Varazze: Gli assessori varazzini ufficializzano alcune varianti al progetto di recupero urbano del retroporto

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Varazze, 17.10.2009.

PonentevarazzinoNews

Gli assessori varazzini ufficializzano alcune varianti al progetto di recupero urbano del retroporto 

varazze-ingresso-da-ponente-30409La riqualificazione del retroporto, come ormai sanno una buona parte dei nostri concittadini, almeno quelli più sensibili e attenti a quello che li circonda, ci vede impegnati nella capillare distribuzione di migliaia di volantini informativi, con i quali intendiamo portare a conoscenza del maggior numero di persone, il problema costituito dal disagio alla mobilità veicolare e pedonale, esistente nella zona interessata dal progetto di recupero urbano, che l’attuale Giunta Comunale, continuando il lavoro della precedente, non ha ancora affrontato e risolto, come da noi richiesto, ma anche suggerito dai competenti organismi regionali, a conferma della validità delle nostre aspettative.

Avremmo gradito e pure molto apprezzato, se i Signori Amministratori si fossero pubblicamente pronunciati anche sullo scottante problema della mobilità, oltre che sulle modifiche strutturali all’ormai vecchio progetto di recupero del retroporto, a suo tempo approvato dalla Giunta di Centrosinistra, guidata dal Signor Sindaco Avv. Antonio Ghigliazza.

Possibile, ci domandiamo noi ingenui e sprovveduti cittadini, che politici e Amministratori esperti ed anche di lungo corso, non si rendano conto che approvando progetti di recupero o nuova edificazione, che privilegiano la posizione di palazzi, torri, palazzetti e quant’altro, a discapito di possibili soluzioni per favorire e agevolare la mobilità veicolare e pedonale, arrecano un danno alla collettività e scatenano inevitabili e giustificate reazioni?

Sicuri di essere dalla parte dei giusti, continueremo imperterriti l’azione intrapresa e chiederemo aiuto a tutte le Istituzioni e persone di buona volontà, che possano in qualche modo contribuire a farci trovare una diligente e condivisa soluzione al problema sollevato: si ai palazzi e nuove edificazioni, rispettose di regole e basilari principi di reciproco rispetto.

Il Signor Sindaco Prof. Giovanni Delfino, assessori e politici varazzini, come pure il Signor Presidente Ing. Claudio Burlando, gli assessori competenti e Direttori Generali della Regione Liguria, sono continuamente tenuti informati sull’evolversi della situazione e motivazioni alla base delle nostre giuste aspettative. Siamo fiduciosi di una favorevole soluzione, che ponga fine ad un contrasto mai voluto e che stiamo cercando di evitare con impegno.

Riportiamo l’articolo che ha suscitato la reazione di chi sostiene la nostra causa, sempre più numerosi e convinti oppositori di un progetto blindato, che complica anziché risolvere pregressi disagi alla mobilità.

Da Il “Secolo XIX” del 17.10.2009 – Pompieri, Protezione civile e Cri nuova sede nell’attuale stadio Varazze.

CROCE ROSSA, Protezione civile e Vigili del fuoco accorpati, in una sorta di palazzo dell’emergenza, sull’attuale campo sportivo “Pino Ferro”, a levante della piscina-centro benessere che sarà a sua volta separata dal cimitero urbano da una fascia di rispetto adibita a parcheggi pubblici. Quelle che sino a ieri erano solo indiscrezioni, oggi trovano conferma. Come quella che lo stadio al “Salice” si potrà fare, nonostante i problemi idrogeologici.

Attualmente, i tre corpi sono ospitati nella palazzina ex Giuntini-Italgas (proprietà di una società milanese), che sarà abbattuta nel progetto di recupero urbanistico del retroporto. Cri e Protezione civile, negli intendimenti e negli accordi delle precedenti giunte Busso e Ghigliazza, avrebbero dovuto trovare sede ai cantieri Baglietto. I pompieri al “Pino Ferro”. Invece, ecco lo stravolgimento. Stop al nuovo stadio sopraelevato e via libera al progetto-piscina, con spazio anche per il volontariato. «Il progetto – conferma l’assessore all’urbanistica Gerolamo Carletto – è in fase molto avanzata. Abbiamo discusso l’assetto con i responsabili dei pompieri, prescindendo dagli accordi con i privati esecutori del recupero del retroporto (“New Co.” e “Anteo”, ndr). «È ovvio – aggiunge Carletto – che durante l’esecuzione del lungo intervento, si ravviserà la necessità di dare agli enti una sede provvisoria».

La piscina non sarà “olimpionica”, ovvero di 50 metri. «Avrebbe comportato oneri molto gravosi e anche vincoli – aggiunge Angelo Patanè, assessore allo sport -, sarà lunga 25 e affiancata da una serie di servizi sociali. Lo stadio al Salice si potrà fare con un intervento di bonifica che costerà 400 mila euro, con il coinvolgimento economico di privati. Il progetto prevede anche un campo per il calcetto, e forse non solo quello». Angelo Regazzoni.

Il direttivo.
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Questo articolo è stato pubblicato il 17 Ott 2009 alle 23:56 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

Un commento

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da “Il Ponente” – Varazze: ancora problemi per la riqualificazione del retroporto

La riqualificazione del retroporto, come ormai sanno una buona parte dei nostri concittadini, almeno quelli più sensibili e attenti a quello che li circonda, ci vede impegnati nella capillare distribuzione di migliaia di volantini informativi, con i quali intendiamo portare a conoscenza del maggior numero di persone, il problema costituito dal disagio alla mobilità veicolare e pedonale, esistente nella zona interessata dal progetto di recupero urbano, che l’attuale Giunta Comunale, continuando il lavoro della precedente, non ha ancora affrontato e risolto, come da noi richiesto, ma anche suggerito dai competenti organismi regionali, a conferma della validità delle nostre aspettative.
[Continua … ]

19 Ott 2009 alle 10:09

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