Varazze – Contraddizioni sulla riqualificazione del ponente

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
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Varazze, 20.08.2007.

Discesa da p.le stazione FS a P.za XXIV MaggioPonentevarazzinoNews

 

Varazze alle prese con le contraddizioni della
riqualificazione del ponente

Siamo nell’occhio del ciclone. Come direttivo del locale comitato spontaneo di quartiere, veniamo giustamente chiamati in causa dai concittadini desiderosi di essere informati, da giornalisti e corrispondenti dei media locali, che devono preparare i loro servizi da pubblicare, e da quanti a vario titolo sono coinvolti in questa iniziativa che, un giorno dopo l’altro, assume sempre più i contorni di un grosso business.

Le difficoltà , i duri contrasti e le polemiche che stiamo vivendo a Varazze, ruotano attorno a questa prerogativa dell’intervento di recupero, di restyling e riqualificazione di tutta la zona a ponente della stazione ferroviaria, compreso i Cantieri Baglietto e Il rifacimento sopraelevato del campo sportivo. Chi si occupa di questa operazione, indubbiamente importante per lo sviluppo futuro di Varazze, lo sta facendo da parecchi anni, dedicando energie, capacità  e molto del suo tempo.

Ingiusto non rendergliene merito, scorretto non riconoscere ad altri il diritto di non essere in accordo con le soluzioni proposte, sbagliato non considerare con la necessaria attenzione richieste e suggerimenti che provengono dai cittadini, dalle associazioni e dagli operatori economici della zona interessata al recupero. Questo direttivo, sentito il parere dei suoi concittadini, insiste nel chiedere ai responsabili politici che devono, per loro prerogativa istituzionale, decidere il futuro del quartiere, di tenere conto delle richieste da noi avanzate e già  sottoposte all’attenzione del Signor Sindaco e dall’Assessore Busso.

Ribadiamo il concetto che non si può parlare di riqualificazione del ponente se non si risolve il disagio causato dalla viabilità , da piazza XXIV Maggio, dalle barriere architettoniche costituite dal sottopassaggio della stazione ferroviaria, che divide letteralmente in due il rione. Approvare gli studi e poi i progetti, senza avere prima definito la nuova viabilità , dalle due Aurelie verso il piazzale della stazione ferroviaria, le frazioni e la zona residenziale retrostante, significa non solo non risolvere i problemi del quartiere, ma complicarli notevolmente per ovvi motivi derivanti dal maggiore carico insediativo.

In questa fase non vogliamo entrare nel merito delle altre questioni che pure ci stanno a cuore, come l’impatto paesaggistico e ambientale, l’intervento nel sito produttivo dei Cantieri Baglietto, la complessa situazione del sub distretto T1B e quella del campo sportivo. Tutte cose che vanno affrontate e chiarite, perché anche se crediamo in quanto ha scritto il famoso politico ed intellettuale Lelio Basso, <Come non ho timore di confessare l’utopia del socialismo, cosଠnon ho timore di confessare l’altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità  sociale.>, noi continuiamo a chiedere di essere informati e di poter partecipare, nel rispetto degli specifici ruoli, alla definizione del futuro del quartiere e della città .

Firmato: Il direttivo

Questo articolo è stato pubblicato il 23 Ago 2007 alle 02:05 ed è archiviato nelle categorie COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o effettuare un trackback dal tuo sito.

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