Varazze. RSU dei Baglietto di Varazze: il Cantiere non si tocca
Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
Varazze, 9 marzo 2011. Home page
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RSU dei Baglietto di Varazze: il Cantiere non si tocca
Oltre alle tante richieste di chiarimento, segnalazioni e “mugugni” tutti inerenti alla proposta fatta dal Dr. Paolo Vitelli, “patron” di Marina di Varazze e di uno dei maggiori gruppi di costruttori di Yachts del mondo, di essere pronto a investire 10 milioni di euro per collegare il centro cittadino con la darsena portuale; risolvendo così varie problematiche e venendo incontro alle esigenze di più categorie imprenditoriali, dell’associazionismo sportivo e dello stesso Comune, il quale avrebbe a disposizione un maggior numero di posti barca, ora ci giunge e non inatteso, il comunicato stampa della RSU dei Cantieri Baglietto, che prevedibilmente scrivono: il Cantiere non si tocca.
Stiamo attraversando un momento non facile qui a Varazze, come purtroppo in tante altre parti del mondo; tutto si complica e diventa di difficile soluzione; anche le cose più semplici paiono improvvisamente diventare ostacoli insormontabili. Cosa fare? Le passate esperienze ci insegnano che con il tempo, il giusto interessamento e accurate analisi, una soluzione che accontenti tutte le parti in causa la si trova, se si vuole. Noi ci adopereremo affinché una scelta venga fatta al più presto, senza dover per questo ripartire nuovamente da capo, tenendo presente tutte le possibili variabili oggi individuate e disponibili. Necessita alla Città e la comunità lo vuole. Basta con paletti, travi e bastoni; Basta con l’immobilismo! Si proceda con la massima celerità possibile, per il bene di tutta la collettività.
Comunicato RSU Cantieri Baglietto Varazze: il Cantiere non si tocca.
A seguito delle dichiarazioni del dottor Vitelli sostenute dai presidenti di Ascom e Associazione albergatori di Varazze la RSU dei cantieri Baglietto di Varazze ritiene necessario e doveroso un intervento.
Il cantiere è, insieme alla cartiera di Varazze, l’ultima grande realtà produttiva del territorio varazzino. Occupa direttamente 35 persone e genera un indotto, con un carico di lavoro standard, quantificabile in almeno 180 persone che lo rendono così il maggior polo occupazionale di Varazze. La crisi che ha attraversato il cantiere è nota ma, dopo questo periodo travagliato, si sta finalmente giungendo alla conclusione della vicenda e al rilancio dell’attività da parte del gruppo Overmarine subentrato nella proprietà dello storico stabilimento.
L’obiettivo principale che si sono poste giustamente le istituzioni è arrivare nel più breve tempo possibile alla completa ripresa delle attività per garantire nuovamente lavoro sicuro sia ai dipendenti del cantiere sia alle decine di artigiani e ditte che hanno dovuto affrontare grandi sacrifici in questo ultimo anno e che rappresentano un grande valore aggiunto per il sito produttivo di Varazze.
Le necessità di ristrutturare i capannoni e le aree del cantiere è nota a tutti e il nuovo proprietario si sta adoperando per avviare quanto prima i lavori che consentano il recupero dell’area con investimenti cospicui. Il gruppo Overmarine, in stretta collaborazione con il comune, sta mettendo a punto un piano di ristrutturazione che mitighi l’impatto estetico del cantiere senza comprometterne in alcun modo l’operatività e la capacità di attrarre commesse. Tuttavia la priorità di tutti deve essere quella di ottenere un cantiere efficiente, competitivo e soprattutto attivo. I lavoratori si opporranno a qualsiasi operazione volta a sminuire la vocazione produttiva del sito o che privi il cantiere di aree vitali per la sua piena operatività.
È noto che Varazze è una realtà che si basa fortemente sul turismo estivo. Tuttavia l’estate dura tre mesi e per i restati nove mesi le attività turistiche e l’indotto che generano languono. La necessità di offrire siti produttivi di eccellenza che garantiscano una valida alternativa lavorativa per i giovani e le famiglie di Varazze e che generino un indotto altamente specializzato nella creazione di un prodotto esportato in tutto il mondo è e deve essere il faro guida delle politiche e delle iniziative delle istituzioni. L’alternativa è la trasformazione definitiva di Varazze in un dormitorio per turisti, attivo nei mesi di luglio e agosto e trasformato per il resto dell’anno in immenso paese di case vuote incapace di trattenere i giovani con posti di lavoro duraturi e soddisfacenti.
In definitiva ogni iniziativa speculativa che potrebbe ridurre l’attività futura dei cantieri e quindi la capacità del sito di creare posti di lavoro verrà osteggiata dai lavoratori in ogni sede e con ogni mezzo disponibile. Chiediamo quindi al comune, che ha sempre confermato la volontà di non cambiare in nessun caso la destinazione d’uso delle aree dei cantieri, una presa di posizione forte che freni sul nascere qualsiasi iniziativa speculativa sulle aree dei cantieri.
RSU Cantieri Baglietto Varazze: Giovanni Calcagno, Paolo Colombo, Pietro Scartezzini.
Il Segretario Provinciale Della Fiom: Alberto Lazzari
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