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Varazze, 16 aprile 2012.                           Home page

Varazze. I fedeli hanno accolto in preghiera le Reliquie di Santa Bernadette

Varazze, domenica 15 aprile 2012: passaggio e sosta delle Reliquie di Santa Bernadette. In occasione del centenario dell’Unitalsi Ligure, le Reliquie di Santa Bernadette hanno peregrinato nelle località sedi di sottosezioni.

“Cento anni di storia e cento anni di carità nei confronti degli ammalati e dei disabili. L’Unitalsi, (Unione nazionale italiana trasporto malati a Lourdes e santuari internazionali), dalla fondazione del 1912 ha fatto passi importanti e, oggi, – ha dichiarato il suo presidente Massimo Besana – con i suoi 4000 soci, cerca di dare un nome un volto e una dignità alla sofferenza attraverso l’esperienza di pellegrinaggi e case accoglienza per famiglie di bambini ospedalizzati.”

A Varazze, sul sagrato della chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, dove è sono giunte poco prima delle ore 10, ad accogliere il reliquario e gli altri oggetti a corredo, erano in attesa: il parroco don Giuseppe Noberasco, un folto gruppo di fedeli, il Sindaco Giovanni Delfino, il Consigliere con delega alla Cultura Mariangela, il vice Comandante della Polizia Municipale Stefano Carattino, le Dame dell’Unitalsi, nelle candide divise, guidate da Irene Fazio, presidente del locale sodalizio e dagli uomini (i barellieri), con la fascia al braccio.

Dopo la preghiera d’accoglienza e l’ingresso in chiesa, dove sono state oggetto di venerazione da parte dei tanti fedeli intervenuti, il reliquario è stato posizionato ai piedi dell’altare, rimanendo bene in vista per tutta la durata della S. Messa. Al termine, come da programma, si è formata la processione che ha attraversato l’Aurelia e percorso il lungomare, per poi deviare alla volta della Collegiata di Sant’Ambrogio dove, attesa, ha fatto il suo ingresso fra due ali di fedeli e consegnato il reliquario a Don Daniele, il sacerdote officiante, che l’ha posizionato tra i fiori dell’altare, per l’occasione addobbato a festa, ed ha ripreso la celebrazione della S. Messa che, come previsto, era già iniziata.

Alla riapertura della chiesa, intorno alle ore 15, i volontari del sodalizio hanno assicurato l’accoglienza dei visitatori, sino alla celebrazione Eucaristica delle ore 18, presieduta da don Decio Cipollone, vicario episcopale di Loreto, già assistente spirituale nazionale dell’Unitalsi.

Le Reliquie sono poi proseguite per altre sottosezioni (dieci località in tutto), per giungere poi a Genova il 21 aprile, quando alle ore 15,30, nella Cattedrale di S. Lorenzo, saranno accolte dal Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, per la giornata finale delle celebrazioni dei cento anni dell’Unitalsi della Liguria, dove per l’occasione si svolgeranno, oltre alle cerimonie religiose, momenti di devozione, convegni a tema e la mostra “Un viaggio incredibile”, inaugurata sabato 14 nella Sala Incontri della Regione Liguria, in Piazza de Ferrari, e visitabile dalle ore 10 alle 19 fino al domenica 22.

I credenti hanno vissuto un particolare momento di commozione e di preghiera; gli ammalati chiedendo la guarigione del corpo e, tanti altri, più semplicemente, ma non per questo con meno intensità e convinzione, quella del cuore.

A molte delle persone accorse a rendere omaggio alle Reliquie, è tornata chiara in mente la storia della Santa, così come tante volte ascoltata fin dalla più tenera età: “La “Pastorella di Lourdes” che l’11 febbraio 1858, appena quattordicenne, in un boschetto vicino alla grotta di Massabielle, mentre raccoglieva legna, vide la Madonna.”

Una Santa dalla vita semplice, ma ricca di sofferenze, vicina al nostro vissuto, il cui culto ha raggiunto tutto il mondo, muovendo masse di fedeli che ogni anno si recano a Lourdes per rivolgerle suppliche e preghiere.

L’Unitalsi Liguria, non è solo pellegrinaggi, ma come abbiamo già avuto modo di precisare, è anche accoglienza, organizzazione e supporto ai mille problemi della vita. Nel ritmo frenetico del nostro quotidiano, spesso ci dimentichiamo di tutte quelle persone caritatevoli che ogni anno si recano, a loro spese, in pellegrinaggio per aiutare e sostenere ogni genere di sofferenza, che svolgono con naturalezza anche i compiti più umili a servizio delle tante miserie umane. Donne e uomini che nella vita ricoprono anche cariche importanti, ma che mossi da una invisibile forza interiore, si prodigano per i bisogni di tutti quelli che portano la loro personale croce. Non sarebbe male soffermarsi ogni tanto a pensare al loro impegno, rivolgendogli pubblici e doverosi ringraziamenti.

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