Vado si mobilita sul futuro del porto

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
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Varazze, 07.09.2007.

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PonentevarazzinoNews

Vado si mobilita sul futuro del porto

Le reazioni al post pubblicato ieri sul nostro blog, riguardante l’intervista all’imprenditore “di prima grandezza e lungo corso”, come viene definito nell’articolo di “Il Secolo XIX“ Paolo Campostano, non si sono fatte attendere e ne parleremo nei prossimi giorni; dobbiamo però riportare un articolo su “Vivere Vado“ pubblicato sullo stesso quotidiano, nello stesso giorno, sulla stessa pagina e che tratta dello stesso argomento, da noi trascurato e segnalatoci da chi è parte interessata a tutta la faccenda. Rimediamo subito chiedendo scusa; ci siamo lasciati prendere la mano dalla questione comitati, giovani pensionati, partite a bocce e tante altre cose lette nell’articolo, trascurando un preciso dovere di solidarietà  e partecipazione.

Riportiamo l’articolo di “Il Secolo XIX
“ segnalatoci:

Domenica Assemblea pubblica di “Vivere Vado” – a sant’ermete.

“06/09/2007 -Vado. Un’assemblea pubblica per discutere del futuro del porto di Vado ed esporre i motivi dell’opposizione al progetto per la costruzione della piattaforma container. Il gruppo “Vivere Vado”, rappresentato in consiglio comunale da Franca Guelfi, torna all’attacco ed organizza per domani sera (ore 20,45, Sms “Diritti e doveri” di Sant’Ermete) un’assemblea per esaminare la situazione e sondare le opinioni degli abitanti.

«Sui giornali – spiegano i rappresentanti di Vivere Vado – abbiamo letto che la divisione container di Maersk perde terreno rispetto ai concorrenti in termini di volumi movimentati e, se pure stanno migliorando le perdite del 2006, la divisione non esce dal rosso. Ecco un ulteriore conferma alle tesi di Vivere Vado, secondo cui gli entusiasmi sulla crescita continua del traffico container non sono condivisibili e, quindi, non sono credibili le previsioni riguardo alle importanti ricadute occupazionali sul futuro terminal vadese».

Un’altra stoccata arriva nei confronti dell’assessore provinciale all’industria, Roberto Peluffo, che ha ipotizzato una “limatura” delle dimensioni della piattaforma. «Quasi a cadenza giornaliera -sottolinea Franca Guelfi – assistiamo alla divulgazione di nuove limature nelle misure e dimensioni della piattaforma da parte dei politici locali. Ammesso e non concesso che i politici abbiano mutuato informazioni dai tecnici, perché pretendono solo ora di far valere la loro autorità  riguardo alle prescrizioni del piano regolatore portuale, e invece non l’hanno fatto durante l’istruttoria riservata durata ben otto mesi?». G. V.”

Firmato: Il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 07 Set 2007 alle 17:20 ed è archiviato nelle categorie Attualità, COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o effettuare un trackback dal tuo sito.

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