Varazze. Francesco Vallerga “u Persegà” ha pescato un grosso esemplare di “pesce re”

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Varazze, 16.02.2017.                           Home page

Il varazzino Francesco Vallerga ha pescato un grosso esemplare di “pesce re

Il pescatore professionista Francesco Vallerga, meglio conosciuto come “u Persegà“, la mattina del 15 febbraio 2017, nel mare a ponente della città di Varazze, sul peschereccio Capitan Morgan, insieme a Matteo Cecchini, ha nuovamente vissuto l’eccitante esperienza di trovarsi faccia a faccia con un raro e grosso pesce.

Questa volta, nel tirare in barca la rete, gli è toccato vedersela con un grosso esemplare di “pesce re“, nome scientifico “Lampris guttatus“, di ben di 42 kg, che gli ha causato danni alle rete e creato non pochi problemi nell’eseguire le necessarie operazioni di smagliatura.

Non è la prima volta che il “u Persegà” si presenta sul molo di sottoflutto (Barillon), del porto turistico Marina di Varazze, con un raro esemplare di pesce: a dicembre del 2011 un “pesce flauto“, nome scientifico “Fistularia commersonii“; a marzo 2016 un grosso “squalo volpe“, nome scientifico “Lopidae volpinus“.

Come si dice … “la classe non è acqua” (The class is not water) e …, cosa altrettanto importante, è un personaggio simpatico e di compagnia.

Il grosso esemplare, dopo essere stato pesato ed esposto all’ammirazione di un folto pubblico di curiosi, è finito nella cucina di Lucio, lo chef e titolare, insieme alla moglie e maître Antonella, del noto ristorante Terracqua di Varazze, Piazza De Vigerio 13. Appena si è sparsa la voce del prezioso arrivo, gli affezionati clienti del ristorante si sono subito prenotati per degustare quella che è considerata un’ottima carne.

Per approfondire:

“Pesce re”
«Descrizione – Pesce raramente presente sul nostro mercato, le cui carni sono di colore rosa carico, di buona consistenza e compatte, oleose, giudicate ottime.
Caratteristiche – Pesce particolarissimo, molto colorato, dal corpo ovale e compresso, con pinne dal colore arancione intenso e caratteristica livrea a pois bianchi. Questa specie può raggiungere i due metri di lunghezza e pesi importanti fino a 3 quintali, ma generalmente è commercializzato intorno ai 30-50 kg; è un pelagico, per lo più pesce solitario che si ciba di cefalopodi e piccoli pesci, è in grado di mantenere la temperatura corporea di circa 5°C superiore all’ambiente circostante, per questo è un ottimo cacciatore di profondità e nonostante la mole un po’ bizzarra, si è rivelato essere un cacciatore veloce e attivo.
Diffusione – È una specie diffusa in acque temperati e tropicali, la sua provenienza può essere l’oceano Pacifico, sud dell’oceano Atlantico (diffuso anche in Sud Africa), ma può trovarsi anche raramente nel Mediterraneo; la sua pesca è ad amo.»

“Pesce flauto”
«Originario del Mar Rosso, dopo l’apertura del Canale di Suez è entrato nel Mediterraneo, si è ambientato e si sta diffondendo velocemente nel mare nostrum, a dimostrazione del cambiamento climatico in atto.
Il pesce flauto ha un corpo allungato e stretto e può raggiungere la lunghezza di oltre 150 cm, anche se a causa del corpo sottile non supera i tre – quattro chili di peso. La sua principale caratteristica è il lungo filamento che si diparte dal centro della pinna caudale e il muso cubiforme, che funziona come una pipetta ad alta efficienza; esso infatti, dilatandosi e contraendosi a fasi alterne, gli permette di risucchiare rapidamente la preda che si trova nelle vicinanze. Di colore grigio argenteo, presenta striature giallo tenue lungo la bocca, comunque poco visibili. Nuota tranquillo e non fugge alla vista del sub, anche se è capace di spostamenti repentini che compie con veri e propri colpi di coda.»

“Squalo volpe”
«Caratteristiche – Lo Squalo volpe si riconosce facilmente per il lobo superiore della coda incurvato a forma di falce che di solito raggiunge una lunghezza pari al resto del corpo. Mentre le pinne ventrali sono lunghe e incurvate anch’esse a falce, la prima dorsale si presenta corta e arrotondata. Infine, la seconda dorsale e la prima pinna anale sono minuscole. Presenta un muso corto e conico con bocca relativamente piccola dotata di denti appuntiti. Il dorso è generalmente nero-verdastro, mentre il ventre e la base dei fianchi sono bianchi. La pelle si presenta meno ruvida di quella degli altri Squali. Gli Squali volpe sono ovovivipari e i piccoli misurano alla nascita già circa 1,5 metri. Presenta carattere solitario ed accetta di condividere la compagnia di un suo simile solo in caso di attacco ad un branco di pesce abbondante. Lo Squalo volpe usa la sua lunga coda per tramortire le prede e poi ingerirle con calma. Infatti capita spesso che il pesce venga allamato di coda proprio per questa sua caratteristica. Lo Squalo volpe raggiunge dimensioni di tutto rispetto, nel mediterraneo può arrivare a pesare oltre 200 chili.

Dove vive – Come tutti gli Squali vive in alto mare, continuamente alla ricerca di cibo. Quindi segue le rotte pelagiche delle Sardine e delle altre specie di Pesce azzurro. Raramente può avvicinansi alla costa, soprattutto se in presenza di bassi fondali. Come i suoi simili, è un predone aggressivo e vorace. Il nome volpe gli è stato attribuito per la sua furbizia nel circondare il branco aiutandosi con la coda e colpendo la superficie con essa per tramortire pesci in gran quantità e poi mangiarli senza troppa fatica. In caso di prede più voluminose, riesce a colpirle con la coda e a farle “volare” fuori dall’acqua per poi mangiarle.»

Questo articolo è stato pubblicato il 16 Feb 2017 alle 06:48 ed è archiviato nelle categorie - A pesca e u mâ, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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