Siamo Gente Giovane e Comune, che lavora Per Varazze, quella Che Vogliamo

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Varazze, 12 giugno 2009.

PonentevarazzinoNews

Siamo Gente Giovane e Comune, che lavora
Per Varazze, quella Che Vogliamo

Palazzo Comunale della città  di VarazzeL’intervista all’Avvocato Alessandro Bozzano, candidato sindaco nella lista “Per Varazze”, pubblicata dal Secolo XIX edizione di Savona di mercoledì 10 giugno, ha suscitato la piccata reazione di tanti nostri concittadini e sostenitori; i quali si sono sentiti offesi, in parte per la poca considerazione loro riservata, ed in parte perché proprio non concordano con l’analisi post voto fatta e, non si riconoscono tra i “vecchi conservatori”.

Decisamente arrabbiati, alcuni, con l’esperto politico e vicesindaco uscente, che avrebbe dovuto essere meglio preparato ed attrezzato di altri a metabolizzare il risultato elettorale. Così non è stato, e ci dispiace molto.

Il nostro auspicio, quello di “Gente Giovane e Comune, che lavora Per Varazze, quella Che Vogliamo”, è di poter assistere a futuri confronti, nei luoghi istituzionalmente predisposti, necessari ed indispensabili, portati con serena convinzione e, soprattutto, nel rispetto dei ruoli e della persona.

Da “Il Secolo XIX” di mercoledì 10 giugno 2009:

«Delfino rappresenta il vecchio, temo per il futuro della città» Intervista a Bozzano – L’ex sindaco spezza una lancia in favore degli alleati Pd: hanno fatto il possibile. E assicura: non mi dimetto, resto in consiglio.

Alessandro Bozzano, 42 anni, avvocato e candidato di “Per Varazze”, non si ritiene il “grande sconfitto” anche se l’associazione alla quale ha aderito, creatura del tre volte sindaco Giovanni Busso, che ieri è stato irraggiungibile per tutta la giornata, è arrivata seconda, fallendo l’obiettivo che si era prefissa, quello cioè di affondare la corazzata del centro destra e del centro.

Bozzano fa la sua, pacata e ponderata, analisi del voto che dopo 15 anni ha riportato un ex Dc, Giovanni “Johnny” Delfino, e il centro destra al governo della città, che con i suoi quasi 13mila elettori era la maggiore in provincia chiamata a rinnovare il consiglio.

«Abbiamo affrontato un autentico “Tsunami” politico-esordisce Bozzano – che anche nel savonese non ha risparmiato centri storicamente di sinistra, come Vado e Carcare.

Figuriamoci Varazze, da sempre politicamente di fede centro-destrorsa. Ritengo che la lista trasversale che ho guidato abbia ottenuto un risultato comunque positivo. Busso non ha sbagliato quando ha scelto di fondare un movimento che non ha nulla da spartire con la politica tradizionale e che guarda al progresso.

Ha rivolto un appello alla società civile, che evidentemente non lo ha accolto. Se al mio posto fosse stato candidato il presidente della Repubblica, la persona più degna d’Italia, avrebbe perso».

«La gente – continua Bozzano – ha votato il simbolo di moda, solo quello, spinta da un’onda che mi auguro stia per infrangersi sulla spiaggia.

Se Pdl e accoliti avessero proposto come sindaco un qualsiasi altro elemento, quello avrebbe vinto, come ha fatto Giovanni Delfino, che rappresenta il “vecchio”, la stagnazione.

Temiamo per il futuro della città, per quella parte che attendeva un drastico ricambio generazionale. Rispetto comunque il voto dei varazzini, e spero che non si debbano pentire della loro scelta a favore di una coalizione conservatrice, per ammissione pubblica dello stesso neo sindaco».

Dopo le tensioni della campagna elettorale ora lo scontro si sposta sui banchi del consiglio. Angelo Ragazzoni.

Il direttivo.

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Questo articolo è stato pubblicato il 12 Giu 2009 alle 16:09 ed è archiviato nelle categorie Attualità, COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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