Ponente Varazzino Comitato spontaneo di quartiere Ponente Varazzino, per dare voce ai cittadini e sensibilizzare la Pubblica Amministrazione sui reali problemi del quartiere e della citta', segnalare e divulgare eventi e manifestazioni in programma, dare voce al locale associazionismo .

20 Marzo 2025

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Varazze non dimentica Fausto Coppi e il Grande Ciclismo

Il sentito, malinconico ricordo di Mario Traversi della “Corsa di Primavera” dello scorso secolo.

«Gli anni passano e la ruota del tempo macina volti e avvenimenti che avevano il sapore popolare, che univa la comunità a partecipare con entusiasmo a manifestazioni tipiche, come la Milano-Sanremo, il cui passaggio da Varazze era salutato da migliaia di cittadini e da turisti fin dagli anni ’20 e 30. Allora il giorno “sacrale” della “Corsa di Primavera“, era il 19 marzo, festa di San Giuseppe, occasione anche per fissare appartamenti e alberghi, in vista dell’estate da parte della fedele clientela lombarda e piemontese. Era, si può affermare “Una giornata particolare“, tanto per la Milano-Sanremo che per il rivedersi di amici e compagnie, che celebravano sulla nostra spiaggia le loro vacanze.

Varazze era allora la capitale del Ciclismo Europeo fin dai tempi di Costante Girardengo e, successivamente, negli anni del secondo dopoguerra, di Fausto Coppi con la squadra della Bianchi, che fissò il suo quartier generale al “Genovese” di Bertullo, portando sulla propria scia altre importanti squadre per allenarsi in vista, appunto, della Milano-Sanremo.

Personaggi mitici, come Kubler, Koblet, Bobet, Magni, Bevilacqua, con i marchi prestigiosi della Legnano, Wilier Triestina, Ligie, ecc… richiamavano a Varazze, (dove agivano freneticamente il fotoreporter Sandro Contini, Gio Batta Ferro (Ferbagio), Tino Benedetto Delfino e Bob Gallussi, i corrispondenti dei giornali sportivi italiani ed europei, come La Gazzetta dello Sport, Tutto Sport, Il Ciclismo Illustrato, L’Equipe, per intervistare gli “Assi” del pedale, i cui preziosi muscoli erano massaggiati dal “magoGiovanni Craviotto (u Carbunin) e successivamente dal figlio Gerolamo, mentre i fotografi Ferroli e Pancani, li immortalavano per la gioia di grandi e piccoli. Era una vera epopea di sport e di vita per tutta la Riviera, ma per Varazze in particolare.

I tempi sono cambiati, dicevamo, ma nel cuore di tanti cittadini e milanesi, quelle Milano-Sanremo sono rimaste nel profondo del cuore e ancora oggi non manca qualche discussione su Coppi e Bartali, come se il tempo si fosse fermato.»

Non poteva passare quasi nel silenzio quell’appuntamento con la storia del ciclismo e dell’epopea vissuta dalla Varazze di allora, (rimessa peraltro in lucido dalla brillante penna del dott. Carlo Delfino) e così un piccolo, ma sentito, malinconico ricordo, con il suo racconto ce lo ha fatto rivivere anche Mario Traversi dell’Associazione “U Campanin Russu“, che difende e tenta di rilanciare usi e costumi, il dialetto e tutto quello che parla al sentimento di una città che vuole testardamente sentirsi ancora “paese“, un luogo dove si ha il piacere di chiacchierare in piazza e sentire qualcuno fischiare “Ma se ghe penso“. Buona “Milano-Sanremo“, dunque, con l’orgoglio di essere stati per anni la Capitale degli allenamenti degli assi del pedale.

(Racconto e immagini di Mario Traversi)

LA SANREMO WOMEN E IL RIMPIANTO ROSA DI VARAZZE

«Da Il Secolo XIX a firma di Giovanni Vaccaro del 21/03/2025 – Un ricordo. È rimasto solo un ricordo la corsa “rosa” Varazze-Sanremo. Per 7 anni, dal 1999 al 2005, la città del levante savonese è stata la capitale mondiale del ciclismo femminile, un perfetto abbinamento con il contenitore di eventi “La città delle donne”. Domani, invece, la corsa sfiorerà soltanto Varazze, dato che la partenza è stata spostata a Genova, apripista del passaggio della “classicissima” degli uomini.»

Dalla PF di Luigi Pierfederici Sindaco di Varazze:

– … «Classicissima di primavera per le strade di Città di Varazze.
Questa mattina passaggio della “Sanremo Women”, con un pensiero alle edizioni che vedevano la nostra città protagonista ma con la speranza di vederla ancora in futuro, mentre nel pomeriggio spazio alla più classica delle corse di primavera. C’era un tempo in cui, da bambini, aspettavamo il passaggio della “Milano-Sanremo” come si attende un giorno di festa.
Ci si metteva sul ciglio della strada, occhi spalancati e cuori in attesa, mentre gli adulti raccontavano di campioni del passato e di volate leggendarie.
Prima arrivavano le moto, poi le auto dell’organizzazione, e infine quel serpentone di biciclette che sfrecciava veloce, un turbine di colori e fatica. Un attimo e tutto passava, lasciandoci con la voglia di inforcare la nostra bici e sognare di essere parte di quella corsa infinita. Oggi, il fascino della “Milano-Sanremo” è sempre lo stesso, e ogni anno, quando la carovana attraversa le nostre strade, torniamo un po’ quei bambini di un tempo!!
Grazie a Paolo Patruno per le bellissime foto! … Album fotografico…>> …»

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