dalla corda e di attenzione costante ai movimenti, alle esitazioni e agli errori dei ragazzi, sono stati ricompensate dall’entusiasmo e dalla gioia che leggevano nei loro occhi.

Una volta scesi, dopo le tre risalite in difficoltà crescente, molti apprendisti scalatori hanno voluto apporre la propria firma sull’apposito registro,  preceduta il più delle volte da un: “E’ stato bellissimo”.

I più grandi confessavano qualche paura iniziale o qualche sconfitta ma generalmente il giudizio sull’esperienza era positivo, i più piccoli, alcuni di tre anni, hanno scritto il loro nome in stampatello o hanno lasciato i commenti ai fratelli. Molti terminavano il loro pensiero con un “Grazie!” Originale Ilaria che sostiene: “Fantasioso e realistico”.

I genitori hanno capito che questa esperienza è per i loro figli non solo un’emozione ma un vero momento educativo e chissà che tra loro non vi sia qualche futuro arrampicatore che raccolga l’eredità dei grandi del passato per cui la montagna non va temuta ma deve essere rispettata. E comunque appuntamento a tutti per le Feste Natalizie 2012. Arrivederci.

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