Varazze: Don Ciotti ha parlato di giustizia e legalità in un affollato Palasport

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Varazze, 17.02.2012.                               Home page

Don Ciotti ha parlato di giustizia e legalità in un affollato Palasport

Organizzato dall’ANPI Sezione “B. Ghigliotto” di Varazze e dall’Associazione “Libera” di Savona, nell’ambito delle manifestazioni relative a “cento passi verso la XVII giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, don Luigi Ciotti, presidente di Libera e Bruno Marengo, presidente ANPI Savona, Giovedì sera 16 febbraio hanno tenuto una conferenza su “Legalità, Dignità, Giustizia Sociale, Corresponsabilità, Costituzione e Diritti”, in un’affollata sala conferenze del palazzetto dello sport.

Introdotto da Paola Busso dell’ANPI di Varazze, che ha tracciato una breve sintesi sulle tematiche in discussione ed iniziative attuate dal locale sodalizio, Bruno Marengo ha presentato un’articolata relazione sui vari aspetti del problema, soffermandosi sulle attività svolte a livello provinciale, soprattutto in ambiente giovanile, con il coinvolgimento di più istituti scolastici, in una capillare opera di sensibilizzazione.

Don Ciotti, da quando se ne avuta notizia, era molto atteso a Varazze, come dimostrato dal numeroso pubblico presente e composto non solo di varazzini, ma anche da persone provenienti dai paesi vicini, come Renato Zunino, sindaco di Celle Ligure, che insieme al collega di Varazze Giovanni Delfino e ai locali responsabili dell’ANPI, hanno dato il benvenuto all’importante ospite.

Un “tour de force” per il presidente di Libera, l’Associazione di nomi e numeri contro la mafia, impegnato su tutto il territorio ligure in vista della XVII “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, che quest’anno si svolgerà a Genova sabato 17 marzo. Oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.

Poco più di un’ora di ininterrotto intervento quello di Don Luigi, che non riportiamo in questo breve resoconto, in quanto ormai, dopo tanti incontri e convegni, interviste televisive e pubblicazioni su quotidiani, riviste e libri, a parte piccole aggiunte di necessari aggiornamenti, che di volta in volta si rendono necessari, è materia nota a chi segue il nostro impegno. Quello che invece vogliamo evidenziare è il sorprendente comportamento del pubblico, anche di quello che aveva già avuto modo di partecipare a precedenti incontri: l’intera platea ha seguito nel più assoluto silenzio e con attenzione, parola dopo parola, tutto quello che l’oratore ha detto. Niente squilli di telefonini a disturbare; sporadici anche i colpi di tosse, nonostante la stagione; neanche uno scricchiolio di poltrona, ognuno è rimasto incollato al proprio posto fino alla fine. E poi, tutti in piedi, uniti in un lungo e sentito applauso.

Alcune frasi e considerazioni di Don Ciotti, una persona speciale, animata da una grande passione:

“La lotta alle mafie la si fa a Roma con le leggi, cominciando con le politiche sociali”.
“La mafia anche al nord esiste da molto tempo, a Milano da almeno 50 anni c’è presenza di varie mafie, che riciclano, investono e cercano di entrare nel sistema”.
“Io mi stupisco di chi si stupisce perché le mafie ci sono da tanto tempo anche in Liguria. Ora si prende maggiormente coscienza di questo problema e il commissariamento di due comuni importanti sono un segno; ma tanto altro c’è da fare e bisogna non sottovalutare e lavorare più insieme.”
“Uscire da quella zona grigia di cui parlava Primo Levi, quella zona di confine tra legalità ed illegalità che è luogo mentale oltre che fisico: c’è troppa gente che ha scelto la legalità sostenibile, l’adattamento cioè della giustizia alle proprie convenienze, c’è troppa gente che si autoassolve in questo paese”.
“Senza giustizia, senza legalità, senza dignità, non c’è pace! Meno prudenza e più coraggio!”
“La democrazia si fonda su due doni: la giustizia e la dignità umana, ma la sua spina dorsale è la responsabilità”.

E poi, tanti nomi, a partire da Rita Atria, don Puglisi, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Palmina Martinelli, Anna pace, e tanti, tanti altri …, che a Genova, in Piazza della Vittoria, il 17 marzo saranno tutti ricordati.

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Questo articolo è stato pubblicato il 17 Feb 2012 alle 23:10 ed è archiviato nelle categorie Attualità, E: GALLERY, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

Un commento

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da /Ligurianotizie/ DON CIOTTI A VARAZZE NEL PALAZZETTO DELLO SPORT HA TENUTO UNA CONFERENZA SULLE “MAFIE” E SULLA “LEGALITA'” E “GIUSTIZIA SOCIALE” [Continua … ]

19 Feb 2012 alle 07:07

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