Varazze – Wwf Savona e Codacons uniti per regolamentare l’uso dei botti

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Varazze, 05.01.2008.

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Wwf Savona e Codacons uniti per
regolamentare l’uso dei botti

L’argomento era già  stato affrontato con la nostra news “Il WWF di Savona prende posizione contro i botti di fine anno“, ne riparliamo perché le aspettative sono state ancora una volta disattese: troppi evitabili incidenti che vanificano l’impegno di tanti volontari e forze dell’ordine.

Riportiamo il comunicato del Codacons e del WWF di Savona e della Liguria, augurandoci un capodanno 2008 veramente diverso, finalmente con un uso dei botti regolamentato ed intelligente.

Newfood“ ““ “Ancora una volta i botti di Capodanno fanno contare i feriti, e si registra una nuova vittima nel napoletano, dove l’usanza di fine anno è particolarmente sentita, «negli ultimi 10 anni – spiega il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – si sono registrate in Italia 13 vittime e oltre 10.000 feriti dovuti a botti e petardi esplosi la notte del 31 dicembre; di questi ultimi un numero enorme riporta lesioni permanenti, ustioni e ferite gravi.

Una carneficina che va fermata ad ogni costo. I Comuni di tutta Italia – prosegue Rienzi – se vogliono porre un freno a morti e feriti, devono vietare definitivamente i botti di Capodanno, nelle piazze come nelle abitazioni private, emettendo apposite delibere e predisponendo controlli serrati e sanzioni salatissime contro i trasgressori.”
Codacons.it

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Savonanews“ Sabato 05 Gennaio 2008 – Il Wwf sugli incendi provocati dai botti di Capodanno.

“La sezione savonese del Wwf, e Marco Piombo, presidente regionale dell’associazione ambientalista hanno dichiarato di condividere in pieno la posizione del Codacons che dal 2008 chiederà  di vietare i botti di capodanno in tutti i comuni d’Italia, suggerendo il divieto e l’utilizzo degli stessi anche in prossimità  di aree verdi e boschive.

“Non si può rimanere che a bocca aperta a fronte del bollettino di guerra del giorno dopo Capodanno”, aggiunge il Wwf che continua, “c’è gente che muore o viene sfregiata per uno stupido gioco.

Ma non basta. E’ passato giusto un anno da quando uno spaventoso incendio boschivo uccise una persona, oltre a diverse centinaia di ettari di foresta, le cui cause sono state ricondotte ad alcuni razzi sparati per “festeggiare” la mezzanotte. Il fatto è accaduto proprio qui, alle spalle di Savona.

Eppure, basta leggere sul giornale l’elenco delle località  dove si sono scatenati incendi boschivi o di macchia mediterranea, causati dall’incoscienza di persone che ci si augura fermamente, non rimarranno ignote, per chiedersi come possa essere giustificabile tanta incoscienza: Spotorno, Finale, Albisola, Varazze, per citare solo le località  più vicine a dove si era verificato lo spaventoso rogo di un anno fa. Ma l’elenco è lungo e sconsolante.

Quest’anno la pezza ce l’ha messa la pioggia. Il prossimo anno si spera invece in una maggior coscienza della gente e in un maggior controllo delle Forse dell’Ordine. Che intanto si sollecitano vivamente ad indagare sulle responsabilità  dei roghi boschivi dell’altra notte perché chi ha cosଠincoscientemente sbagliato, paghi”. – Francesca Riele.”

Questo articolo è stato pubblicato il 06 Gen 2008 alle 11:20 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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