Elsa Roncallo: Da Tiziana Saccone a Livio Di Tullio
Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
Varazze, 1 luglio 2010. Home page
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Elsa Roncallo: Da Tiziana Saccone a Livio Di Tullio
Le motivazioni di Elsa Roncallo, già candidata alle elezioni regionali 2010
Ho sempre considerato la partecipazione alla politica come servizio alla società e la militanza attiva in un partito come costante applicazione dei suoi valori per cui ho ritenuto di dover pretendere e sostenere un segretario provinciale che garantisse tutto questo, nel pieno rispetto dello Statuto del PD.
L’ascolto di iscritti e simpatizzanti ha confermato la mia convinzione che non ha seguito e consensi nell’elettorato una conduzione che svuota gli organismi del potere decisionale per mantenerlo strettamente nelle stanze dei bottoni: ecco perchè ho cercato una candidatura che nascesse in trasparenza, aperta alle istanze della base e pronta ad accettarne le critiche senza negare gli errori o le manchevolezze.
Una candidatura autonoma sia dalle imposizioni dei grandi elettori sia dalle richieste di chi vuole visibilità per sé occorre realisticamente saperla perdente perché, per definizione, priva della forza sufficiente anche solo per entrare nell’agone. Ecco perché la candidatura di Tiziana Saccone, nata senza questi patrocini, non ha avuto il tempo di concretizzarsi nelle diverse realtà dei circoli. A questo punto ho ritenuto di dover accettare di valutare le proposte in campo per non trovarmi giovedì, 1 luglio, a non esercitare il diritto di voto.
Non è facile capire e soprattutto far capire perché una convinta opposizione a candidature di apparato alla guida del PD provinciale possa concretizzarsi nella scelta della prima proposta messa in campo cioè quella di Livio di Tullio. Forse perché tutti quelli che sembravano i suoi difetti: l’autoreferenza , una qualche arroganza e la pretesa di porsi come alternativa al vecchio mi sono parsi molto più credibili e propositivi di quando era apparso come candidato unico a fronte dell’asse dei “vecchi” sindaci organizzati che appoggiano, secondo me fino a soffocare, una donna giovane che sembrerebbe l’emblema stesso del rinnovamento se non dichiarasse di essere fedele prosecutrice dell’attuale conduzione.
La spinta definitiva mi è venuta dalla lettura dei programmi a cominciare dai titoli: “Linee programmatiche…. Di Livio Di Tullio” e “Documento programmatico circoli provincia Savona” che indicano che il primo è il programma di un candidato, l’altro di un gruppo che ha deciso cosa il segretario dovrà fare. Ultimo motivo della mia scelta la maggiore considerazione per i votanti delle primarie e i simpatizzanti che Di Tullio considera con pari rispetto degli iscritti se presenti nei circoli per lavorare: continuano ad essere loro il vero anello di collegamento tra il Partito Democratico e il territorio.
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