I verdi contro nuove autostrade in Liguria

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Varazze, 31.07.2009.

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I verdi contro nuove autostrade in Liguria

carlo-vasconi-08.jpgCarlo Vasconi: investire su interventi di ammodernamento della rete stradale e ferroviaria.

Nel corso del Consiglio regionale della Liguria di questa mattina i consiglieri dei Verdi, Carlo Vasconi e Cristina Morelli, hanno votato contro il Disegno di Legge presentato della Giunta regionale sulla promozione di autostrade di interesse regionale.

Il consigliere e Presidente della VI Commissione “Ambiente e Territorio” Carlo Vasconi ha esposto in aula, quale relatore di minoranza, le profonde  motivazioni che hanno portato alla scelta di opporsi a testo di legge, e dichiara: “Questa legge, al di là delle buone intenzioni di facciata, contiene aspetti di difficile o impossibile applicazione, e comunque  saranno di vera e propria minaccia per l’integrità del territorio e dell’ambiente ligure.
 
In realtà questa legge pare studiata specificatamente per la realizzazione una sola opera: il nodo autostradale Albenga-Predosa. Come rappresentante del Gruppo Verdi ritengo che questa opera rappresenti solamente una grande speculazione la cui realizzazione comporterebbe la distruzione di vallate che interessano i comuni di Bardineto, Calizzano, Murialdo e vari Siti di Interesse Comunitario.

Pensiamo che il progetto quando sarà presentato, ad oggi esiste solamente uno studio di fattibilità, non potrà scontare una Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) positive.

Vogliamo sottolineare – prosegue Carlo Vasconi – che la costruzione delle gallerie taglierà molte vie d’acqua e la sua qualità risentirà dell’inquinamento atmosferico, così come la qualità dell’aria che sarà pesantemente gravata dai tubi di scappamento di 12.000 mezzi con grave danno alla salute di tutti gli abitanti della zona, inoltre questa autostrada servirà solo per vendere le seconde case della costa e favorire la cementificazione della riviera di ponente e a togliere traffico pesante dall’autostrada litoranea in previsione dei flussi derivanti dalla piattaforma Maersk che sarà progettata a Porto Vado.

Come Verdi riteniamo che con una piccola parte dei costi ipotizzati si potrebbe ammodernare tutta la rete viaria del territorio e rilanciare il trasporto merci e passeggeri con una linea ferroviaria Albenga-Garessio.”

Inoltre proponiamo e sosteniamo – conclude Carlo Vasconi – l’ammodernamento della strada provinciale Albenga-Garessio-Ceva, il tunnel di Capo Noli, mentre la “variante di Vispa” va verso la giusta direzione di interventi limitati, meno impattanti sul territorio ma ugualmente utili anche ad aiutare lo sviluppo turistico della nostra regione che dovrebbe puntare sulla qualità e non sulla quantità”. 

Per approfondire:

Da “Il Vostro Giornale”  del 31.07.2009 – Albenga-Predosa, Vaccarezza: “Partire con iter per tracciato”

Provincia. “E’ una delle opere prioritarie del nostro programma, lo abbiamo detto in campagna elettorale e lo sosterremo nel nostro mandato. Come Provincia convocheremo gli incontri con i comuni e gli enti interessati per procedere con l’iter di realizzazione, valutando le varie possibilità di tracciato. Sulla bretella di collegamento tra Albenga e Predosa c’è il pieno sostegno anche del Governo”. Sono le dichiarazioni del presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza sull’autostrada Albenga-Val Bormida-Predosa, inserita tra le priorità della nuova legge sulle autostrade liguri varata dalla Regione.

Il numero uno di Palazzo Nervi assicura massimo sforzo istituzionale per appaltare il prima possibile l’opera, tuttavia non rinuncia alla polemica politica: “La Provincia di Savona e lo stesso Governo non hanno problemi come la Regione di assecondare o mediare i diktat imposti dai Verdi e da altri gruppi, contrari per ideologia ad una infrastruttura fondamentale per il ponente savonese e la Liguria, non solo dal punto di vista di mobilità viaria, ma anche sotto l’aspetto economico e turistico”.

Videointervista all’assessore Ruggeri di IVG WebTV del 31.07.2009: Al via le autostrade regionali: prima la Albenga-Predosa

Con la legge sulle autostrade regionali, la Liguria potrà appaltare e dare in concessione le nuove arterie. La prima ad essere cantierata sarà la Albenga-Predosa

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Da “Savonanews” del 31.07.2009 – Savona: Giampietro Filippi interviene su Albenga-Predosa

“E così ora, a proposito dell’ipotetica autostrada Albenga-Millesimo- Predosa, egli non spiega analiticamente perché è utile, nè perchè, come, quando e con quali finanziamenti potrà realizzarsi. Esordisce immediatamente con accuse, agli oppositori, di ideologismo, senza accorgersi che, in tal modo, mostra unicamente la sua debolezza. Quando infatti non si sa come obiettare ad un interlocutore, lo si taccia di ideologismo ed il gioco è fatto. Ma questo atteggiamento è solo indice di poca dimestichezza con il problema.

Fin dal giorno del suo insediamento Vaccarezza non ha perso tempo con i suoi slogan di stile berlusconiano: meglio partire subito all’attacco e tacciare di “comunista” o di “oppositore per partito preso” chiunque non la pensi come lui.

Al di là delle facezie di Angelo, desidero porre qui una problematica cui non mi pare si pensi spesso: infatti non escludo a priori la realizzazione dell’infrastruttura, ma credo che essa, prescindendo dalle convenienze degli imprenditori che la ricercano e dalla vanagloria dei politici che se ne adornano, vada seriamente ed approfonditamente subordinata all’esito, tra le tante, di una verifica essenziale.

Quale cioè potrà essere il suo impatto in profondità sul territorio, tenuto conto del prevalente sviluppo in galleria, quanto meno fino a che non abbia superato la dorsale ligure-padana. Va detto infatti che, dai margini della piana di Albenga, fino, quanto meno, all’altezza di Bardineto, le formazioni rocciose presenti sono rocce carbonatiche, cioè calcari o simili, quelle rocce all’interno delle quali si è sviluppato spesso e diffusamente il cosiddetto “fenomeno carsico”.

E’ quel fenomeno naturale per cui acque acidulate penetrano nella roccia, ne sciolgono i carbonati e generano il formarsi in profondità di caverne, gallerie, condotti, cavità diverse, in continuità tra di loro e che, molto frequentemente, sono notevolissimi serbatoi di acque. E queste, secondo percorsi assolutamente imprevedibili, giungono spesso sul fondo delle piane costiere, alimentando le falde da cui attingono i pozzi degli acquedotti; la piana di Albenga e quella di Pietra Ligure ne sono un esempio.

Scompaginare queste falde significa rischiare di mettere in crisi i rifornimenti idrici sulla costa; Ceriale, ad es. vive essenzialmente di apporti di acque carsiche: quando sarà realizzato lo spostamento a monte della ferrovia, ci saranno grossi pericoli che alcune sorgenti che riforniscono l’acquedotto della cittadina si inaridiscano per deviazione dei flussi profondi. Oppure, se si vuole, le gallerie ferroviarie della nuova linea tra Spotorno e Finale hanno a suo tempo completamente drenato l’altopiano della Manie. E’ noto poi che la gran parte dei comuni della costa vivono essenzialmente di economia turistica, ma allora mi domando: possibile che Vaccarezza, che gli amministratori comunali della riviera, il cui unico obiettivo pare sia quello di esasperare la politica delle seconde case (vedi la reazione violenta alla recente variante regionale al PTCP), di ammucchiare ancor più gente lungo la costa, in un concetto barbaro ed irresponsabile di turismo, non si rendano conto che tutta la gente già oggi presente d’estate e quella che, forse, con la nuova autostrada, potrà arrivare, ha ed avrà bisogno di acqua?

Possibile che con tanta faciloneria ed irresponsabilità diano già quasi per scontata la costruzione della nuova infrastruttura autostradale, senza minimamente porsi il problema di che cosa ci sia in profondità, là dove passeranno le gallerie e di quale potrà essere il loro effetto? O anche la mia è ideologia? Si dicono “uomini del territorio”, si dicono “amministratori di territori”, ma del Territorio, quello su cui l’uomo vive e da cui trae risorse, ne sanno ben poco e non esitano a distruggere il suo aspetto esterno e le ricchezze che esso custodisce nel suo grembo”. r.c.  
 
Il direttivo.

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Questo articolo è stato pubblicato il 31 Lug 2009 alle 16:13 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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