Modificato il piano energetico ambientale della Regione Liguria

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Varazze, 07.02.2009.

Foto d'archivio - Impianto eolicoPonentevarazzinoNews

Modificato il
piano energetico ambientale
della Regione Liguria

Pubblichiamo il comunicato stampa del Consigliere regionale dei moderati per il Pdl, Dott. Matteo Marcenaro, riguardante l’approvazione delle modifiche al piano energetico ambientale della Liguria, con la segnalazione di alcuni link per chi vuole approfondire l’argomento.

comunicato stampa

“Genova, 3 Febbraio 2009 – Questa mattina il consiglio regionale ha approvato il piano energetico ambientale regionale.

Grazie alla collaborazione della minoranza si e’ riusciti a migliorare in maniera significativa l’originaria impostazione del documento approvato dalla giunta nel giugno scorso. Ricordiamo infatti che la prima versione del provvedimento era fortemente penalizzante rispetto alla possibilità  di incrementare le installazioni di impianti eolici nella nostra regione. in quel provvedimento, infatti, si riteneva eccessiva la potenza prodotta dagli impianti installati o in fase di installazione, addirittura si lasciava trasparire tra le righe che nuove installazioni avrebbero trovato la loro unica ragion d’essere nel desiderio di alcuni comuni di accrescere i propri introiti.

Altro paradosso della prima delibera era il fatto di individuare unicamente 16 siti nei quali consentire installazioni di impianti per la produzione di energia eolica, siti che per di più’ si sono rivelati in almeno metà  dei casi non idonei, a quanto detto si aggiunga che era consentita la realizzazione di un unico impianto per ogni comune. Va da se, per quanto sopra esposto, che la possibilità  di incrementare la quota di energia eolica in regione Liguria sarebbe stata veramente esigua. Questo atteggiamento e’ veramente singolare per gli esponenti di una parte politica che non resiste a spellarsi le mani in applausi ogni volta che il neo presidente Obama parla della necessità  di investire nell’energia rinnovabile, forse burlando riteneva che con 16 pale eoliche in tutta la regione avrebbe risolto il problema energetico.

Grazie all’impegno di tutta la minoranza e di alcune associazioni maggiormente avvedute si e’ riusciti a migliorare almeno parzialmente quel provvedimento. sono infatti spariti i 16 siti ritenuti idonei sostituiti dall’individuazione delle aree nelle quali non e’ consentita l’installazione di nuovi impianti, e’ scomparsa la limitazione ad un unico impianto per comune ed e’ stata incrementato il limite di energia producibile con impianti eolici a 120 megawatt.

Ci auguriamo che queste linee trovino applicazione, la più ampia possibile, al fine di favorire un effettivo ampliamento della quota di energia pulita prodotta nella nostra regione. Dispiace invece riscontrare che, in un sussulto di massimalismo integralista, questa maggioranza abbia rigettato un emendamento del sottoscritto teso a chiarire in maniera univoca che agli impianti eolici non si applicano le distanze minime previste per gli altri edifici della legge n° 157/92. Non vorremmo che questa mancanza di chiarezza producesse effetti negativi sull’esercizio dell’attività  venatoria istituendo di fatto piccole oasi di diversi centinaia di metri di diametro intorno ad ogni impianto. Matteo Marcenaro.”

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Da “ASCA“ del 03.02.2009 ““ Liguria – Consiglio approva aggiornamento piano energetico ambientale

Con 25 voti a favore (centrosinistra), un contrario Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria-Padania) e 6 astenuti (Pdl) e’ stato approvato l’aggiornamento degli obiettivi del Piano energetico ambientale regionale ligure (Pearl) che era stato varato dal Consiglio regionale della Liguria nel 2003.

L’aggiornamento del piano, individua gli obiettivi strategici di sviluppo dello sfruttamento delle risorse energetiche rinnovabili e per quanto concerne lo sfruttamento dell’energia eolica in Liguria, prevede la possibilità  di installare impianti in tutto il territorio aumentando la potenza installata da 8 (previsti nel vecchio piano, ma già  superati di fatto) a 120MW. Nel medio termine si prevede il raggiungimento di 25,7 MW di potenza installata contro i 16 già  funzionanti. Nell’allegato si individuano i siti dove sarà  possibile realizzare gli impianti.

Previsti finanziamenti regionali per agevolare le installazione e il divieto all’installazione delle pale eoliche nelle zone di particolare pregio paesaggistico, storico, ambientale e nelle rotte di passaggio della fauna migratoria. Saranno agevolate le installazioni nelle aree portuali anche turistiche soprattutto con la finalità  di alimentare le navi che sostano nei porti. Respinto ordine del giorno di Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria-Padania) che chiedeva di stabilire il divieto di installare pale eoliche in un corridoio ampio 4 chilometri rispetto alle rotte migratorie: si deciderà  in misura maggiore o minore caso per caso. (Asca).

Per approfondire:

Da “Sinistra Europea“ – La Regione Liguria propone una modifica al piano energetico regionale concernente lo sviluppo dell’eolico.

Legambiente Liguria onlus: è troppo restrittiva, il rischio è quello di non dare affatto sviluppo a questa fonte di energia rinnovabile. La Regione Liguria, tramite una delibera della giunta regionale del 19 Giugno 2008, intende regolamentare la diffusione dell’eolico.

La proposta dovrà  essere approvata dal Consiglio Regionale per diventare effettivamente una variazione al Piano Energetico Ambientale della Regione Liguria (PEARL). Ad una lettura dell’introduzione della delibera, sembrerebbero da condividere i presupposti che hanno generato il provvedimento: identificare i siti della Regione dove poter realizzare, senza incappare in problematiche di carattere ambientale, naturalistico e paesaggistico, le centrali eoliche. Peccato che ad una lettura completa del provvedimento, non sfugga la sensazione che si realizzi esattamente l’opposto di quanto enunciato.

I siti individuati come “idonei” sono relativi solo a circa 40 comuni sui 236 che compongono la nostra regione – rileva Stefano Sarti, Presidente di Legambiente Liguria Onlus – non si inseriscono nei siti idonei alcuni comuni che già  ospitano centrali eoliche e questo è curioso perché se sussistono emergenze ambientali, naturalistiche e/o paesaggistiche allora non dovevano essere autorizzati neanche quegli impianti, si sancisce il principio un solo sito, un solo comune, un solo impianto, anche questo privo di legittimità  tecnico-scientifica . [Continua … ]

enerweb.casaccia.enea.it

– interreg-enplan.org

Il direttivo.

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Questo articolo è stato pubblicato il 07 Feb 2009 alle 20:58 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, Attualità, FONTI DI ENERGIA, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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