Varazze – Halloween – Chiesa divisa su zucche e scheletrini

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
p
onentevarazzino@gmail.com www.ponentevarazzino.com

Varazze, 31.10.2007.

hallowen-09.gifPonentevarazzinoNews

Halloween – Chiesa divisa su
zucche e scheletrini

Ritorniamo ancora sull’argomento per contribuire a fare chiarezza, dopo le segnalazioni pervenutaci, pubblicando un articolo apparso online su “Italy Global National“, che a nostro avviso fornisce ulteriori motivi di riflessione.

Stanotte la festa importata dagli Usa che tanto piace anche ai bambini italiani Halloween, Chiesa divisa su zucche e scheletrini.

“La notte delle streghe sdoganata dai Paolini, ma l’Opera don Orione attacca: riprendiamoci le feste cristiane e lasciamo perdere i riti che si richiamano al satanismo

Roma, 31 ott. – (Adnkronos/Ign) – Chiesa divisa su Halloween, la notte delle streghe. Festa pagana che il Vaticano da sempre guarda con diffidenza, anche per la vicinanza della ricorrenza con la celebrazione cristiana dei morti. Ma ora i tempi, almeno in parte sono cambiati. E anche il cattolicesimo sembra ammorbidirsi sulla ricorrenza simboleggiata dalla zucca che si richiama al capodanno celtico.

Per esempio il ‘Giornalino dei Paolini’ sdogana Halloween, arruolandola tra gli appuntamenti imperdibili per i giovanissimi. “La linea ondivaga della Chiesa sulla festa di stasera -si legge su ‘La Stampa’ di oggi- si riassume nei saloni parrocchiali popolati di streghette e vampiri, nel numero in edicola del ‘Giornalino dei Paolini’, con 14 pagine a base di pipistrelli e scheletrini. E nel contro-Halloween che si terrà  nelle piazze di molte diocesi italiane a base di canti, candele e animatori in maglione bianco”.

Lo stile del ‘Giornalino’ è quello misurato ed educato dei Paolini, prosegue il quotidiano, ma le pagine dedicate alla paura sono ben 14 (un quinto del totale). Nel numero in edicola, suggerimenti per giochi da fare alle feste, per incredibili, imbevibili pozioni, tanta enigmistica. Il ‘Crucizucca’, ‘Ragnatela’. E ‘Viscida scia’ che vuole sapere ‘da quale lapide è uscito questo obbrobrioso zombie?’. Dal settimanale dei Paolini, 70mila copie vendute ogni settimana in edicola, nelle parrocchie e per abbonamento a fedelissimi di età  compresa tra i 7 e i 14 anni, il caporedattore Pino Pignatta difende la scelta: “Lo scorso anno avevamo chiesto a un’esperta in catechesi dei ragazzi di approfondire i due volti di questi giorni, di spiegare che la festa americana a base di zucche è puro divertimento, mentre il culto cristiano dei morti è una cosa seria”.

“Quest’anno avevamo meno pagine e non abbiamo ripetuto – spiega Pignatta – Abbiamo pubblicato i giochi, i Flintstones e via. Ma questo non significa sottomissione ai valori di Halloween in arrivo dagli Stati Uniti. Del resto il numero di Halloween è pieno di contenuti molto seri”. “Se i ‘duri e puri’ esistono – osserva – e ci sono oratori dove zucche e ‘dolcetto o scherzetto non entrano, la maggioranza dei bambini italiani di famiglia cattolica gioca come si gioca in tutto il mondo”.

Linea dura che per esempio è ribadita dall’Opera Don Orione: “Nei centri professionali e nelle scuole della congregazione abbiamo dedicato alcune ore di lezione a far comprendere ai ragazzi il reale significato di questa festa che, anche se non lo si vuole dire apertamente, ha legami forti e preoccupanti con simbologie e riti a sfondo satanico. Il titolo che abbiamo dato a questa iniziativa è ‘Riprendiamoci il Natale e le nostre feste'”, dichiara don Aurelio Fusi. “Non si può cedere alla logica commerciale – prosegue don Fusi – che già  rischia di ‘scipparci’ del Natale e di tutte quelle feste che dovrebbero avere un richiamo alla tradizione religiosa cristiana e non alle mode o a pericolose infiltrazioni di culture dannose.

La nostra preoccupazione è rivolta soprattutto ai giovani, che non vanno condannati, ma aiutati a capire ciò che è un falso valore o una falsa usanza che non ci appartiene, come quella di Halloween”. “Bisogna far riscoprire loro – conclude – la bellezza e la profondità  di feste, come compresa quella di ognissanti, che fanno parte del nostro dna etico e culturale e che dobbiamo recuperare ad ogni costo”.

“Halloween è una ricorrenza magica, una festaccia. Giovani e meno giovani, dobbiamo essere sempre accorti a non farci avvinghiare dal mondo esoterico attraverso i rituali di massa che, nelle feste come quelle di Halloween, ci vengono proposti”, questo poi l’invito rivolto ai parrocchiani da don Bruno Bevilacqua, parroco di San Marco, a Camposampiero (Padova).

L’appello compare sul foglietto parrocchiale che ogni settimana viene distribuito a tutte le famiglie di San Marco. “L’enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, sulla stregoneria, sui demoni: si impone quindi – conclude don Bruno – un’irremovibile presa di posizione riguardo a tutto ciò che ci viene propinato dal mondo e dalla mentalità  magica in genere come questa festa, che getta sicuramente un’ombra blasfema sulla festa di tutti i Santi, lasciando strascichi anche nel giorno dei defunti”. E poi il parroco cita una lettera di san Paolo indirizzata agli Efesini: “Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente”.

Varazze – Halloween festa d’origine celtica

Festa di Halloween 2007 nel Parco del Boschetto – San Nazario per una sera centro di Varazze – A ““

Halloween 2007 – San Nazario per una sera centro di Varazze – B ““

Questo articolo è stato pubblicato il 31 Ott 2007 alle 20:42 ed è archiviato nelle categorie Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

Un commento

 1 

Il Secolo XIX” – Bagnasco: i cristiani non temono i morti

L’arcivescovo parla di Halloween e del senso della vita, citando Camus
«La tradizione cristiana di cui il nostro Paese è impregnato non ha assolutamente timore dei morti del mondo oltre la vita presente. Ne abbiamo una visione serena, rasserenante»: risponde così l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco ai cronisti che gli chiedono un giudizio sulla festa di Halloween.

La visione dei morti che hanno i cristiani, ha proseguito Bagnasco, «è quella delle anime dei defunti che sono nel cuore di Dio e che sono quindi nostri fratelli, amici, intercessori, senza bisogno di nessun ritualismo particolare». Nei giorni scorsi altri prelati si erano espressi in termini assai critici su questa festa di importazione.

04 Nov 2007 alle 20:27

Scrivi una risposta

Devi essere loggato per inserire un commento.