Porti turistici in Liguria anni settanta – 05

07 Ott 2006 Categorie: - Porti Turistici Anni Sessanta, NEWS DA VARAZZE | nessun commento »

PonentevazzinoNews
Varazze, 7.10.2006.                           Home page

Studi e progetti di porti turistici in Liguria all’inizio degli anni settanta.

Evoluzione delle nautica in Italia: porti turistici come “sistema”.

Andora Porto turistico di Andora

Continuiamo la pubblicazione dedicata allo studio sui porti turistici ed approdi in Liguria, realizzato dal Centro Studi Unione Camere di Commercio della Liguria nel lontano 1972, riportando alcune considerazioni sull’evoluzione della nautica da diporto in Italia: Leggi il resto di questo articolo »

Porti turistici in Liguria anni settanta – 04

07 Ott 2006 Categorie: - Porti Turistici Anni Sessanta, NEWS DA VARAZZE | nessun commento »

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
comitato@ponentevarazzino.com –  Home page

Studi e progetti di porti turistici in Liguria all’inizio degli anni settanta.

Evoluzione delle nautica in Italia: domanda e offerta di approdi.

Alassio

Porto turistico di Alassio

Continuiamo la pubblicazione dedicata allo studio sui porti turistici ed approdi in Liguria, realizzato dal Centro Studi Unione Camere di Commercio della Liguria nel lontano 1972, riportando alcune considerazioni sull’evoluzione della nautica da diporto in Italia:

“I programmi di realizzazione di nuove ed idonee infrastrutture per il turismo nautico lungo le coste italiane si inseriscono in una prospettiva di riqualificazione e diversificazione dell’offerta turistica nazionale a fronte del crescente sviluppo di una domanda, anche straniera, orientata a soddisfare nuove esigenze di consumo e di più ampia e complessa motivazione”.

L’ aumento della domanda è una conseguenza del rapido sviluppo avuto negli anni sessanta dalla nautica da diporto, indirizzata non solo ai redditi elevati, ma anche a quelli di più recente ammissione ai consumi più complessi. Stiamo assistendo ad una modificazione delle sue caratteristiche, anche se il turismo indotto non può ancora considerarsi di massa, lo si può già  pensare di larga diffusione. L’aumento dei redditi individuali e la crescita del turismo, grazie al fenomeno imitazione, hanno sostenuto il crescente sviluppo della nautica da diporto, che in Italia deve fare i conti con la inadeguatezza qualitativa e quantitativa delle infrastrutture e dei servizi portuali esistenti.

“Nonostante il fenomeno della nautica da diporto mostrasse da tempo un saggio di sviluppo crescente ““ parallelamente a quanto si era gia verificato in altri paesi europei ed extraeuropei ““ esso non è stato seguito ed inquadrati in una prospettiva generale: la conseguente frammentarietà  degli interventi si è tradotta ““ e si tradurrà  ancor più in futuro, conformemente alle previsioni di espansione della domanda e qualora non vengano predisposti interventi correttivi ““ in una serie di strozzature.

Ne è prova la congestione, durante i mesi estivi, dei porti ed approdi utilizzabili ad uso turistico, inseriti sulle rotte di maggiore frequentazione. Le correnti di turismo nautico attuali ““ anche per l’estrema mobilità  che le caratterizza ““ tendono, infatti, a concentrarsi in quelle zone ove sia possibile la migliore fruizione relativa dell’imbarcazione e sia meglio soddisfatta la domanda di servizi e conforts para-residenziali per l’utenza nautica-turistica.

Il ritardo nella predisposizione di strutture ricettive articolate lungo la costa e sufficientemente qualificate produce di conseguenza due “˜effetti di ritorno’ sostanzialmente negativi: da un lato l’aspetto disincentivante del fenomeno rischia di indebolire il processo interno di crescita della nautica da diporto, dall’altro esso rende più incisivo ““ in termini di mancata acquisizione di correnti turistiche attuali e potenziali (italiane e straniere) ““ l’effetto concorrenziale esercitato dalle altre zone già  adeguatamente attrezzate che si affacciano sul Mediterraneo”.

La presentazione dello studio sui porti a approdi in Liguria (realizzato da Unione Camere di Commercio della Liguria), continua con la quinta puntata.

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Porti turistici in Liguria anni settanta – 03

03 Ott 2006 Categorie: - Porti Turistici Anni Sessanta, NEWS DA VARAZZE | nessun commento »

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Studi e progetti di porti turistici in Liguria all’inizio degli anni settanta.

Porto turistico di Ventimiglia

Porto turistico di Ventimiglia

Continuiamo la pubblicazione dedicata allo studio sui porti turistici ed approdi in Liguria, realizzato dal Centro Studi Unione Camere di Commercio della Liguria nel lontano 1972, riportando la presentazione, all’accurato e preciso lavoro di ricerca, fatta dal Presidente del Centro dott. Beppe Manzitti:

“Le più gravi conseguenze dell’imprevidenza italiana le sta subendo proprio la Liguria che vede scadere rapidamente , in linea comparativa, il proprio livello ricettivo sul piano della nautica da diporto per l’agguerrita concorrenza della Costa Azzurra, diventata il punto di stabile stazionamento del maggior numero di imbarcazioni del Mediterraneo.

Il mancato appuntamento di questo importanti infrastrutture turistiche ha già  determinato perdite incalcolabili per la nostra Regione: basti pensare all’indicatore in costante e rapido declino rappresentato dalle presenze straniere che costituiscono le correnti turistiche più qualificate.

Significativo è inoltre il fatto che gli stessi iscritti ai Compartimenti marittimi liguri (per 21.000 circa imbarcazioni senza contare i 4.000 motori fuori bordo immatricolati) concorrono a formare la cospicua clientela degli accosti provenzali.

E’ stato valutato che, nella stagione estiva, per soli servizi portuali a carattere continuo, la nostra marineria da diporto versi a società  portuali e all’Erario francese almeno 2 miliardi all’anno, tenuto conto della quota media di ammortamento per un posto acquistato (o il canone di affitto per tutto l’anno), delle tasse di ancoraggio e degli esborsi per altri servizi pubblici di banchina, senza contare le prestazioni di servizi di riparazione, consumi, spese di soggiorno. Un vero fiume di ricchezza che sfugge alla Liguria per imperdonabili ritardi accumulati in questo settore.

Per quanto concerne questo genere di opere sarebbe opportuno si abbandonassero gli apriorismi e si cominciasse a concepirle, in termini mentali, cosଠcome esse devono essere concepite: moderne strutture per il turismo, specie di zone di parcheggio per le imbarcazioni, delle quali i centri sul mare di una certa importanza che non vogliono essere tagliati fuori dal ricco ed interessante filone del turismo nautico, dovrebbero essere – sia pur in misura e modi diversi – dotati, cosଠcome ogni centro turistico è oggi di altre più antiche strutture ricettive di richiamo e di svago e per la convivenza civile.

La presente pubblicazione ha come scopo di evidenziare il problema mettendone in rilievo i suoi molteplici risvolti economici, sociali, tecnici, giuridici, urbanistici, onde contribuire cosଠindirettamente ad un superamento dell’attuale stato di inerzia e di attesa.

Nella parte finale viene presentata altresଠuna panoramica delle iniziative fino ad oggi formulate da pubblici Amministratori e da privati per la creazione di porticcioli turistici in Liguria. E’ questa infatti la realtà  che gli organi regionali si troveranno ad affrontare allorché porranno mano all’arduo compito di coordinare iniziative slegate, frammentarie, spesso carenti sotto il profilo della coerenza ed interconnessione reciprocale, in un quadro valido di riferimento, attraverso l’elaborazione di un programma in tema di porticcioli turistici in Liguria.

La presentazione dello studio sui porti e approdi in Liguria (realizzato da Unione Camere di Commercio della Liguria), continua con lo spot 04.

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Porti turistici in Liguria anni settanta – 02

03 Ott 2006 Categorie: - Porti Turistici Anni Sessanta, NEWS DA VARAZZE | nessun commento »

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
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Studi e progetti di porti turistici in Liguria all’inizio degli anni settanta

Porto turistico di Vernazza

Presentazione del Presidente Unioncamere Liguri

Porto turistico di Vernazza

Continuiamo la pubblicazione dedicata allo studio sui porti turistici ed approdi in Liguria, realizzato dal Centro Studi Unione Camere di Commercio della Liguria nel lontano 1972, riportando la presentazione all’accurato e preciso lavoro di ricerca, fatta dal Presidente del Centro dott. Beppe Manzitti:

“Al fine di evitare possibili incomprensioni di natura puramente terminologica giova qui dare una prima definizione di ‘porto turistico’ o ‘marina’ chiarendo il significato che si è inteso dare a tali termini nel corso della presente pubblicazione. Con l’accezione ‘porto turistico’ o ‘marina’ intendiamo riferirci a quegli accosti specializzati per il diporto nautico, in grado di offrire cioè da un lato rifugi sicuri per il periodo della navigazione e dall’altro ormeggi stabili e conforts para-residenziali durante il periodo di inattività  delle imbarcazioni. Queste esigenze possono essere soddisfatte solamente attraverso la costruzione di opere specifiche per il naviglio da diporto, dotate di quel complesso di attrezzature tali da consentire al diportista soggiorni anche prolungati e l’esplicazione delle attività  nautiche in un ambiente confortevole.

La situazione che offre il Paese sotto questo profilo è veramente sconcertante. Sulla base delle vocazioni naturali al turismo e dell’eccezionale sviluppo costiero, l’Italia dovrebbe essere all’avanguardia sia sotto l’aspetto della tutela giuridica del settore nautico sia nel numero e nella qualità  delle iniziative attuate o in fase di attuazione per la realizzazione di scali turistici.

Abbiamo infatti oltre 8.000 Km. di costa(isole comprese) sul Bacino Mediterraneo, il più ricercato del mondo da appassionati della nautica e croceristi, contro, ad esempio, i 3.500 km. della Francia (comprese le coste atlantiche della Manica e del Mare del Nord). Ebbene, mentre lo Stato italiano dal 1950 ad oggi ha investito (o sta per investire) sotto forma di contributi trentennali intorno a 2 miliardi di lire, con un ritmo di 100 milioni all’anno circa ed ha avviato la costruzione e l’ampliamento di 149 piccoli scali (porti di 2° categoria e di 4° classe) da adibire ad ogni impiego, anche commerciale, lo Stato francese, nel periodo 1962/65 (quarto piano nazionale), ha investiro nella costruzione di porti turistici 7,5 miliardi di lire (62 milioni di franchi) e nel periodo 1966/70 (quinto piano) circa 21 miliardi di lire con risultati di notevole importanza.

Purtroppo non è soltanto la Francia a superarci cosଠlargamente, ma il divario è già  evidente anche di fronte a Paesi come Spagna, Jugoslavia e Grecia, meno avanzati come sviluppo economico ma molto più pronti ad inserirsi in questo notevole filone di ricchezza.

L’interessante presentazione del Dott. Manzitti, continua con lo spot 03.

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Porti turistici in Liguria anni settanta – 0

30 Set 2006 Categorie: - Porti Turistici Anni Sessanta | nessun commento »

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
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Studi e progetti di porti turistici in Liguria all’inizio degli anni settanta.

porticciolo e vista quartiere San NazarioPresentazione, curata dal Presidente Unioncamere Liguri.

Porto turistico di Varazze, realizzato dal Comune tra il 1960 e il 1975. Leggi il resto di questo articolo »

Porti turistici in Liguria anni settanta – 01

30 Set 2006 Categorie: - Porti Turistici Anni Sessanta | nessun commento »

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30.09.2006.

Porto turistico di ArenzanoStudi e progetti di porti turistici in Liguria all’inizio degli anni settanta

Porto turistico di Arenzano

Introduzione del Presidente Centro studi Unioncamere Liguri Leggi il resto di questo articolo »