Maggiore attenzione in Regione Liguria sulla prolificazione di complessi residenziali e seconde case

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Varazze, 26.11.2008.

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Maggiore attenzione in Regione Liguria
sulla prolificazione di
complessi residenziali e seconde case

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Effetto Obama o prossime scadenze elettorali, non lo sappiamo, ma qualche piccolo cambiamento sembra essere avvenuto in Regione Liguria. L’assessore all’Ambiente Ing. Franco Zunino, che abbiamo già  avuto modo di ringraziare per un suo “lungimirante” intervento sulla cementificazione in atto sul nostro territorio, pubblicato sulle pagine del “Decimonono” del 24 novembre u.s., si è nuovamente fatto sentire ponendo precisi paletti sul progetto di recupero delle Cave Ghigliazza di Finale Ligure. Altre migliaia di metri cubi di residenze destinate a seconde case, che ormai pare abbia convinto tanti pubblici amministratori: non se ne può più fare a meno; anzi, è diventata una gara a chi riesce a realizzarne di più grandi, sia in estensione verticale che orizzontale, l’ubicazione non è importante, meglio se in riva al mare o in posti panoramici in mezzo al verde, basta costruire e in fretta.

Per rendersi conto, di come abbiamo ridotto la nostra martoriata costa, occorre fare come Elena, Riccardo e Claudio, i camminatori di “CamminAmare Liguria 2008“, che hanno percorso a piedi, lentamente passo dopo passo, i 390 Km di lungomare che separano Marina di Carrara dai Balzi Rossi di Ventimiglia, muniti di cinepresa (Elena), macchina fotografica e block notes (Riccardo), cartoncino e acquarelli (Claudio). Solo cosଠsi riesce a constatare a pieno il danno che siamo riusciti a farci, oppure a lasciare che altri potessero fare indisturbati, spesso aiutati se non addirittura fagocitati, ad una terra “leggiadra” e delicata, fatta per essere amata e preservata, non adatta ad essere cosଠmaldestramente sfruttata, ferita e condannata a lento e inesorabile declino.

Ai nostri politici tutti farebbe sicuramente bene una simile esperienza, lontano dalle quotidiane incombenze, umane tentazioni, a contatto con la natura per diventare i “CamminAmanti”, “perché camminare lentamente è un atto d’amore, e la condizione ideale per attraversare un territorio senza sporcarlo, stabilendo con esso un legame di conoscenza”, indispensabile per acquisire coscienza e sprono, necessari per potersi adoperare con convinzione al salvataggio degli ultimi scorci di costa ligure ancora intatti, e al recupero delle tante brutture che deturpano l’amata (non da tutti) Liguria.

Da “Il Secolo XIX“ del 23/11/2008 – Cave Ghigliazza, la Regione frena l’arrivo del cemento, si allungano i tempi della maxi operazione edilizia. L’assessore Zunino: «Prima dimostrino di avere le risorse idriche».

Le perplessità  dell’assessore. “Con l’operazione Piaggio l’acqua non basta. Dimostrino il contrario o l’iter si ferma” Franco Zunino assessore Regione Liguria.

Finale. Arriva dal dipartimento all’Ambiente della Regione Liguria lo stop al progetto di riqualificazione dell’ex cava Ghigliazza, redatto dagli architetti Piergiorgio Castellari e Walter Cattaneo.

àˆ l’assessore regionale ai Parchi e all’Ambiente Franco Zunino a mettere un freno ad una pratica che sembrava poter arrivare, senza fatica alcuna, a una rapida approvazione.

Il problema è la mancanza di uno studio di sostenibilità  ambientale del progetto che possa provare che il nuovo insediamento urbanistico, al di là  di quello già  previsto nelle aree Piaggio, possa contare sulle risorse idriche e potabili necessarie.

«Per ora c’è stato un solo incontro preliminare, a cui ha partecipato anche il dipartimento pianificazione territoriale ed urbanistica – ha precisato l’assessore Zunino – ma sono emerse alcune problematiche che dovranno essere risolte. Fra l’altro, l’intervento richiede anche una fase di ulteriori scavi che devono essere attentamente valutati. Ma fino a che uno studio di sostenibilità  ambientale non ci proverà  che quell’area potrà  disporre di tutte le risorse idriche necessarie non si potrà  andare avanti».

Ed aggiunge: «A noi risulta che, con l’intervento Piaggio, tali risorse non possano essere assicurate e fino a quando non ci verrà  dimostrato il contrario, l’iter non prosegue».

Durante la prima conferenza referente, lo scorso mese di ottobre, erano state anche avanzate due richieste d’integrazione dalla Sovrintendenza: maggiore rispetto dell’edificio con la ciminiera, dove verrà  realizzato l’ascensore per l’accesso alla caverna delle Arene Candide, e la sostituzione del progetto attuale del nuovo palazzetto dello sport con il nuovo, elaborato dall’architetto Marco Casamonti. Solo dopo che si sarà  proceduto all’integrazione di tali modifiche, il Comune potrà  pubblicare il progetto e quindi si contava di proseguire con la conferenza dei servizi deliberante, la cui convocazione, a questo punto, dopo quando annunciato da Zunino, rischia di slittare .

L’operazione urbanistica. Complessivamente 28 metri quadrati di edilizia tra residenziale e convenzionata, un albergo di lusso con un centinaio di camere, mille e 600 metri quadrati di commerciale, 10 mila e 200 metri cubi di area destinata a impianti sportivi all’aperto, 14 mila e 500 metri quadrati di parcheggi pubblici, di cui 10 mila e 400 interrati, 273 mila e 977 metri quadrati di parco urbano e 37 mila metri quadrati di verde pubblico.

Nei giorni scorsi, anche il partito di Rifondazione comunista Circolo “Rosa Luxemburg” di Pietra e di Finale, tramite il segretario Giulio Ponte, si era detto contrario al progetto edilizio nell’ex cava. «àˆ necessario evitare uno spreco operato da soggetti abili solo nelle astrazioni e nella creatività  monetarie» ha dichiarato Ponte. Silvia Andreetto.

Il direttivo.

Precedente post sull’argomento:

Il malessere dei savonesi assediati dai cementificatori

Questo articolo è stato pubblicato il 26 Nov 2008 alle 21:09 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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