Savona – Il Presidente del CCA – Forzano Paolo – ricevuto dal ministro Di Pietro

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
comitato@ponentevarazzino.comwww.ponentevarazzino.com

Varazze, 10.03.2008.

PonentevarazzinoNews

Il Presidente del CCA – Forzano Paolo –
ricevuto dal ministro Di Pietro

Il ministro Di Pietro dedica 10 minuti a Forzano Paolo per parlare del casello Albamare e dell’Aurelia bis.

ministro-antonio-di-pietro.jpg

Oggi pomeriggio il ministro Di Pietro a Savona per firmare l’accordo Regione, Provincia, Anas per il passaggio della proprietà  dell’Aurelia dalle amministrazioni locali all’Anas e del protocollo d’intesa per l’Aurelia bis Albisola Savona.

Il Presidente del CCA, Forzano Paolo, ha presentato al Ministro un dossier che illustra le ragioni per cui il comitato si è formato e sta chiedendo alle istituzioni la realizzazione del casello Albamare, e lo ha accompagnato con la copia delle 5.000 firme raccolte.

Durante la permanenza in provincia il Ministro ha scorso il dossier ed ha chiesto di parlare con Forzano Paolo per approfondire l’argomento, questo nonostante lo stretto ruolino di marcia del Ministro, in visita a numerose località  italiane. Il ministro ha ritenuto molto interessante la spiegazione ed ha detto che passerà  la pratica al Presidente dell’Anas affinché la prenda in considerazione.

Fonte: http://comitato-casello-albamare.blogspot.com/.

Per una migliore e completa informazione leggere anche articoli riportati nei commenti.

Questo articolo è stato pubblicato il 10 Mar 2008 alle 22:02 ed è archiviato nelle categorie Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

4 commenti

 1 

Per una migliore e più completa comprensione di tutta la questione riportiamo due articoli del Decimonono che trattano l’argomento in discussione.

Da “Il Secolo XIX” – 10 marzo 2008 – Aurelia bis, c’è la firma ma scatta la protesta.

Prende il via il progetto per l’Aurelia bis, nella tratta da Albisola a Savona. Entro maggio partirà la gara d’appalto. È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato oggi a Savona alla presenza del ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro , del presidente dell’Anas Pietro Ciucci e del presidente della Provincia Marco Bertolotto.

«Con questa giornata – ha commentato il presidente della Regione Claudio Burlando – diamo il via finalmente ad un progetto importante come quello della tratta Aurelia Bis, tra Albisola e Savona che ci consentirà di attenuare il peso del traffico che grava sull’Aurelia, d’estate per i flussi turistici e in inverno per lo spostamento dei pendolari. Per quest’opera abbiamo investito 250 milioni di euro e una volta completati tutti gli iter burocratici saremo in grado, alla fine del 2009 di cominciare i lavori».

Nel quadro di una maggiore razionalizzazione dell’Aurelia, le competenze trasferite da Anas alle Province, tornano da oggi alla stessa società pubblica che gestisce le strade extraurbane. «Non è un ritorno al passato – ha sottolineato il presidente di Anas Pietro Ciucci – ma è un modo per razionalizzare meglio gli interventi di manutenzione sulle strade e per garantire di più gli utenti». Il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro si è augurato che: «anche il prossimo governo prosegua gli investimenti in infrastrutture. L’aurelia Bis è un’opera che va completata su tutto il territorio regionale».

Infine un gruppo di residenti di via Scotto in rappresentanza di una cinquantina di famiglie ha manifestato nella sala consiglio della Provincia il suo malumore per la realizzazione del progetto Aurelia Bis. Due o tre palazzine potrebbero infatti essere interessate dal passaggio del tracciato della nuova bretella. E i residenti temono di essere espropriati e di rimanere senza casa. Hanno presentato al presidente Burlando e al ministro cinquemila firme raccolte contro il piano.

Tornando ai rapporti tra enti locali e Anas, con la firma di un protocollo di intesa, sono state avviate le procedure di riconsegna all’ Anas di oltre 260 km di rete stradale della Liguria. Prende così il via la procedura di riclassificazione delle strade statali 1 Via Aurelia, 29 del Colle di Cadibona, 30 di val Bormida e 62 della Cisa che nel 2001 – a seguito della Legge Bassanini che aveva introdotto il cosiddetto federalismo stradale – erano state cedute dall’Anas alla Regione Liguria e successivamente da questa alle Province.

Al termine dell’iter procedurale di trasferimento – che prevede oltre alla delibera della giunta regionale, anche quelle delle quattro Province (già è stata acquisita quella della Provincia di La Spezia) – all’Anas verrà nuovamente affidata la responsabilità della gestione e della manutenzione di queste arterie nazionali che, nel loro complesso, hanno una estensione di 261,4 chilometri. «A seguito dell’accordo di oggi – ha dichiarato il presidente dell’Anas Ciucci – la nostra rete stradale in Liguria salirà a circa 386 km. Già adesso in Liguria abbiamo in corso investimenti per oltre 230 milioni di euro».

«Il programma di investimenti 2007-2011 dell’Anas – ha proseguito Ciucci – prevede poi lavori per il potenziamento della rete viaria ligure per un importo di 840 milioni di euro tra fondi ordinari e fondi di legge obiettivo, di cui ben 811 milioni di euro destinati a sette importanti lotti della Nuova Aurelia, tra cui il tratto tra Savona e Albisola, che sarà mandato in appalto entro maggio, e il terzo lotto della variante di La Spezia».

_^_^_^_

Da “Il Secolo XIX” – 11/03/2008 – L’AURELIA BIS esce definitivamente dal libro dei sogni ed entra nell’elenco delle pratiche in via di realizzazione: costerà 239 milioni, già disponibili all’Anas, e sarà pronta – salvo imprevisti – ad agosto 2013. L’apertura del cantiere alla fine del 2009.

L’infrastruttura, da tempo, è ritenuta dall’intero sistema economico e istituzionale della provincia «prioritaria», «essenziale», per porre fine ad una strozzatura del traffico che ogni giorno rende un inferno la vita di migliaia di pendolari savonesi, ma, anche, penalizza pesantemente un sistema imprenditoriale che – dopo la fine dell’età industriale – è tornato a mettere fuori la testa in una città e in una provincia che stanno faticosamente, ma anche con molti segnali di forza e vivacità, cambiando pelle.

Ieri pomeriggio, a Palazzo Nervi, il ministro alle infrastrutture Antonio di Pietro, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, il presidente di Anas Pietro Ciucci, il presidente della Provincia Marco Bertolotto – con i colleghi di Imperia Gianni Giuliano e di Spezia Marino Fiasella – hanno firmato un protocollo d’intesa per la restituzione all’Anas della via Aurelia, della statale del Cadibona e della statale della Valbormida. Un passo necessario, appunto, anche all’avvio dei lavori per l’Aurelia bis.

Il bando di gara sarà pubblicato entro maggio. A febbraio 2009 vi sarà l’aggiudicazione dei lavori. Stipula del contratto e consegna lavori di progettazione entro aprile 2009; fine delle attività di progettazione entro settembre 2009; approvazione del progetto esecutivo e conseguente consegna dei lavori entro novembre 2009.

L’Aurelia bis correrà dal Sansobbia, ad Albisola Superiore, sino al Letimbro, nel territorio di Savona, per un totale di 5.300 metri. Di questi, 3.900 saranno in galleria. Un viadotto scavalcherà il Letimbro. Tre gli svincoli: al Sansobbia, a Miramare, al Letimbro. Stralciato, come già noto, lo svincolo della Margonara.

Occorrerà dunque – in fase di progettazione esecutiva – decidere se completare lo svincolo di Miramare (oggi prevede solo due direzioni di marcia, quelle da e per Savona, ma non quelle da e per Albisola) o, più probabilmente, prevedere un quarto svincolo nella zona di via Scotto.

All’incontro ha presenziato una folta delegazione di abitanti dei civici 1 e 3 di via Scotto e del civico 18 di via Mignone, che – in base a quanto previsto dalle vecchie progettazioni – ptrebbero essere interessati a provvedimenti di esproprio definitivo (abbattimento dei palazzi) o provvisorio (solo per il tempo di esecuzione dei lavori). Il problema sembra in realtà essere ormai ristretto al palazzo del civico 3 di via Scotto.

La capocompartimento ligure Carla Roncallo a lungo ha parlato con la delegazione prima dell’inizio dell’incontro ufficiale, spiegando che sono in corso complesse verifiche geotecniche sul da farsi e che nel giro di qualche settimana verranno date le risposte ufficiali e definitive a tutti i residenti.

È poi intervenuto formalmente il presidente Burlando per garantire che i disagi saranno ridotti al minimo indispensabile e, nel caso, indenizzati (non solo con quanto previsto dalle leggi dello Stato in materia di esproprio, ma anche con i fondi di una nuova legge regionale). Burlando ha promesso entro la fine di aprile un incontro sul posto per le risposte definitive.

Il gruppo ha anche consegnato una lettera a Di Pietro. Il ministro, nel suo intervento, ha spiegato che l’interesse collettivo alla realizzazione dell’opera è primario, ma ha ribadito che il dialogo con chi può subire disagi viene subito dopo.

Unanimi i commenti. «Un giorno bello e importante per Savona», ha detto l’assessore regionale Carlo Ruggeri. Il sindaco di Albisola Nello Parodi ha sottolineato la svolta «epocale», sostenuta dall’accordo di tutte le amministrazioni sul tracciato, dal lavoro di Provincia e Regione e dagli investimenti del ministero e di Anas.

Il sindaco di Savona Federico Berruti ha sottolineato a sua volta «il pieno sostegno ad un’operazione che tutti gli studi giudicano utile e che ha visto lo sforzo congiunto di amministrazioni locali, Regione e Anas». Ed ha promesso «l’impegno totale del Comune per quei cittadini che dovessero avere disagi».
Antonella Granero.

11 Mar 2008 alle 19:02
 2 

Da” Il Vostro Giornale” – 11.03.2008 –Aurelia Bis, consegnate a Di Pietro due petizioni per soluzioni alternative

Savona. La firma avvenuta ieri a Palazzo Nervi alla presenza del ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro del protocollo d’intesa che con il passaggio all’ANAS della Via Aurelia permetterà il prossimo anno l’avvio dei lavori per il nuovo tracciato dell’Aurelia bis tra Albissola e Savona ha consentito ai comitati di cittadini più critici sul futuro progetto di esporre ancora una volta le proprie ragioni.

Nella sala consigliare di Palazzo Nervi, presente anche il Comitato Casello Albamare”; il suo presidente Paolo Forzano ha presentato direttamente al ministro Di Pietro “un dossier che illustra le ragioni per cui il comitato si è formato e sta chiedendo alle istituzioni la realizzazione del casello Albamare e lo ha accompagnato con la copia delle 5.000 firme raccolte”.

Secondo quanto riferisce lo stesso comitato, “durante la permanenza in provincia il Ministro ha scorso il dossier e ha chiesto di parlare con Paolo Forzano per approfondire l’argomento, questo nonostante lo stretto ruolino di marcia del Ministro, in visita a numerose località italiane. Il ministro ha ritenuto molto interessante la spiegazione e ha detto che passerà la pratica al Presidente dell’Anas affinché la prenda in considerazione”.

Consegnata al ministro di Pietro anche una lettera scritta da “un folto gruppo di cittadini savonesi di via Scotto le cui abitazioni saranno interessate dalla costruenda Aurelia bis” nella quale chiedono che “il finanziamento per l’Aurelia bis” venga dirottato su quelle soluzioni alternative che “esistono, sono state presentate, non sono state ascoltate”.

“La soppressione dello svincolo Margonara ha imposto un trasferimento dello svincolo nella nostra area, per cui da passaggio sotterraneo dell’Aurelia bis, si parla ora di svincolo per tutta la viabilità attualmente esistente, con la nuova Aurelia bis e con il costruendo porto turistico. È evidente che l’impatto ambientale e con il quartiere sarà decisamente superiore”, sostengono i firmatari.

“Il nostro problema – concludono –, oltreché ovviamente personale, vista la necessità di abbandonare le nostre case, è di tipo civile e democratico: siamo assolutamente consci che in democrazia il bene comune imponga decisioni che possano essere contrarie agli interessi di qualche minoranza, ma nel caso di questa opera pubblica riconosciuta di scarsissima utilità pubblica e peraltro molto costosa, non esiste un corretto bilancio tra la pubblica utilità ed il sacrificio privato”.

Pur ribadendo la priorità, nel caso di opere pubbliche necessarie, dell’interesse collettivo su quello dei singoli, il ministro Di Pietro ha sottolineato l’importanza del continuo dialogo con i cittadini che vengono inevitabilmente loro malgrado coinvolti subendo disagi.

La questione tecnica dello svincolo che interesserà via Scotto è ancora allo studio e, ha assicurato alla delegazione presente in sala il capo compartimento A.N.A.S. Liguria Carla Roncallo, nelle prossime settimane saranno date risposte ufficiali ai residenti interessati.

Da parte sua, il presidente Burlando, che fisserà entro la fine del prossimo mese un nuovo incontro per fare il punto definitivo sulla questione, ha garantito che i disagi saranno “ridotti al minimo” e i cittadini interessati dagli eventuali espropri saranno comunque tutelati in base a quanto previsto dalle leggi statali e regionali in materia.

12 Mar 2008 alle 09:45
 3 

Da “La Stampa” di Savona – Un tracciato che crea problemi – La parola ai lettori

Da tempo si legge di Aurelia bis e di problematiche connesse al tracciato ed al progetto esecutivo; mi riferisco alle zone di via Scotto e via Mignone dove esisterebbero i problemi maggiori.

Gran parte di questo tracciato verrà realizzato in galleria, con scavi vicini alle fondamenta di tre edifici. L’Anas darebbe assicurazioni sulla stabilità dei caseggiati, ma intanto si parla con insistenza di eventuali espropri e di temporanei traslochi di abitanti.

Tale situazione di incertezza causata dalla mancanza di notizie certe crea disagio e forte preoccupazione tra gli abitanti di tali vie. Premesso ciò ritengo indispensabile che il Comune si attivi presso l’Anas al fine di chiarire e comprendere lo stato attuale delle cose ; in qualità di vice presidente del Consiglio comunale ho chiesto a quanti coinvolti nel problema di attivarsi nelle forme e nei modi che riterranno più opportuni . – PIERO SANTI.

15 Mar 2008 alle 15:54
 4 

Da “La Stampa” del 12.03.2008 – DOSSIER CON CINQUEMILA FIRME
Il progetto alternativo di Albamare consegnato al ministro Di Pietro

“L’ing. Paolo Forzano, presidente del comitato che propone la creazione di un nuovo casello dell’Autofiori in località Albamare, alle spalle dell’ospedale San Paolo, per risolvere i problemi del traffico litoraneo, a cominciare dal «grande tappo» di Albisola, ha consegnato lunedì al ministro Antonio Di Pietro un dossier con la spiegazione del progetto alternativo, accompagnato con la copia delle cinquemila firme raccolte in pochi mesi nel comprensorio tra Varazze e Vado Ligure.

«Nonostante lo stretto ruolino di marcia del ministro, l’incontro è durato quasi un quarto d’ora, a margine del vertice savonese per la firma dell’accordo per il passaggio di proprietà dell’ex Statale 1 e del protocollo di intesa per l’Aurelia bis», racconta Forzano.

«Il ministro è apparso molto interessato e ha passato il dossier al presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, assicurandomi che sarà valutato con la massima attenzione. Per noi è un altro passo importante per fare decollare un’opera fattibile nel giro di pochi anni, che risolverebbe in un colpo solo molti problemi», ha aggiunto il presidente del comitato. Dal nuovo casello si arriverebbe all’Aurelia, nella zona delle funivie, con un collegamento in galleria. Secondo il comitato il progetto snellirebbe anche il traffico, commerciale e turistico, verso il porto.”

15 Mar 2008 alle 23:09

Scrivi una risposta

Devi essere loggato per inserire un commento.