Il cdr non é materia prima, ma rifiuto

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Varazze, 12.09.2009.

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ma rifiuto

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa, inviatoci dall’ufficio stampa d’Italia dei Diritti; tratta un argomento di pressante attualità e che abbiamo deciso di trattare nei nostri incontri a tema: corretta gestione dei rifiuti.

COMUNICATO STAMPA

Smaltimento cdr nella centrale spezzina dell’Enel, il no assoluto dell’Italia dei Diritti. Maurizio Ferraioli, responsabile ligure del movimento: “La salute pubblica è un bene prezioso. Saremo sempre dalla parte dei cittadini”.

“Il no tassativo all’idea di bruciare combustibile da rifiuti nella centrale termoelettrica dell’Enel è il modo più diretto per ribadire la nostra posizione che rimane sempre e comunque al fianco dei cittadini”. Con queste parole Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, commenta la possibilità, peraltro già bocciata da associazioni ambientaliste, da alcuni partiti politici e oggi dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia della Spezia, di incenerire il cdr prodotto sul territorio spezzino nell’impianto di Villagrande.

“Un politico- aggiunge Ferraioli – che propone una indicazione di tale tipo non può pensare di portarla avanti fino alla fine, mettendo in pratica una decisione che, secondo studi internazionali non di parte sull’argomento, provoca inevitabilmente dei danni alla salute pubblica.

Nel caso specifico, il risparmio economico del momento, attraverso lo smaltimento dei rifiuti nella centrale dell’Enel, graverebbe in secondo tempo in modo oneroso sulle casse dello Stato oltre che sullo stato di salute dei cittadini.

In effetti l’inquinamento, già di per sé molto presente nella zona, sarebbe, attraverso l’audace operazione, sicuramente accresciuto e a farne le spese non sarebbero altro che i residenti, vittime di tumori, malattie respiratorie e quant’altro”.

Ribadendo l’eventualità di implicazioni politiche nella vicenda, il responsabile ligure del movimento presieduto da Antonello De Pierro, dice: “Sono rimasto fortemente esterrefatto quando, qualche tempo fa, il presidente della provincia della Spezia in un convegno sul tema tenutosi a Villa Marigola ha invitato solo rappresentanti di società e persone singole che avrebbero avuto un interesse economico in seguito alla messa in atto dell’iniziativa, escludendo, invece, coloro che avrebbero potuto creare un dibattito intorno alla proposta”.

Sull’argomento, che tocca uno degli annosi problemi ambientali degli ultimi tempi, il movimento Italia dei Diritti ha attivato anche il responsabile per la Sanità Manlio Caporale il quale, dopo aver posto l’accento sulla necessità di realizzare siti idonei per lo smaltimento dei rifiuti, ha dichiarato: “Il pericolo di contaminazione e quindi il rischio di intaccare la salute dei cittadini si manifesta qualora tutte le regole da applicare in queste operazioni non vengono rispettate in modo rigido”.  “Tuttavia – ha aggiunto – il compromesso economico e normativo che sorge in tali casi deve essere annullato dalla certezza che non ci sia una lesione reale della salute pubblica, bene non risarcibile in nessuna modalità”.

Ufficio Stampa Italia dei Diritti

Per approfondire:

Cisl La Spezia: “L’UE condanna l’Italia, il cdr non é materia prima, ma rifiuto”

CDR: i perché dei nostri no, la sensatezza del nostro si.

Precedente post sull’argomento:

L’impianto spezzino per produrre CDR di qualità

Il direttivo.
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Questo articolo è stato pubblicato il 12 Set 2009 alle 22:07 ed è archiviato nelle categorie - Rifiuti: gestione e trattamento, Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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