Varazze – Riqualificazione del retro porto in Tribunale

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Varazze, 22.10.2007.Discesa da p.le stazione FS a P.za XXIV Maggio

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Riqualificazione del retro porto in
Tribunale

La notizia pubblicata sui quotidiani, riguardante la convocazione presso il tribunale civile di Savona, del Comune di Varazze e dei promotori e firmatari della richiesta di referendum quali ricorrenti, per venerdଠ26 ottobre, ha innescato una serie di preoccupate domande e comprensibili interessate richieste di chiarimenti e informazioni, da parte di cittadini ed anche proprietari di seconde case, che trascorrono qui da noi periodi di ferie e riposo durante tutto il corso dell’anno.

Lo sapete, lo ripetiamo e chiediamo ai nostri politici da tempo senza tentennamenti e con convinzione, non avremmo mai voluto dover rispondere e dare notizie in merito ad esposti presso il Tribunale Civile e il Tar. Accusiamo la sconfitta, non siamo riusciti a farci ascoltare ed a trasmettere la convinzione che la soluzione, per procedere all’atteso recupero urbano del ponente, non può trovarsi in un’aula di tribunale.

La sconfitta, come ci viene detto da più parti, non riguarda solo noi cittadini organizzati in un sodalizio con fini sociali, ma tocca direttamente i politici varazzini e la politica dei partiti, che non hanno saputo gestire e mantenere entro i confini del naturale confronto, un intervento di recupero urbano che tutti vogliamo e non è più accettabile rimandare.

Certo che ci siamo posti la domanda del perché politici esperti, navigati, competenti e con tutte le carte in regola per poter pilotare quest’intervento, si sono impantanati prima in uno Studio Urbano d’Inquadramento blindato, tale d’attirarsi il dissenso di cinque Consiglieri di maggioranza, e tra questi il Vicesindaco e un Assessore, fatta rientrare e tamponata come meglio si poteva, e poi in una querelle del tipo referendum si referendum no, e raccolta di firme pro e contro, trasferendo lo scontro nelle vie e nelle piazze, tra cittadini spesso frastornati (non siamo portati all’uso di parole forti!).

Se lo sono chiesti pure alcuni dei nostri politici eletti, quando hanno preso la parola durante il Consiglio Comunale del 13 agosto 2007, che trattava l’approvazione del SUI modificato, ma senza dare l’impressione, a noi cittadini spettatori, di voler cercare un possibile appianamento e ravvicinamento. Intervento di recupero che sembra essere gestito e custodito troppo gelosamente, mentre la determinazione dimostrata nel volerlo approvare e licenziare velocemente, lascia dubbiosi noi abitanti del quartiere e della città .

Siamo seriamente preoccupati nel direttivo del comitato di San Nazario, come tutti voi che vi siete rivolti a noi per sfogarvi, per chiedere e sapere cosa succede ora. Il futuro che spetta il ponente non è chiaro e dovremo attendere gli sviluppi di quest’azione giudiziaria che, come dicevamo, non avremmo mai voluto dover commentare. Il fatto che il Presidente Burlando e l’Assessore Ruggeri, in occasione della loro visita a Varazze del 15 ottobre, abbiano “benedetto” il progetto, non ci tranquillizza e rassicura minimamente.

La posizione di questo direttivo continua ad essere sempre la stessa, e rivolge un invito a tutti i Politici varazzini: fate un passo indietro e mettete al primo posto l’interesse primario della città . Ve lo chiediamo noi cittadini di Varazze e i proprietari di seconde case che ci hanno contattato, e che vogliono anche loro essere ascoltati.

A tutti assicuriamo che continueremo l’impegno iniziato nel sollecitare l’intervento, chiedendo nel contempo che siano prese in considerazione e valutate positivamente le modifiche richieste.

Firmato: il direttivo.

Riportiamo articolo sull’argomento da “Il Secolo XIX“:

Esposto sul referendum il Tribunale convoca le parti 

Varazze – 22/10/2007.

IL REFERENDUM APPRODA a palazzo di giustizia. Il tribunale civile di Savona ha accolto l’esame dell’esposto sull’indizione della consultazione popolare, presentata da dieci firmatari, e convocato le parti (ricorrenti e Comune) a tamburo battente.

La prima udienza si terrà , infatti, venerdଠprossimo.

Intanto, i “referendari” hanno presentato analogo esposto al Tar, il Tribunale amministrativo regionale.

La battaglia assume toni forti ed è muro contro muro. Da un lato, l’amministrazione comunale che ha rigettato la prima richiesta di referendum contro l’abrogazione della delibera del febbraio scorso, quando aveva approvato lo studio urbanistico della zona retroportuale, poi modificato in agosto per adeguarlo a nuove esigenze logistiche.

Dall’altro, i firmatari che inisitono i ritengono la consultazione un diritto. A inviare l’esposto sono stati cinque consiglieri comunali, Gerolamo Carletto, Giovanni Delfino, Andrea Valle, Marisa Delfino e Gianantonio Cerruti, e cinque cittadini, Giuseppe Bucca, Franco Moleti, Mirko Damele e Giacomo Rolletti (di centro destra) e Giovanni Baglietto, indipendente.

«Mentre a Vado – è il parallelo fatto dalla destra varazzina – il sindaco di centro sinistra intende indire un referendum su una scelta strategica per la città , a Varazze il collega che è sostenuto dalla stessa componente politica, da cinque mesi avversa la consultazione chiesta ufficialmente da 2357 suoi concittadini, ovvero il 24 per cento degli elettori di Varazze».

Va ricordato che l’esito dell’eventuale referendum avrebbe titolo consultivo e non vincolerebbe le scelte dell’amministrazione, che si sente forte del sostegno della Regione (la scorsa settimana il presidente Claudio Burlando e l’assessore all’Urbanistica Carlo Ruggeri hanno visitato la zona e “benedetto” il progetto) e di altri realtà  locali, come le società  sportive. – AN. REG.”

Questo articolo è stato pubblicato il 22 Ott 2007 alle 21:06 ed è archiviato nelle categorie Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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