Le stime del gettito dell’Imu del Ministero non concordano con quelle fatte a Varazze
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Varazze, 5 aprile 2012. Home page
Le stime del gettito dell’Imu del Ministero non concordano con quelle fatte a Varazze
Le cifre dello studio fatto dal Ministero delle Finanze sulle stime del gettito dell’Imu, non concordano con quelle dei numerosi comuni settentrionali, tra i quali figurano 44 in Liguria, compreso Varazze. Il Sindaco Giovanni Delfino, seriamente preoccupato, ha coinvolto i colleghi in un’azione collegiale nei confronti del Governo Centrale, richiedendo il sostegno dell’Anci, per fare chiarezza e uscire il prima possibile da un’insostenibile incertezza.
Di seguito sono riportati il comunicato stampa emesso dal Sindaco di Varazze e copia della lettera inviata alle massime Istituzioni Centrali e a quant’altri a vario titolo interessati.
Comunicato stampa del 5.4.2012 su Bilancio di Previsione
“Ieri una rappresentanza di Sindaci dei 44 comuni liguri che in base alle stime sul gettito Imu del Ministero delle Finanze vedranno azzerati i trasferimenti erariali e dovranno versare ingenti somme allo Stato, si è presentata alla riunione del Direttivo regionale Anci per annunciare iniziative di protesta e chiedere il sostegno dell’Anci alle azioni che intendono intraprendere. Durante la riunione è stata sottoscritta la lettera allegata, inviata a tutti i soggetti coinvolti.
Il Ministro Cancellieri avrebbe, infatti, già sottoscritto il decreto che individua 209 comuni in Italia (prevalentemente del nord), di cui 44 nella regione Liguria, che in base all’ipotetico gettito Imu, stimato dal Ministero, si troveranno in una situazione di estrema crisi finanziaria difficilmente sanabile anche con un drastico innalzamento delle aliquote di imposte e tasse e conseguenti ripercussioni sul tessuto economico e sociale.
I Sindaci, tenuti all’oscuro su tali fondamentali decisioni che hanno comportato la determinazione di pesanti quote di restituzioni indebite a carico dei 209 comuni, ritengono di essere stati pesantemente discriminati e chiedono la sospensione del Decreto in attesa di una immediata revisione delle stime ministeriali sul gettito Imu e una proroga dei tempi tecnici per applicare le manovre fiscali sul bilancio 2012.” (Il Sindaco di Varazze Giovanni Delfino)
Testo lettera inviata a: Presidente della Repubblica e del Consiglio; Ministro degli Interni e dell’Economia e Finanze; Corte dei Conti Roma e Liguria; Prefetto di Imperia, Savona, Genova e La Spezia; Presidente della Regione Liguria e all’Assessore Risorse Finanziarie; Presidente della Provincia di Imperia, Savona, Genova e La Spezia; A.N.C.I. Roma e Liguria; IFEL Roma.
Oggetto: Incidenza della ripartizione del fondo di riequilibrio sulla redazione del bilancio di previsione 2012.
“Presso i Comuni sono in corso di elaborazione i bilanci di previsione 2012 la cui stesura risulta influenzata da una serie di modifiche legislative che hanno introdotto cambiamenti fondamentali nelle poste contabili di riferimento (introduzione dell’IMU e modifiche nell’assetto dei trasferimento erariali).
L’ammontare del fondo sperimentale di riequilibrio, che costituisce una posta attiva di bilancio, è stato oggetto dell’accordo siglato nella seduta della Conferenza Stato-Città del 01/03/2012 e non è ancora stato reso noto in via ufficiale ai singoli Comuni.
In questi giorni sono pervenute, anche a mezzo stampa, notizie allarmanti in merito alla situazione di un gruppo “selezionato” di 209 comuni che, oltre a vedersi azzerare i contributi, dovrebbero restituire allo Stato una consistente quota di risorse derivanti dal maggior gettito IMU.
Le notizie riferiscono che il decreto con la ripartizione del fondo di riequilibrio è già stato firmato dal Ministro.
I dati ufficiosi, in possesso dell’ANCI e dell’IFEL, evidenziano un gettito IMU, calcolato ad aliquote di base (0,4% per l’abitazione principale e 0,76% per gli altri immobili) decisamente superiore rispetto a quello elaborato dai singoli comuni che hanno basato le loro analisi sia sui dati tratti dal gettito ICI sia su quelli catastali.
Non è noto con quali criteri il Ministero abbia elaborato i dati che hanno generato tale grave incongruenza nel gettito IMU attribuito a questo gruppo di Comuni da cui deriverebbe il taglio totale dei trasferimenti ed anche quote aggiuntive da restituire in compensazione allo Stato.
Si ritiene che un differenziale di stima così elevato debba essere considerato del tutto anomalo e sia necessario un adeguato approfondimento per verificare la correttezza della base imponibile di partenza che genera la differenza di gettito e le conseguenti riduzioni sui bilanci comunali.
Si avverte, pertanto, l’opportunità di rivedere i calcoli che hanno comportato la determinazione di pesanti quote di restituzione-indebite a carico dei 209 Comuni, discriminati non si capisce in base a quale criterio.
Per quanto sopra esposto, ogni Comune è in grado di fornire le proprie analisi sul gettito previsto in modo da introdurre le base per un confronto con gli esperti del Ministero che non si ritiene solo utile ma doveroso in considerazione delle gravi ripercussioni che un errore di tal portata potrebbe generare a livello locale.
Le differenze tra le stime ammontano a vari di milioni di euro ed i Comuni non possono restare in completa incertezza nell’attesa di conoscere l’esito delle riscossioni della scadenza di giugno per la verifica dell’effettivo gettito IMU a loro attribuito.
I Comuni si trovano quindi in grave difficoltà per l’approvazione del Bilancio di previsione nei termini di legge, infatti in base alla situazione creatasi, sono costretti o ad attenersi alle indicazione ministeriali di gettito, incongruenti rispetto alle proprie stime interne, violando i principi contabili fondamentali di veridicità, congruità ed attendibilità delle poste contabili, iscrivendo una entrata IMU non corrispondente alla previsione comunale oppure costretti ad applicare una politica impositiva insostenibile, colpendo i cittadini e tutte le categorie economiche del territorio per poter reperire quanto lo Stato richiede.
Per quanto esposto si chiede che i destinatari della presente si rendano garanti delle aspettative dei Comuni per una revisione delle partite contabili che attengono al gettito IMU ed ai conseguenti tagli di bilancio. Diversamente saremo costretti ad esprimere in tutti i modi possibili forme di dissenso per salvaguardare l’equilibrio economico-sociale che dipende dai bilanci comunali.” (Primo firmatario il Sindaco di Varazze Giovanni Delfino)
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