Campagna mondiale delle Nazioni Unite per la riduzione dei disastri naturali: Varazze partecipa

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni

Varazze, 16 luglio 2011.                                            Home page

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Campagna mondiale delle Nazioni Unite per la riduzione dei disastri naturali: Varazze partecipa

Le Nazioni Unite hanno lanciato nel 2010 una campagna mondiale per ridurre le conseguenze dei disastri naturali, che negli ultimi 10 anni sono aumentati di numero e di frequenza colpendo in particolare gli agglomerati urbani. Questa campagna, intitolata “Rendere le Città Resilienti. La mia Città si Prepara!”, vuole coinvolgere le realtà locali attraverso un decalogo che impegna i Sindaci firmatari a promuovere il massimo coinvolgimento dei cittadini e delle organizzazioni (volontari di protezione civile, ma anche organizzazioni di quartiere, commercianti, società sportive, …) nella gestione dei rischi naturali e dei disastri che possono colpirci.

Il Comune di Varazze, con l’Assessore alla Protezione Civile Antonio Franzone, delegato dal Sindaco, ha firmato il certificato di adesione lo scorso 2 luglio a Torino, nel corso del convegno Protec 2011 (www.protec-italia.it), alla presenza del Prefetto Franco Gabrielli (Capo Dipartimento della Protezione Civile) e della Dott.ssa Paola Albrito (Coordinatore Regione Europa per la riduzione dei disastri delle Nazione Unite).

Varazze è il primo tra i piccoli Comuni italiani a partecipare alla campagna a cui hanno aderito solo Venezia, Roma, Firenze, Ancona e Milano, oltre all’Unione di Comuni della Valdera (PI). Il Prefetto Gabrielli ha elogiato la partecipazione di Varazze allo sforzo delle Nazioni Unite e del Dipartimento per promuovere la riduzione dal rischio di disastri (Disaster Risk Reduction), augurandosi che possa essere di esempio per i numerosissimi piccoli comuni italiani.

L’Assessore Franzone ha sottolineato come l’alluvione di ottobre 2010 abbia duramente colpito la piccola realtà varazzina, dimostrando che è fondamentale migliorare la nostra preparazione per evitare che una simile catastrofe possa colpirci di nuovo, e che la partecipazione di tutti i cittadini è importantissima per affrontare i disastri. (Massimo Lanfranco, Università di Torino)

I dieci punti della campagna “Rendere le Città Resilienti. La mia Città si Prepara!

La campagna propone un decalogo per rendere le città resilienti ai disastri che deve essere attuato da sindaci e amministrazioni locali.
1) Predisporre un’organizzazione e un coordinamento posto a comprendere e ridurre il rischio di catastrofi, puntando sulla partecipazione di gruppi di cittadini e della società civile. Costruire alleanze locali. Assicurarsi che tutte le parti siano consapevoli del loro ruolo nella riduzione dei rischi e della prevenzione degli stessi.
2) Assegnare un budget per la riduzione dei rischi di catastrofe e fornire incentivi per i proprietari di abitazioni a basso reddito (famiglie, comunità, imprese e settore pubblico) ad investire nella riduzione dei rischi che corrono.
3) Mantenere aggiornati i dati sui rischi e le vulnerabilità, preparare una valutazione dei rischi e usare queste informazioni per i piani urbanistici e le relative decisioni di sviluppo. Assicurare che tali informazioni e i piani di bacino della tua città siano facilmente disponibili al pubblico e condivisi con loro.
4) Investire e mantenere le infrastrutture critiche che riducono i rischi, quali il sistemi di smaltimento delle acque, aggiornandole – dove necessario – per far fronte ai cambiamenti climatici.
5) Valutare la sicurezza di tutte le scuole e strutture sanitarie e, se necessario, aggiornarle. 6) Applicare e far rispettare nella pianificazione territoriale e nei regolamenti edilizi i principi di “rischio”. Identificare territori sicuri per i cittadini a basso reddito e svilupparne la riqualificazione, laddove possibile.
7) Assicurarsi che i programmi di comunicazione, istruzione e formazione in materia di riduzione dei rischi siano in vigore nelle scuole e nelle comunità locali.
8) Proteggere gli ecosistemi naturali al fine di mitigare gli effetti di inondazioni, tempeste e altri pericoli che rendono la città vulnerabile. Adattarsi ai cambiamenti climatici attraverso la costruzione di nuovi edifici che rispecchino le migliori pratiche in tema di “riduzione del rischio”.
9) Installare sistemi di allarme precoce e tenere alte le capacità di gestione delle emergenze della città attraverso regolari esercitazioni che coinvolgano anche i cittadini.
10) Dopo ogni catastrofe, assicurarsi che i bisogni dei sopravvissuti siano prioritari e che questi guidino la ricostruzione. Dare supporto a loro e alle loro comunità o organizzazioni nelle operazioni di progettazione e contribuire ad attuare risposte concrete. Questo anche nel caso di ricostruzioni di case e di altri mezzi di sostentamento.

(Nella foto i rappresentanti dei comuni firmatari, tra cui l’Assessore Franzone per Varazze, durante Protec 2011, con il Prefetto Franco Gabrielli e la rappresentante delle Nazioni Unite Paola Albrito.)

Questo articolo è stato pubblicato il 16 Lug 2011 alle 21:36 ed è archiviato nelle categorie - Alluvione 4.10.2010, Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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