Varazze – La Regione Liguria non mette a rischio il recupero del retroporto

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Varazze, 09.12.2007.

PonentevarazzinoNews

Cantieri Baglietto e retroporto da riqualificareLa riqualificazione del retroporto
non è messa a rischio dalla
Regione Liguria

Drammatizzare ulteriormente una situazione già  complessa e travagliata di suo, non pensiamo possa fare bene al quartiere di San Nazario, ubicato all’estremo ponente cittadino, da sempre penalizzato ed emarginato. Sede sin dagli inizi del secolo scorso d’importanti stabilimenti industriali, i primi del ponente, ora dismessi e fatiscenti, che vorremmo finalmente vedere abbattuti e risanati dai residui delle lavorazioni inquinanti, lଠsvolte per tanti difficili anni, quando i problemi che assillavano gli abitanti non erano certamente quelli paesaggistici o ambientali.

La diatriba ultimante sorta tra i politici varazzini, in verità  la discussione sul recupero di questa zona industriale degradata è iniziata da oltre un ventennio, ha creato, e continua a farlo, grosse difficoltà  a questo sodalizio spontaneo, sorto per cercare di sensibilizzare chi deve decidere, affinché tenga conto dei disagi che viviamo e delle esigenze che abbiamo noi abitanti del rione. Luogo che, nel frattempo, tra una discussione e l’altra, e dopo il trasferimento della stazione ferroviaria dal centro della città , è diventato fin troppo cementificato, in modo particolare nella zona a monte della strada ferrata, che taglia in due il quartiere e si inerpica sulla collina, verso le retrostanti frazioni di Castagnabuona e Cantalupo.

Da giorni sentiamo parlare che occorre fare in fretta a definire l’iter burocratico della pratica, per non rischiare il blocco dell’operazione in seguito alla nuova legge regionale, che impone obblighi e restrizioni a chi vuole costruire abitazioni e strutture ricettive. Come affermare che in Regione Liguria c’è gente che si diverte a complicare, e volutamente, la vita a chi cerca faticosamente di riqualificare una zona importante di Varazze, per consentire una migliore vivibilità , completare il rilancio dell’economia già  iniziato con l’apertura, ancora colpevolmente incompleta, del nuovo e moderno porto turistico.

Trascurando l’eterna polemica dei tetti verdi e della piscina non ottenuta (in cambio abbiamo avuto l’impianto fognario di scarico a mare d’emergenza), il moderno scalo varazzino, realizzato dal noto imprenditore Dott. Paolo Vitelli, oggi garantisce lavoro a tante maestranze ed operatori economici che, comprendiamo bene, eccome, fremono e premono per un immediato avvio dei lavori, “senza se e senza ma”.

Nessuno può negare che con la realizzazione del nuovo scalo turistico, anche l’attività  dei Cantieri Baglietto né ha beneficiato, in termini sia di produzione e sia d’immagine, destinate a moltiplicarsi ulteriormente quando il previsto restyling sarà  avviato e completato. Nutriamo da sempre, ad ogni modo, dubbi sulla scelta (o scommessa) fatta dai nostri Amministratori, di far convivere nello stesso sito due attività  d’eccellenza, una turistico alberghiero e l’altra di produzione di Yachts, anche se meno invasiva di quella effettuata in passato, essendo previsto a Varazze il rivestimento ed il riempimento degli scafi in alluminio, assemblati altrove, con le più moderne apparecchiature e strumenti hi-tech, che gli hanno valso il meritato successo in tutto il mondo.

Non basta sapere che le strutture si trovano prevalentemente in zona demaniale, e quindi con vincoli a protezione da eventuali future iniziative speculative, per giustificare la scelta. Un albergo di qualità  eccellente, com’è appunto un Hotel a 5 stelle, richiede tutta una serie di situazioni o “effetti collaterali” indispensabili alla sua esistenza, che noi siamo sicuri sono stati presi in considerazione ed attentamente valutati. Altrimenti non si tratterebbe più di una scommessa ma di una sicura promessa d’insuccesso; e questo non vogliamo assolutamente pensarlo, e lo diciamo chiaramente a quanti si sono rivolti a noi preoccupati. D’altronde sono decisioni prese da Politici di lungo corso ed esperti, e da imprenditori di successo. E noi chi siamo per dubitarne?

La questione che maggiormente ci mette in agitazione è questa frenetica escalation, di timori e preoccupazioni sul possibile blocco del recupero, di eventuali richiesta di danni, con tutti gli annessi e connessi, che non vogliamo proprio pensare, come suggeriscono alcuni, studiata ad arte per mortificare maggiormente, ammesso sia possibile, un mancato e sereno dibattito. Il dialogo con chi ha idee diverse e vorrebbe che alcune decisioni, adottate nel SUI approvato dalla maggioranza del Consiglio Comunale e che, prossimamente, sarà  oggetto di “travagliata” verifica consultiva, venissero modificate ed integrate, vorremmo avvenisse all’insegna di un normale confronto costruttivo.

Polemiche, fretta, blindatura di progetti d’ampio respiro, come appunto è il recupero del degradato sito produttivo, l’ammodernamento dei Cantieri Baglietto, il cambio di destinazione d’uso di aree demaniali che si affacciano direttamente sul mare, oppure artigianali che diventano residenziali, la sistemazione a costo zero del campo sportivo comunale, il concentramento di tutta una serie di attività  e servizi (Porto, Cantieri Baglietto, Cimitero, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, C.R.I., Avis, Stazione FS, Campo Sportivo, Supermercato d’alimentari, Parcheggi d’interscambio, congiungimento delle cosiddetta Aurelia Bis “interna” con l’Aurelia, Strade di collegamento con le retrostanti Frazioni), meriterebbero secondo il nostro modesto e forse, chissà , anche incompetente parere, d’essere accantonate, per fare posto ad una responsabile presa di coscienza: sedersi intorno al “tavolo della concordia”, per trovare la migliore e possibile convergenza, e dare corso al tanto auspicato recupero urbano.

In conclusione, ci sentiamo di tranquillizzare quanti seguono il nostro impegno; abbiamo sempre trasmesso messaggi chiari, preventivamente e seriamente analizzati, sempre attentamente valutati, mai finalizzati a proteggere o penalizzare, piuttosto indirizzati a risolvere ed a sensibilizzare. Se anche in quest’occasione il recupero del rione non dovesse concretizzarsi, la responsabilità  è vero che ricadrà  interamente sulle spalle, comunque capienti, dei nostri Amministratori e Politici tutti, ma le conseguenze negative saranno maggiormente a carico di chi qui abita ed esercita la propria attività .

Il Signor sindaco, nell’incontro avuto giovedଠ6 dicembre, con una rappresentanza del direttivo, ha confermato una condizionata disponibilità  ad apportare eventuali contenute modifiche al SUI, se ritenute necessarie ed ammissibili. Continueremo a seguire con determinata e fattiva attenzione l’evolversi della situazione, senza dare eccessivo credito alle numerose dicerie ed ai soliti luoghi comuni. Miriamo direttamente ai fatti, ad ottenere che le richieste presentate siano prese in considerazione e valutate per quello che realmente rappresentano.

Firmato: il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 09 Dic 2007 alle 18:35 ed è archiviato nelle categorie COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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