Varazze – Continua on line il dibattito sulla gestione dei rifiuti di San Nazario

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Varazze, 10.09.2008.                                   Home page

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Continua on line il dibattito sulla gestione dei rifiuti di San Nazario

Il direttivo di Ponente Varazzino ringrazia quanti hanno voluto manifestarci il loro apprezzamento e considerazione, per l’impegno assunto nell’avviare ormai da quasi un anno questo interessante dibattito sulla gestione dei rifiuti in Liguria, Provincia di Savona e città  di Varazze.

Lo scopo che ci siamo prefissato è stato subito dichiarato, e siamo soddisfatti di poter affermare di averlo pienamente centrato, grazie a quanti hanno creduto nella serietà  dell’iniziativa e ci hanno accordato il loro supporto e quell’indispensabile collaborazione, senza la quale a poco sarebbe approdato l’entusiasmo che pure tuttora ci anima e sprona a continuare l’opera di sensibilizzazione intrapresa.

Le pagine on line che cerchiamo di curare come meglio possiamo e sappiamo fare, dopo il secondo dibattito sulla gestione dei rifiuti, svoltosi a San Nazario giovedi’ 4 settembre 2008, sono state letteralmente prese d’assalto (Oltre 4.000 contatti in nove giorni), mentre segnalazioni e richieste di notizie si sono moltiplicate, creandoci qualche problema nei tempi di risposta, che cerchiamo comunque sempre di onorare, anche se con ritardo o in forma collettiva con la pubblicazione di post, come per l’appunto ora stiamo facendo.

Come abbiamo spiegato in precedenti post, gli incontri dibattito da noi organizzati servono ad attirare l’attenzione e l’interesse dei cittadini, dei politici e delle istituzioni. Non ci siamo mai posti l’obiettivo di dare risposte a tutte le domande fatte nel corso della serata o pervenuteci prima e dopo, ma  piuttosto di dare la possibilità  ai cittadini di farle, ai politici interessati e alle istituzioni di rispondere tramite i loro canali diretti o dalle nostre pagine on line, che mettiamo a disposizione.

I contatti con i Relatori intervenuti in questo come nel primo incontro sono costanti e continui, la loro serietà  personale e professionale non è in discussione e le risposte arriveranno certamente in tempi brevi.

Ringraziamo ancora tutti e pubblichiamo una breve relazione dell’incontro di San Nazario redatta dall’Ing. Rosalba Faraci, che  l’ha tra l’altro brillantemente presieduto.

Relazione incontro sul tema della gestione dei rifiuti del 4 settembre 2008 a San Nazario.

Introduzione

Dall’intervento dei vari esponenti, si evince che non esiste un’organizzazione a livello nazionale, regionale né tantomeno provinciale, per poter gestire i rifiuti in maniera organizzata ed efficace.

Questo porta inevitabilmente ad uno spreco di risorse, perché non tutti i comuni hanno dirigenti attenti alla questione, come invece succede per Varazze, grazie anche all’attenzione prestata dal nostro assessore Giulio Alluto.

Dr. Matteo Marcenaro, Consigliere della Regione Liguria

In Liguria esistono discariche oramai quasi esaurite, ma non è prevista una gestione regionale, perché dovrebbero essere le province ad occuparsene, per cui c’è una disorganizzazione totale.

A peggiorare ulteriormente le cose è il fatto che ogni volta che si verifica un cambio politico della giunta, il nuovo responsabile accantona i vecchi piani, e con questi risorse, lasciando i lavori a metà , senza alcuna considerazione del lavoro svolto, quasi per puntiglio, portando invece avanti le proprie idee, riiniziando tutto di nuovo daccapo.

Si veda ad esempio la provincia di Savona con il piano Pesce, che prevedeva la costruzione di un inceneritore, mentre il successivo piano Filippi lo escluse.

Attualmente delle 4 discariche iniziali, ne restano operative 2, di cui 1 a Vado ed 1 a Varazze.

Però il nuovo piano, pur avendo accantonato l’idea dell’inceneritore, non prevede una gestione alternativa, e produrre combustibile da rifiuto senza un inceneritore, non ha molto senso. La giunta attuale propone un aumento della raccolta differenziata, ma non ha ancora pensato seriamente a come gestire il residuo indifferenziato. Tante iniziative contatti e cambi di direzione. Cosa farà  la prossima giunta?

Dr. Alluto Giulio, Assessore all’Ambiente per la città  di Varazze

Sostiene che esiste un piano provinciale, e a Varazze questo viene messo in pratica, con:

  • meno rifiuti: aumento del differenziato stradale, con maggior quantitativo e tipi di cassonetti, la creazione di un numero telefonico verde per il ritiro di rifiuti ingombranti, l’attuazione della raccolta porta a porta per i negozi del centro, la zona del porto e gli stabilimenti balneari, la creazione dell’isola ecologica di Varazze, la campagna per il compostaggio domestico, con compostizzatori in comodato d’uso gratuito e riduzione della tarsu (tassa sulla spazzatura) per chi li usa.
  •  riduzione degli imballaggi, con eliminazione delle bottiglie di plastica nella mensa comunale, con l’utilizzo sdi sola acqua microfiltrata.
  • Aumento di acquisti “˜verdi’, ossia di carta riciclata, e, in futuro, di scrivanie e sedie prodotte con materiali da riciclo.
  • Diminuzione dell’impatto ambientale della discarica, alla quale confluiscono anche rifiuti da Cogoleto, Celle, comuni che pagano il nostro, con conseguente riduzione delle tasse sulla spazzatura per i varazzini. Prima del 1982 non c’era impermeabilizzazione, per cui la discarica è composta da 3 aree, di cui una da impermeabilizzare, un’altra detta “˜storica’, antecedente all’82,  in via di sistemazione (nel 2006 son stati spesi 120.000 euro, e poi c’è la parte più recente.

Dr. Baroni Andrea, Responsabile Tecnico Amministrativo della gestione dei rifiuti della Regione Liguria

Nel 2006 è stata fatta una normativa italiana sui rifiuti, a seguito del recepimento della normativa europea. Esistono 3 fattori che riguardano la gestione dei rifiuti:

  1. porre maggior attenzione nella produzione dei rifiuti, ne produciamo troppi.
  2. piano organico regionale per la gestione dei rifiuti da concordare con le province e attuare in forma industrializzata per un discorso di sinergie comuni.
  3. sfruttare l’energia prodotta dai rifiuti, ad esempio con la combustione, ecc “¦. Solo ciò che non interessa la combustione e il riciclo deve finire in discarica.

La Regione Liguria raccoglie solo il 20% del differenziabile, in realtà  nel 2006 doveva aver raggiunto il 35%. Ad oggi il comune di Savona raccoglie il 22,43% grazie anche alle isole ecologiche, che devono essere aumentato di numero e qualità .

La produzione pro capite di rifiuti in Liguria è alta, a Varazze si producono 700 kg all’anno pro capite, anche per via dei turisti, cioè circa 2 kg al giorno.

Il Piano Regionale è stato creato nel 2000 e solo nel 2003 le varie Province hanno redatto il proprio Piano che, fatte salve alcune eccezioni, non viene applicato.

Inoltre è bene sapere che l’attuazione del Piano è una cosa difficile, poiché non sempre si capisce a chi compete e cosa. Solo La Spezia ha un impianto per il CDR (combustibile da rifiuto), tutti gli altri hanno proceduto solo all’ampliamento delle discariche esistenti, rimandando solo di alcuni anni la soluzione del problema.

Nel 2006 doveva essere l’Autorità  d’Ambito ad organizzare e stipulare i vari contratti per la gestione dei servizi, ma è stato fatto poco e in alcuni casi anche male.

Arch. Pomogranato Flavio – Funzionario dell’Area tecnica dell’ATO (Autorità  di Ambito Territoriale Ottimale) Rifiuti Savonese

Il problema è l’attuazione del Piano d’Ambito Provinciale, perché le varie difficoltà  non si possono superare a livello comunale, non si può soltanto allargare le discarica ogni anno. L’assemblea ATO Rifiuti savonese, che gestisce 69 comuni, dovrebbe prendere decisioni, ma non lo fa.

Attualmente la Provincia di Savona è politicamente orientata ad incentivare la raccolta differenziata spinta, e introdurre il cosiddetto metodo Priula. Per i tecnici un sia questo sistema e sia quello che prevedeva l’inceneritore o termovalorizzatore vanno bene, l’importante è utilizzarli al meglio; ad esempio un inceneritore funziona meglio senza residui umidi (scarti di cibo).

Sig.ra Stramigioli Anna di Rete Nazionale Rifiuti Zero

Esiste un ritardo all’organizzazione per la gestione dei rifiuti, dovuto agli interessi economici in ballo.

A Genova la gestione è affidata all’Amiu. Sarebbe invece opportuno rifarsi ad esempio alla Regione Veneto, che grazie anche ai consorzi, ottimizza la gestione economica, ottenendo un ammortamento della produzione dei rifiuti stessi, grazie al guadagno prodotto con i materiali da recupero. In Veneto non esiste più il sacco dell’immondizia mista indifferenziata, ma un residuo secco misto, con l’umidità  del 5%.

Attualmente la plastica riciclata è fonte di guadagno, per cui ci sono interessi contrastanti, che da un lato vorrebbero veder crescere la produzione di questo materiale, dall’altra la diminuzione del materiale secco misto. Inoltre, più costantemente si usa la raccolta differenziata e maggiormente essa si rivela una fonte economica.

Interventi del pubblico

In realtà , senza FOS (concime da umido) Varazze ricicla il 12% dei rifiuti. I dati  sui rifiuti sono caricati su un DB regionale, e poi validati per ciascun comune dall’Arpal, che verifica e certifica la validazione.

Per i comuni che non raggiungono le percentuali di differenziato stabile, viene applicata una sovrattassa e incentivi economici a chi li raggiunge (solo cinque nel 2007).

Si evidenzia, inoltre, che la plastica mista, non e riciclabile, solo il PET polietilene è riciclabile. Nel 2004 sono stati fatti accordi tra la Regione e le Province per definire la gestione finanziaria dei Rifiuti, senza raggiungere grossi risultati.”

Questo articolo è stato pubblicato il 10 Set 2008 alle 19:11 ed è archiviato nelle categorie - Rifiuti: gestione e trattamento, Ambiente, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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