Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni“
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Varazze, 29.10.2008.
PonentevarazzinoNews
Consiglio Comunale
del 4 Novembre 2008
Ordine del giorno proposto
dall’Assessore Giulio Alluto
Pubblichiamo comunicato inviatoci dall’Assessore Dr. Giulio Alluto e l’indagine di “Il Sole 24 Ore” divulgata in data odierna.
“Il 4 Novembre 2008 sarà trattato in Consiglio Comunale di Varazze l’ordine del giorno proposto dal sottoscritto: CONTRO I TAGLI AGLI ORGANICI DELLA SCUOLA e CONTRO LA “RIFORMA SCOLASTICA” PROPOSTA DAL MINISTRO GELMINI . Sono convinto che oltre ai sindacati, gli insegnanti, i genitori e gli studenti anche I COMUNI DEVONO PROTESTARE CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA poiché a breve GLI EFFETTI NEGATIVI SARANNO VISIBILI SUL TERRITORIO (CHIUSURA DI PLESSI SCOLASTICI, RIDUZIONE INSEGNANTI E QUALITA’ DELLA PROPOSTA FORMATIVA, RIDUZIONE DEL TEMPO SCUOLA,ECC.)”
“Invito assessori e sindaci di altri comuni a discutere la “riforma Gelmini” in Consiglio Comunale ed inviare gli ordini del giorno al Presidente del Consiglio Berlusconi. Il parere degli Enti Locali è importante!” Assessore Comune di Varazze – Giulio Alluto.
Allegato: proposta ordine del giorno
ORDINE DEL GIORNO CONTRO I TAGLI AGLI ORGANICI DELLA SCUOLA e CONTRO LA “RIFORMA SCOLASTICA” PROPOSTA DAL MINISTRO GELMINI
“Il Consiglio Comunale di Varazze esprime dissenso riguardo i provvedimenti legislativi emanati dal Ministero dell’Istruzione che ““ intervenendo su curricoli, tempo scuola, aumento degli alunni per classe, riduzione delle sedi scolastiche – puntano a falcidiare gli organici, operando un vero e proprio stravolgimento in negativo del nostro sistema scolastico.
Attraverso la cancellazione di un collaudato ed efficiente modello organizzativo, viene inferto per mere esigenze di bilancio un duro colpo alla scuola primaria, nonostante il prestigio che le è riconosciuto anche in ambito internazionale.
Vogliamo ricordare al Ministro che la riforma della scuola elementare non era motivata da politiche occupazionali ma rispondeva alle esigenze di adeguare l’intervento di questa scuola ai nuovi bisogni formativi indotti da una realtà sociale in profonda trasformazione e di potenziare la formazione di base quale condizione per i successivi apprendimenti. Un’innovazione nata dal basso e sviluppatasi sulle migliori esperienze pedagogiche largamente sperimentate. L’unica riforma, nella storia di questo Paese, che ha superato positivamente una doppia verifica del Parlamento (1996) e della Corte dei Conti.
Ma gli effetti saranno comunque pesanti per tutti gli ordini e gradi di scuola, chiamati a dare il proprio “contributo” ad una manovra che ridurrà di 87.000 unità gli insegnanti e di circa 45.000 il personale ATA, vanificando le attese di migliaia di lavoratori precari.”
Da “Il Sole 24 Ore“ del 29 ottobre 2008 – La riforma Gelmini e le forzature della protesta