“˜Torna a Varazze, Giacobbe torna a Varazze’ – E figuriamoci un po’…! Ognuno si tenga i suoi.

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni
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Varazze, 29.07.2008.

da-vivendoinvadosplinder.jpegPonentevarazzinoNews

“˜Torna a Varazze,
Giacobbe torna a Varazze’
E figuriamoci un po’…!
Ognuno si tenga i suoi.

Su certe cose scherziamo pure, su altre è bene essere un pochino più cauti. Quando si tratta di spostare politici da un paese all’altro, non importa quali origini o natali possano vantare, occorre andarci con i classici “piedi di piombo”. Ci mancherebbe altro cari amici vadesi, la solidarietà  è una cosa, e quella ve l’abbiamo data in passato e certamente non la lesineremo in futuro, ma mandarci qui il vostro Signor Sindaco Carlo Giacobbe, questo proprio no, non possiamo accettarlo. Ognuno si tenga i politici suoi!

Parliamo invece di questa contestata piattaforma, che è stato deciso di fare, e tanto deve bastare. I referendum consultivi o le consultazioni popolari sembrano proprio pensate per complicare le cose semplici e mortificare sempre più l’impotente cittadino, assoggettato e sottomesso al potere democraticamente detenuto dai politici, che egli stesso ha eletto.

Quanto si è consumato a Vado, sotto gli occhi di tutti, merita attenzione e approfondita analisi; non lasciamo che scorra nelle nostre menti e attraversi gli animi come una folata di vento mattutino.

Oggi abbiamo lasciato i vadesi soli, e domani “¦?

Vado presenta oggi valori d’inquinamento elevati, in modo particolare da quelle polveri cosiddette sottili, difficili da misurare e pertanto non considerate nelle valutazioni ufficiali.

Dopo la realizzazione della piattaforma appena approvata, e se non saranno presi provvedimenti, la popolazione locale e quella dei centri vicini, circa 30 o 40 Km a seconda dei venti e della conformazione del territorio, non subirà  solo l’effetto trasformazione paesaggio, ma dovrà  fare i conti con le emissioni inquinanti, proprio le famigerate polveri sottili, di centinaia e centinaia di camion, che ogni giorno attraverseranno il territorio.

Conviene restare vigili e non preoccuparsi di fare torto o “pestare i piedi a quelli che contano”; degli errori del passato è lastricata l’intera costa ligure.

Per approfondire segnaliamo il blog: Vado Ligure, Savona e le magagne

Cosଠè partito democratico?

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Riportiamo due articoli sull’argomento tratti da “Il Secolo XIX”, uno del giorno prima e l’altro di quello dopo la decisione presa a maggioranza dal C.C. di Vado, affinché ognuno di noi possa sapere, cercare di capire e ricordare.

Da “Il Secolo XIX“ – Maersk, sଠfra i fischi – 29 luglio 2008 – di Gianluigi Cancelli

“Striscioni, slogan scanditi e ritmati con i fischietti e le trombe, una lunga serie di insulti indirizzati al sindaco Carlo Giacobbe e soprattutto al suo predecessore Roberto Peluffo.

Sembrava di essere nella curva di uno stadio calcistico ieri pomeriggio in via Alla Costa a Vado dove oltre duecento persone si sono riunite per contestare la riunione del consiglio comunale che ha dato il via all’operazione che porterà  alla realizzazione della piattaforma Maersk. Un progetto che la gente di Vado contesta da tempo per l’elevato impatto ambientale.

Incuranti del sole battente e della temperatura certamente superiore ai trenta gradi, i contestatori sono rimasti davanti all’edificio dove era riunito il consiglio comunale per l’intero pomeriggio, bloccando a tratti con improvvisati sit-in il transito dei veicoli lungo via Alla Costa. Con alcuni momenti in cui la tensione è salita alle stelle, in particolar modo quando sono arrivati e poi quando sono usciti dalla palazzina nella quale si riunisce il consiglio comunale il sindaco Giacobbe e i componenti della sua giunta. Il servizio di sicurezza disposto dalla questura ha però impedito che la contestazione da verbale potesse degenerare in qualche episodio più grave.

I circa duecento contestatori del progetto Maersk (il dato è stato confermato in serata dalla questura) si sono ritrovati in via Alla Costa, davanti alla palazzina all’interno della quale è solito riunirsi il consiglio comunale di Vado e che ieri era stata letteralmente “blindata” dalle forze dell’ordine, una buona mezz’ora prima della riunione, fissata per le quindici. Armati di fischietti, trombe di quelle da stadio calcistico, e pinocchi in legno, i contestatori hanno affisso sui muri e sulle ringhiere un gran numero di striscioni con i quali ribadivano i motivi del loro “no” al progetto Maersk.

La contestazione vera e propria è cominciata quando mancavano una decina di minuti alle 15 e davanti alla palazzina nella quale si è svolta la riunione del consiglio, insolitamente a numero di pubblico chiuso per motivi di ordine pubblico, sono giunti il sindaco Carlo Giacobbe e i componenti della sua giunta.

All’indirizzo degli amministratori si sono levati fischi, ma anche numerosi slogan quali “vergognatevi”, “buffoni”, “venduti” e rivolto al primo cittadino “torna a Varazze, Giacobbe torna a Varazze”. Scortati dalle forze dell’ordine, erano presenti il questore Giovanni Trimarchi, il vicario Roberto Di Guida e il dirigente della Digos Michele Lupi, gli amministratori sono entrati nella palazzina che ospita l’aula del consiglio comunale.

All’esterno, però, la contestazione è proseguita per l’intera durata della riunione. Con attimi di tensione all’arrivo dell’ex sindaco Roberto Peluffo al quale uno dei contestatori ha porto un fischietto invitandolo ad unirsi a loro. «Hai sempre detto di essere contrario alla piattaforma – gli ha urlato Corrado Calcagno – adesso dimostralo unendoti a noi». L’ex sindaco di Vado ha cercato di fornire spiegazioni, «Ho cercato di ridimensionare il progetto originario e credo di esserci riuscito» ha detto Peluffo, poi è entrato nella palazzina.

«Se oggi siamo qui a contestare – ha invece spiegato Enrico Filippi, vadese di 70 anni – è anche perché sette anni fa fu proprio lo stesso Peluffo a girare i circoli e le società  cittadine chiedendo alla gente di protestare contro il progetto della piattaforma. Poi ha cambiato idea». «La cosa che più ci ha dato fastidio – sostiene Marco Pace – è l’atteggiamento tenuto dal sindaco e dalla giunta su una questione cosଠimportante per il futuro di Vado. La decisione la stanno prendendo in una riunione di consiglio quasi a porte chiuse. àˆ una cosa vergognosa». Annamaria Caviglia lamenta invece la mancanza di una ambulanza. «Se qualcuno si sente male succede un dramma».

Tutto è invece andato nel migliore dei modi. Nonostante la contestazione sia durata sino alla fine della riunione del consiglio.

Commenti inseriti dai lettori
29/07/2008 – Marco
Non si tratta di dover dire sempre no per partito preso, o di rifiutare ogni occasione di sviluppo.
E’ solo questione di buon senso, la Liguria non è né Portogruaro né Mestre, dove il mare s’incontra ad una sterminata pianura di campi…. guardate un po’ queste due immagini e, chi mi parla tanto di lavoro e occupazione o di sviluppo… mi dica se crede che con delle navi da 400 metri di lunghezza crede ancora che i bar, i ristoranti e gli alberghi della zona possano resistere….

29/07/2008 – Lorenzo, Genova
Andrea, il Suo qualunquismo non porta da nessuna parte se non all’accettazione dell’esistente e d’ogni imposizione più o meno autoritaria. E questo è proprio uno di questi ultimi casi: al referendum la gente ha detto NO, ma un consiglio blindato e a porte chiuse decide poi ugualmente per il SI’, ad esclusivo vantaggio dei padroni (i quali con la scusa dei posti di lavoro a Vado volevano licenziare a Genova…che filantropi, che benefattori, eh?!). Allora…che si è votato a fare? Democrazia? Puah! Prima ancora di entrare nel merito (sà¬/no alla piattaforma), è il metodo a non essere accettabile: una vera presa in giro nei confronti dei cittadini. Non resta che fare come in Val di Susa o a Vicenza: non mollare!

29/07/2008 12:34Andrea
Tutto quanti vorremmo vivere in un bel giardino, con una baby-pensione statale …
29/07/2008 11:55 Mario, vado ligure
non ho parole!!! grazie a tutta la giunta di sx a vado siamo circondati da discariche, carbone, fabbriche pericolose, e adesso ci sarà  una piattaforma per super navi di container e tanta sporcizia in più!

29/07/2008 – Peter
Peccato che la nostra bella Liguria venga deturpata cosà¬! E poi parlano tanto di morte del turismo! Ma in Regione pensano solo a….andare contromano?

29/07/2008 – Marco
La liguria cosଠè ufficialmente morta sepolta, schiava di poche grandi multinazionali che usurpano il territorio a danno dei pochi ormai residenti rimasti.

29/07/2008 – Giorgio, Quiliano
Vorrei chiedere a quelli che urlavano a Giacobbe tornatene a Varazze per chi hanno votato,ma conosco già  la risposta. Perché quelli come me che non lo voterebbero mai non vanno a urlarglielo. Troppo facile urlare con la bocca, dovevate far urlare la matita ma siete ancora in tempo,la prossima volta.

29/07/2008 10:19Marco
Usurpazione del volere popolare per costruire una cosa inutile che non sarà  collegata con la ferrovia…
Una società  che licenzia persone a Genova e fa i riempimenti a Vado.. A chi giova tutto ciò…?

29/07/2008 08:43silvia, Genova
Che schifo!! abbiamo già  Voltri che potrebbe benissimo servire la maersk ma preferiamo gettare una bella piattaforma di cemento su spiagge e litorale…tra poco noi liguri per andare al mare faremo come i milanesi, anzi, penso che l’idroscalo abbia già  più servizi delle ns spiagge..ma dove sono i verdi e i rossi che hanno come cavallo di battaglia l’ecologia ?!?!!?!?”

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Da “Il Secolo XIX“ – Maersk, consiglio comunale a numero chiuso
28 luglio 2008 di Giovanni Vaccaro

“Sarà  limitato ai 48 posti a sedere l’accesso del pubblico al consiglio comunale in programma oggi a Vado, in cui verrà  discusso e messo ai voti l’accordo di programma per l’ampliamento portuale da presentare a Provincia, Regione e Autorità  portuale.

Il sindaco Carlo Giacobbe, seguendo le indicazioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, ha deciso che alla seduta potranno assistere dal vivo solo le persone che troveranno posto a sedere nell’aula di via Alla Costa.

Il resto del pubblico potrà  seguirlo dall’esterno, poiché gli interventi dei consiglieri saranno diffusi anche fuori dall’aula tramite un impianto audio. Inoltre il consiglio sarà  ripreso in video e reso disponibile sul sito internet del Comune. «Non verrà  effettuato filtro all’ingresso del pubblico per garantire che non ci saranno discriminazioni – spiega il sindaco – quindi i “dissenzienti” non saranno lasciati fuori». Il compito di garantire l’ordine è come sempre affidato a polizia municipale e carabinieri: una volta che la capienza dell’aula sarà  al limite, non sarà  più consentito l’ingresso.

Intanto i gruppi di opposizione Vivere Vado, Movimento firme e Gruppo misto (rappresentati in consiglio da Franca Guelfi, Enrico Illarcio e Attilio Caviglia) hanno chiamato a raccolta tutti coloro che si oppongono al progetto della piattaforma, perché partecipino al consiglio: «Nella difesa accorata di una Vado in cui crediamo e per cui ci battiamo, alcuni gesti di critica alle scelte di questa Amministrazione sono stati in passato definiti intolleranti.

Ma noi crediamo che sia doveroso, soprattutto oggi, dare ai nostri concittadini incoraggiamento ad esprimere dissenso, attraverso comportamenti che ci piace definire di “intolleranza liberatrice”, perché volti a rivendicare il diritto a quella libertà  di scelta che oggi è preclusa a Vado». Nell’ultima assemblea gli oppositori hanno puntato il dito contro la scelta di portare rapidamente in consiglio l’accordo di programma. «Moltissime persone – commentano i consiglieri Caviglia, Guelfi e Illarcio – esprimono dissenso verso una decisione che il sindaco e altri nove consiglieri stanno per prendere.

Abbiamo rilevato un’estrema scarsità  di dati e documentazione sugli studi di impatto ambientale. Riteniamo un fatto gravissimo che dieci persone, di cui tre neppure votate dagli elettori, vogliano continuare a decidere per ottomila vadesi senza consultarli».

Anche la Lega Nord si mobilita: dalle 15 alle 18 effettuerà  un presidio con volantinaggio per il “no” a quello che definiscono “il disastro per Vado”.

28/07/2008 – Marco
Contano più 8.000 mussulmani a Genova (su 630.000 persone) che 8.000 Vadesi a Vado (su 8.000 abitanti).

Come siamo finiti in basso.”

Firmato: il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 30 Lug 2008 alle 06:18 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

3 commenti

 1 

Da “La Stampa” – VARAZZE ELEZIONI AMMINISTRATIVE – Giacobbe sindaco?

A Varazze la campagna elettorale per le amministrative 2009 è già partita. Tanti i nomi che emergono per la successione dell’attuale sindaco Antonio Ghigliazza, per ora tutti nelle fila del centrosinistra. Tra questi, anche quello di Carlo Giacobbe, attuale primo cittadino di Vado Ligure ma originario di Varazze. Se finora nessuno si è espresso sulle «nomination», dagli assessori in carica Giovanni Baglietto (IdV) a Alessandro Bozzano (Ps) e Giovanni Busso (ex Ds) oltre allo stesso Ghigliazza, su Giacobbe si fa sentire il Comitato del Ponente varazzino.

«Quando si tratta di spostare politici da un Comune all’altro, occorre molta attenzione», si legge nel sito internet del movimento civico. «La solidarietà ai vadesi è una cosa: quella l’abbiamo data in passato e sarà così anche in futuro. Ma mandarci il loro sindaco, questo proprio no, non possiamo accettarlo», spiegano dal direttivo, aggiungendo un passaggio tecnico sulle possibili conseguenze ambientali che la futura piattaforma marittima della Maersk potrebbe provocare a largo raggio.

01 Ago 2008 alle 18:58
 2 

Da “savonanews” – Piattaforma Maersk,per l’opposizione pericoli per l’ambiente

E’ finita nove a cinque la difficile partita in consiglio comunale per l’approvazione dell’accordo di programma sul progetto della piattaforma Maersk che secondo le opposizioni provoca anche seri pericoli per l’ambiente. La maggioranza del sindaco Giacobbe ha prevalso varando di fatto la piattaforma dopo una convulsa convocazione di consiglio durata quattro ore e mezza sotto l’assedio dei contestatori che dall’esterno della sede del parlamentino di via Alla Costa hanno inveito nei confronti della giunta e hanno mostrato vari striscioni di protesta. L’opposizione ha denunciato il colpo di mano e la mancanza di democrazia della maggioranza che ha imposto la limitazione delle persone in sala, sole 48, per motivi di oprdine pubblico. Annunciate iniziative di carattere legale e amministrativo.f.r.- Venerdì 01 Agosto 2008

01 Ago 2008 alle 20:04
 3 

Da “La Stampa” – Varazze – Il Pd: «Giacobbe lavora bene a Vado non è candidato»

Nel toto candidati del centrosinistra per Varazze, era spuntato anche Carlo Giacobbe, oggi primo cittadino di Vado. L’ipotesi era stata criticata dal Comitato civico del Ponente varazzino.

Sul caso è intervenuto il direttivo cittadino del Pd: «E’ il momento di fare scelte programmatiche innovative e coraggiose per il futuro amministrativo di Varazze, cercando il massimo della condivisione. Lanciare candidature a caso, di sindaci di altre città che stanno già facendo più che bene il loro lavoro come Giacobbe, pare un esercizio poco serio e poco rispettoso nei confronti degli interessati e degli abitanti.

03 Ago 2008 alle 09:25

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