Sabato 5 ottobre si è tenuta a Varazze la “Giornata Anticontraffazione”
PonentevarazzinoNews
Varazze, 7.10.2013. Home page
Sabato 5 ottobre si è tenuta a Varazze la “Giornata Anticontraffazione”
Sabato 5 ottobre a Varazze, presso piazza De Gasperi, la locale Polizia Municipale e quella di Savona hanno allestito un gazebo per distribuire dépliant legati alla campagna promossa per informare la cittadinanza sul fenomeno dell’abusivismo commerciale, contenenti il numero verde antitruffa 800401525 e il numero di pronto intervento 019-811818, ai quali ogni cittadino potrà rivolgersi, collaborando così con le forze dell’ordine nella lotta contro tale fenomeno.
All’iniziativa, avviata in seguito alla firma del Protocollo d’intesa per la lotta alla contraffazione, siglato lo scorso 18 giugno 2013 e coordinato dalla Polizia Municipale di Savona, tra Comune, Camera di Commercio e l’Agenzia delle Dogane che, tra l’altro, prevede anche una campagna di comunicazione e sensibilizzazione dal titolo “Le strade del Tarocco e le strade del Vero”, oltre alla città di Varazze, hanno aderito anche le polizie municipali del Comune di Bergeggi, Celle Ligure e Albisola Superiore, per cercare tutti insieme di arginare l’enorme giro d’affari illegale che danneggia le attività produttive del territorio.
La presenza congiunta della Polizia Municipale di Savona e della località di volta in volta interessata dalla campagna di sensibilizzazione diretta, con la consegna di materiale informativo cartaceo, dimostrazioni ed esaurienti risposte ad eventuali domande poste, ha lo scopo di coinvolgere turisti e cittadinanza su questo invasivo, illegale e sempre più insopportabile fenomeno delittuoso.
Inoltre, con l’installazione in zone di particolare affluenza di totem raffiguranti vignette illustrative, appositamente disegnate per scuotere la coscienza di chi acquista merce contraffatta, con nefaste conseguenze non solo per le attività commerciali e produttive locali, ma per l’intera economia nazionale, i promotori dell’iniziativa vogliono mantenere vivo l’interresse sul tema dell’abusivismo commerciale e sul danno che esso rappresenta non solo in termini economici, ma anche ai fini della sicurezza urbana.
L’iniziativa è sicuramente da valutare positivamente, anche se non bisogna farsi troppe illusioni, sappiamo come sia difficile contrastare efficacemente l’acquisto di merce illegale nelle nostre città, anche e nonostante il diretto coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Anci, delle Camere di Commercio e delle associazioni di categoria, da anni impegnati nella ricerca ed attuazione di efficaci forme di contrasto al gigantesco giro di affari che il fenomeno garantisce alla criminalità, che lo gestisce a scapito e danno di una collettività, al riguardo, ancora immatura, sfruttando il bisogno e le primarie necessità di un “popolo” di immigrati in costante crescita che spesso finisce per restare stritolato tra le “ganasce” di contrapposti interessi.
A conferma delle precedenti nostre considerazioni riportiamo alcune pubblicazioni “datate”, che bene possono contribuire a chiarire e rendere più comprensibile e, ci auguriamo anche più accettabile, la nefasta portata di un odioso fenomeno che troppo spesso, molto semplicisticamente, viene declassato, camuffato ed imbottito di significati e valori che nulla centrano e che, invece, diversamente e più organicamente dovrebbero essere affrontati e trattati, a tutti i livelli, da un Paese come l’Italia che pure tanto a tal fine si adopera e molti meriti internazionali gli sono stati riconosciuti.
Per approfondire.
Contro la Contraffazione lotta senza quartiere, a cura di Andrea Arnaldi | Pubblicato su La Clessidra di settembre/ottobre 2008. “Il fenomeno criminale della contraffazione rappresenta come è noto uno dei più fiorenti mercati che alimentano attività criminose di ben più alto allarme sociale. Se vi fosse questa consapevolezza diffusa, probabilmente il fenomeno non sarebbe così fiorente. Invece, non sempre senza colpa, la gente ignora o vuole ignorare che l’acquisto della borsa o dell’orologio falso non rappresenta un capriccio gioioso fine a se stesso, ma contribuisce a finanziare organizzazioni poco raccomandabili che fanno della contraffazione una delle principali fonti di sostentamento accanto ad altre attività meno ‘simpatiche’ come ad esempio il commercio delle sostanze stupefacenti. E invece no: la gente sembra davvero convinta che l’acquisto di un prodotto contraffatto sia un gioco, un ‘divertissement’, una sorta di innocua civetteria. Altre iniziative stanno seguendo questo esempio, nella assoluta consapevolezza che, nonostante il beato disincanto di molti, la contraffazione meriti una lotta senza quartiere” … (Continua…)
Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per l’Impresa e l’Internalizzazione Direzione Generale lotta alla contraffazione, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, Iperico, il database integrato sull’attività di contrasto alla contraffazione. Approfondimenti e statistiche personalizzate accedere a: … (continua…)
Piano Nazionale Anticontraffazione: Macro-priorità, migliori pratiche e indicazioni per l’orientamento delle azioni future in materia di lotta alla contraffazione … (continua…)
Nota ANCI sul Disagio urbano del 4 dicembre 2007 per l’audizione dinanzi alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, a proposito dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, si legge: “La produzione e la vendita di merci contraffatte costituiscono un problema sociale di grande portata che investe direttamente le nostre città ed in particolare l’attività della Polizia Municipale. La contraffazione è un fenomeno molto complesso che investe gli Enti Locali in quanto sono sovente posti sotto accusa dalle associazioni dei commercianti che denunciano un intervento non adeguato ad arginare e reprimere le attività illecite connesse a questo fenomeno e che causano un grave danno: alle imprese titolari dei marchi con conseguente indebolimento della posizione di mercato; al tessuto economico locale; alla rete commerciale in quanto viene favorito il fenomeno della concorrenza sleale; alla tutela dei consumatori. A tutto questo consegue la riduzione degli standard di qualità, un rischio per la salute e la sicurezza pubblica quando la contraffazione viene effettuata sui prodotti alimentari e nei farmaci, lo sfruttamento dei lavoratori clandestini, l’aumento dei fenomeni di riciclaggio e un danno per lo Stato in ragione della diminuzione delle entrate e dell’evasione fiscale.” … (continua…)
Milano, 4 ottobre 2000. Indagine dell’Osservatorio permanente sulla criminalità economica. Milano capitale della moda? Si, ma attenti alla griffe contraffatta; Da una ricerca della Camera di Commercio di Milano: “La contraffazione e più in generale l’abusivismo – ha detto Pier Daniele Melegari, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano – costituiscono un problema sociale sempre più importante. Sono infatti un furto per le imprese, un danno per lo Stato ed un crimine per la società civile. Un fenomeno che ha fatto registrare negli ultimi 10 anni un aumento del 1200%, giungendo a rappresentare il 5-7% dell’intero commercio internazionale, e causando 100 mila miliardi di dollari di perdite. L’Italia è al primo posto in Europa ed al terzo nel mondo (dopo Corea del Sud e Taiwan) come produzione, commercio e consumo di prodotti contraffatti. Il fatturato annuo dell’industria del falso è stimato tra i 7 mila ed i 10 mila miliardi. Tra i settori maggiormente colpiti, dopo il cinema ed il video, c’è la moda” … (continua…)
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