Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni“
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Varazze, 29.06.2007.

PonentevarazzinoNews

Riqualificazione del retroporto di Varazze:
il pensiero di un cittadino

Riportiamo, per poterla analizzare insieme, un e-mail presa non a caso tra quelle pervenute sulle nostre pagine on line, che contiene il pensiero di un cittadino di Varazze sulla questione della riqualificazione del litorale di San Nazario, quartiere periferico di ponente, famoso fin dagli inizi del novecento per la concentrazione di industrie e attività  artigianali, oggi motivo di vivaci contrasti tra i Politici di maggioranza, tra Giunta e opposizione, tra politici e cittadini.

Il pensiero di un varazzino

“Sino ad oggi non ho partecipato ai Vs. dibattiti perché desideravo conoscere più a fondo possibile il progetto di riqualificazione.

Tuttavia ho paura che quando si conoscerà  il progetto i “giochi saranno ormai fatti”. Assistiamo su tutto il ponente Ligure ad un processo di cementificazione del litorale (a cosa servono tutti questi posti barca?) e costruzione di grattacieli (Savona, Pegli, Voltri, progetto Fuskas). Ritengo che se esiste un piano regolatore esso vada sempre rispettato e non modificato in base alla “potenza” del costruttore. Al limite dovrebbero essere privilegiati gli interventi edilizi dei residenti e non viceversa. Dighe di cemento davanti al mare sono comunque da evitare, sia esteticamente (vedi Borghetto Santo Spirito), sia per rispetto a tutti coloro che abitano nelle zone retrostanti (come sappiamo la “vista mare” si paga!!!!).

I costruttori devono comunque garantire tutte le opere di urbanizzazione e gli spazi verdi. Contropartite del tipo campo di calcio in cambio di metri cubi di cemento non hanno senso. Il bacino di utenza di un campo sportivo, che peraltro esiste, è relativamente modesto e può essere assorbito anche dall’impianto di Celle.

Quello che manca sia a Varazze, sia a Celle è una piscina coperta che potrebbe essere realizzata unendo gli sforzi dei due comuni. Apprezzo i vostri sforzi alla ricerca di un dialogo con le forze politiche, ma se il dialogo non porta ad alcun risultato occorre individuare altre forme di contrasto. Per quanto riguarda il referendum ritengo debba essere fatto a fronte di uno o più progetti definiti.

Grazie per l’ospitalità .”

E-mail firmata.

Analizzando quanto scritto dal concittadino, scopriamo che non esiste una corretta ed esauriente informazione su quello che si vorrebbe realizzare nel distretto di ponente, e anche purtroppo una rassegnata sfiducia nei Politici eletti ad Amministrare la cosa pubblica.

Proseguendo nella lettura ecco la reazione, il cittadino pur senza pretendere di insegnare niente a nessuno, da consigli, suggerisce proposte ed emette giudizi. Si riappropria del diritto dovere di controllo e verifica sull’operato dei Pubblici Amministratori.

Non deve ringraziarci, caro concittadino, per aver ospitato il Suo pensiero; ci siamo costituiti in comitato spontaneo proprio per questo motivo: dare la parola a chi normalmente non ce la, cercando di sensibilizzare i Politici chiamati a gestire la cosa pubblica sui disagi e aspettative degli abitanti del quartiere.

Per quanto riguarda le “altre forme di contrasto” in mancanza di risultati, noi siamo ottimisti di poter giungere a un accettabile compromesso, senza dover elevare il confronto al ruolo di scontro. Vogliamo comunque assicurare a Lei, e quanti ci hanno posto lo stesso quesito: la riqualificazione del retroporto si farà  con il coinvolgimento diretto o indiretto di questo comitato. Questo ci sentiamo di poterlo garantire.

Firmato: Il direttivo