La reazione alle tante dichiarazioni dei politici varazzini

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
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Data, 16.07.2007.

siepe.jpgPonentevarazzinoNews

La reazione alle tante dichiarazioni dei politici varazzini.

Il confronto avviato con i nostri sostenitori, e con quanti ci seguono leggendo le pagine online sul Web, ci ha fornito una serie di suggerimenti, indicazioni e considerazioni, sulle ultime dichiarazioni e prese di posizione dei politici varazzini. Come da consuetudine le sintetizziamo in una news, da condividere con tutti e, in particolar modo, con quei Politici interessati a valutare e tenere conto del pensiero, di chi li ha eletti a ricoprire cariche in seno alla Pubblica Amministrazione.

I leaders politici nazionali non danno il buon esempio, questo è vero, lo stiamo vivendo un giorno dopo l’altro, sulla nostra pelle; un duro scontro e una contrapposizione che esaspera il normale confronto politico e mortifica l’impegno di chi vorrebbe adoperarsi per lavorare nell’interesse del paese. Noi, ingenuamente, pensavamo che a livello locale si potesse continuare a mantenere toni bassi, incanalando la dialettica entro i classici binari, a volte paralleli a volte convergenti, fino ad intersecarsi per percorrere alcuni, e perché no, molti tratti assieme, anche se con destinazioni finali diverse.

Varazze assiste, come purtroppo succede anche in altre località  liguri, e suo malgrado, a uno spiacevole quanto inopportuno prolungarsi di un confronto tra politici di opposte fazioni, ma anche tra appartenenti alla stessa coalizione, che è diventato troppo spesso aspro e duro. Troppi contrasti e arroccamenti su posizioni e scelte che meriterebbero una più ampia condivisione, e il serio coinvolgimento della cittadinanza attiva.

L’esasperazione delle divergenze, quelle sane e necessarie per migliorare e migliorarsi, con una sempre auspicabile civile, e salutare discussione, ha generato il tarlo della negazione e del rifiuto del collega dissenziente, diventato avversario “senza se e senza ma”, come usava dire un noto sindacalista. Non possiamo evitare un accenno ai richiami personali, palesemente astiosi, da qualunque parte politica arrivino; non vorremmo mai sentirli.

Concordiamo pienamente con il Signor Sindaco, quando ci scrive che Varazze non ha mai avuto tanti cantieri aperti o in via di definizione, e un’ingente cifra di finanziamenti destinati a migliorare e rendere più sicuro e vivibile il territorio. Certo che ne siamo a conoscenza, ed è giusto pubblicizzarlo a fare in modo che tutti i cittadini ne siano informati. Il merito appartiene a questa Giunta ed a quella precedente, che ha diligentemente preparato i relativi piani e progetti. Noi sappiamo apprezzare e complimentarci per questo. Ciò però non giustifica, e non può annebbiare le menti; altre iniziative e situazioni hanno generato ad un clima di tensione, che non giova a nessuno.

Questo modo di fare politica, il clima di tensione e scontro, non ci piace; lo ripetiamo da un po’ di tempo. Non ci piace perché contribuisce ad escluderci, o meglio, a non farci partecipare alle scelte e decisioni che riguardano il nostro futuro. Non ci stiamo ad essere presi in mezzo al fuoco incrociato. Vogliamo poter dialogare con tutti, e da tutti essere ascoltati con sincera fattiva collaborazione.

Un lettore ci ha scritto che “Il potere è del popolo”. Dove, quando, come? A noi sembra di assistere ad un’altra consacrazione: “Il potere è nelle mani di chi ha il diritto d’esercitarlo”. Pensiamo che, per garantire questo diritto del popolo, occorrerebbe che qualcuno, un moderno “eroe”, trovasse il modo di evitare che “Il diritto del popolo” continui ad essere trasformato in “Il diritto sul popolo”.

Proprio cosà¬. Questa è la sensazione che prova la maggioranza di noi cittadini che abbiamo partecipato e animato il dibattito. Ci sentiamo usati, manovrati, ignorati e usurpati dei diritti più elementari. Un primo esempio: complicare sistematicamente e scientificamente la partecipazione del cittadino alla vita politica del proprio rione e paese. Altro preoccupante ed esplicito esempio d’attualità  nazionale: la mancanza di rispetto e considerazione per il cittadino; prima il “tesoretto” c’era, tanto che “bisticciavano”, a non finire, per come e a chi destinarlo, oggi si scopre che non c’è più, ma si continua lo stesso a discutere su come ripartirlo.

Non ci piace proprio, un modo di fare politica che riesce a penalizzare tutti, anche quelli che erroneamente pensano di trarne un momentaneo beneficio o vantaggio.

Abbiamo evitato di portare esempi d’argomenti oggi in discussione nella nostra città , non c’interessa di contribuire ad esasperare gli animi, anzi, ci piace considerarci cucitori e rattoppatori. Confidiamo di non essere o diventare merce rara, ma di divenire piuttosto lo standard  varazzino. Se chi dovrebbe mediare, persevera invece ad agitare “scuri e scimitarre”, si prospettano tempi difficili per tutti, nessuno escluso.

Continueremo a chiedere, agli Amministratori cittadini e a tutti i politici e associazioni varazzine, in quanto è la volontà  emersa dal dibattito intrattenuto con i nostri sostenitori e lettori, di poterci confrontare serenamente su tutto quello che riguarda il futuro del nostro quartiere e della città . Vogliamo ricoprire un ruolo d’attiva partecipazione nella trasformazione del nostro quartiere. Continueremo pertanto l’opera di sensibilizzazione nei confronti delle Forze Politiche, e verso gli abitanti del quartiere e della città , incrementando gli interventi sui vari argomenti, con news e pubbliche assemblee.

Firmato: Il direttivo

Questo articolo è stato pubblicato il 20 Lug 2007 alle 00:11 ed è archiviato nelle categorie COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o effettuare un trackback dal tuo sito.

Un commento

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Riportiamo link ad articolo di:

Genovapress
di Sabato 21
luglio 2007.

PONENTE VARAZZINO: LE REAZIONI ALLE DICHIARAZIONI DEI POLITICI

Noi, ingenuamente, pensavamo che a livello locale si potesse continuare a mantenere toni bassi, incanalando la dialettica entro i classici binari, a volte paralleli a volte convergenti, fino
ad intersecarsi per percorrere alcuni, e perché no, molti tratti assieme, anche se con destinazioni finali diverse.[Continua]

22 Lug 2007 alle 22:14

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