Effetto Obama in Regione Liguria

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e Dintorni“
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Varazze, 07.11.2008.

genova-2008-meeting-sulpaesaggio.jpgPonentevarazzinoNews

Effetto Obama in Regione Liguria

Certo che per noi di Ponente Varazzino apprendere della provocatoria proposta del Presidente Claudio Burlando su “Opzione zero, per uno stop a seconde case”, subito dopo aver saputo che la commissione servizi referente, della regione, aveva dato parere favorevole alla realizzazione di circa 200-250 alloggi nel retroporto varazzino, con proprio questa prevalente destinazione, ci siamo sentiti traditi.

Traditi dal Presidente Burlando, perché contavamo sul suo personale interessamento per questo importante ed impattante recupero urbano di Varazze, ma anche arrabbiati, come i tanti che hanno sentito la necessità  di contattarci e relazionarsi sullo specifico atto e più in generale sull’inversione di tendenza, che coinvolge anche l’Assessore Dott. Carlo Ruggeri, entrambi impegnati in prima persona in quella che sembra un radicale cambio di rotta, decisamente ambientalista, come afferma il “Gruppo Consiliare Verdi Regione Liguria” e traspare dai comunicati stampa e dalle notizie giornalistiche.

Esprimeremo tutte le nostre riserve sull’operazione retroporto varazzino all’Assessore Ruggeri, nell’incontro che ci ha concesso per la prossima settimana, con la speranza che le richieste a suo tempo fatte direttamente al Presidente, che non sono state prese in considerazione in sede di commissione servizi referente regionale del 5 novembre scorso, possano invece oggi essere analizzate ed inserite nel progetto, che auspichiamo venga approvato definitivamente, anche se lo riteniamo troppo penalizzante per la delicata posizione strategica che riveste la zona a fini paesaggistico – ambientali e di viabilità .

Comportamento il nostro coerente, rispettoso e nell’esclusivo interesse del quartiere e della città  che vuole finalmente, dopo oltre un quarantennio di colpevole ritardo ed infinite discussioni, vedere riqualificata l’importante e sempre più vitale zona di ponente.

Riportiamo, per chi vuole approfondire, comunicati stampa sull’argomento della Regione, quello  inviatoci dal “Gruppo consiliare Verdi Regione Liguria“ e il pensiero di Marco Preve, pubblicato sul suo blog “Trenette e mattoni”.

Da “Regione.Liguria.it“ del 6 novembre 2008 – Genova, Edilizia e paesaggio, Burlando, “Opzione zero” per “stop” a seconde case – “Comuni costretti a favorire seconde case per i mancati introiti Ici”

La tutela del paesaggio passa anche e soprattutto dalle scelte dei comuni, scelte urbanistiche sempre più condizionate dalla scarsità  di fondi, a causa dei mancati introiti dell’ICI abolita completamente dal governo e solo in parte ricompensati.

Una situazione che porta i comuni a puntare sempre di più, sulla costruzione di seconde case per poter avere dai privati i sostegni necessari alla realizzazione di opere pubbliche. Un fattore di rischio per il paesaggio che, con il trasferimento di competenze urbanistiche alle Province, potrà  essere governato dalla Regione Liguria anche attraverso meccanismi nuovi.

Da qui, una proposta, volutamente “provocatoria”, lanciata oggi ai comuni dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando: l'”opzione zero”. Consiste nel valutare la possibilità  di trasferire ai comuni 32 milioni di fondi per il rifacimento urbano (e probabilmente anche altri sostegni economici) in cambio di un definitivo “stop” alla costruzione di seconde case. Soldi da utilizzare, invece, per sostenere l’edilizia pubblica e altre opere per la comunità .

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Da “Regione.Liguria.it“ del 6 novembre 2008 – Seconde case, verso un'”opzione zero”?

Provocazione di Burlando: destinare i 32 milioni di fondi europei per la rigenerazione urbana ai comuni che non costruiranno più per i non residenti

“I comuni potrebbero trovarsi oggi in questa situazione: se fanno costruire seconde case fanno cassa, altrimenti no”. Il presidente della Regione Claudio Burlando, in occasione della presentazione del Meeting sul paesaggio (una tre giorni che si svolgerà  da giovedଠ13 a sabato 15 novembre all’Archivio di Stato di Genova) esemplifica cosଠi problemi che devono affrontare le amministrazioni comunali che hanno perso l’entrata dell’Ici sulla prima casa e non hanno ricevuto compensazioni dallo stato. “Ho raccolto le testimonianze di diversi sindaci: non sono più in grado di cofinanziare nessun progetto e sono preoccupati per i servizi che devono garantire”.

Prima o poi, paventa il presidente della Regione, storture come quella ipotizzata verranno fuori e il territorio ne pagherà  le conseguenze. Allora occorre prevenire con soluzioni nuove, anche tenendo conto del trasferimento di competenze urbanistiche dalla Regione alle province.

Nasce cosଠuna proposta provocatoria: “I 32 milioni di fondi europei Fas per la rigenerazione urbana potrebbero essere destinati ai comuni che accettano l’opzione zero per le seconde case”. Cioè che non pianificano costruzione di nuove abitazioni destinate ai non residenti.

“Di fronte a una legislazione nazionale che sta prendendo le direzioni che sappiamo, occorre mettere a punto delle contromisure a livello regionale”.

Una provocazione che risponde all’esigenza di avere strumenti efficaci per trovare un punto di equilibrio tra conservazione e crescita: “Se l’economia di carta è fallita torneranno altri tipi di economia che hanno nel territorio la loro ragion d’essere e la loro consistenza. Quindi occorre difendere gli spazi che abbiamo, anche per lo sviluppo.

La Liguria ha dei limiti oggettivi di spazio, ha il 78% di boschi (che per fortuna abbiamo conservato) contro il 42% della media nazionale”. Gli ultimi dati complessivi disponibili sul “consumo” si riferiscono al 2004. Dicono che la Liguria è la regione in cui si è costruito di meno in rapporto al numero di abitanti. Un dato che significa qualcosa ma che va anche contestualizzato: la tensione abitativa nel territorio insiste su poche e limitate aree.

Saranno questi probabilmente alcuni degli argomenti di discussione al Meeting sul paesaggio. “Il paesaggio per la Liguria è tutto – ha detto Ruggeri – ed è l’attrattore principale per il Turismo”. Ma se il paesaggio è tutto, al paesaggio in Liguria si chiede troppo, si chiede di “sciuscià  e sciurbଔ (titolo di un volume sul convegno che richiama un vecchio detto genovese, “soffiare e aspirare”), di essere risorsa turistica e di sopportare lo sviluppo economico e industriale.

“Faremo discutere – promette Burlando – Il meeting nasce da tante riflessioni di questi anni. Anche dalle discussioni come quella con Celentano, che ho rivisto recentemente a Terra Madre. O dalle polemiche per la torre di Fuksas a Savona e per le torri di Albenga, nelle quali siamo stati chiamati in causa senza che niente sia arrivato sul nostro tavolo. Vorremmo andare oltre (non crediamo che sia compito di un amministratore discutere di scelte architettoniche) e far capire la complessità  della gestione di un territorio cosଠfortemente antropizzato, angusto e fragile come la Liguria”.

Si partirà  dall’analisi della situazione attuale, per poi andare nello specifico dei molti progetti a regia regionale. “Abbiamo in campo progetti di sistema – spiega Ruggeri – come il progetto sull’Aurelia, strada-monumento, ma monumento vivo. Abbiamo progetti di forte valore simbolico, come l’abbattimento dello scheletrone della Palmaria e del viadotto delle Cinque Terre. Poi presentiamo l’atlante della costa, realizzato non con immagini zenitali, che or mai si trovano ovunque a cominciare da Google, ma con immagini a 45 gradi, che consentono di apprezzare meglio le volumetrie e costituiscono anche uno strumento di controllo: rendono giustizia alla bellezza della Liguria ma fanno anche vedere e capire le cose che non vanno bene.”

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Da “Regione.Liguria.it“ novembre 2008 – IL MEETING – Il Dipartimento Pianificazione Territoriale organizza il primo “Meeting sul Paesaggio” della Liguria.

Il meeting si svolgerà  a Genova nei giorni 13, 14 e 15 novembre, presso l’Archivio di Stato – Complesso Monumentale di Sant’Ignazio, via Santa Chiara 28r.

Perché il meeting?

La tutela del paesaggio è una delle competenze primarie della Regione. Su questo tema, sulla costante ricerca di equilibrio tra le esigenze dello sviluppo economico e le condizioni dettate dalla peculiare delicatezza del territorio ligure si esercita una parte consistente delle attività  della Regione e in primo luogo (anche se non solo) del Dipartimento Pianificazione Territoriale. Dal risultato di questa attività  dipende in gran parte l’immagine stessa della Regione, cosଠcome percepita dai cittadini, dai turisti, dagli organi di informazione e, conseguentemente, una quota significativa della capacità  di competizione della Liguria.

L’azione regionale sul tema é molto articolata e comprende attività  istituzionali (pianificazione, autorizzazioni paesistiche, approvazione di progetti speciali, istruttoria dei Piani urbanistici comunali), progetti di ampio respiro e significato, quali riutilizzo della ferrovia dismessa, ripascimenti delle spiagge, aree demaniali, promozione del sistema del verde, parchi regionali, progetto Aurelia, azioni pilota condotte nell’ambito dei FIR e degli APQ, progetti simbolo, come quelli relativi alla demolizione del c.d. scheletrone della Palmaria e del viadotto della Strada Litoranea delle Cinqueterre, che richiedono oggi una presentazione unitaria e coordinata che ne comunichi a pieno il valore.

Ma sul paesaggio convergono le azioni, i giudizi e le aspettative dell’intera società  ligure.

brochure scaricabile in pdf (12 Mb)
cinemeeting (21 kb)

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Da “Regione.Liguria.it“ del 6 novembre 2008 – Genova Territorio, tre giorni di meeting sul paesaggio a Genova – Da giovedଠ13 a sabato 15 novembre

Meeting della Regione Liguria sul paesaggio, da giovedଠ13 a sabato 15 novembre 2008, all’Archivio di Stato, nel complesso monumentale di Sant’Ignazio, in via Santa Chiara, a Genova.

Il paesaggio è una delle competenze principali dell’attività  della regione.

Sul paesaggio, sulla costante ricerca di equilibrio tra le esigenze dello sviluppo economico e le condizioni dettate dalla peculiare delicatezza del territorio ligure, si sviluppa una parte consistente dell’attività  del Dipartimento pianificazione territoriale che fa capo all’assessorato all’Urbanistica. Equilibrio indispensabile che hanno convinto gli organizzatori a titolare un volume sul convegno richiamando un vecchio detto genovese “Sciuscià  e sciurbi”, soffiare e aspirare, per sottolineare le difficoltà  che si incontrano nella gestione del territorio e del paesaggio.

Dal risultato di questa azione dipende in gran parte l’immagine stessa della regione, cosଠcome percepita dai cittadini e dai turisti.

La prima giornata di giovedଠè dedicata allo “stato delle cose”. Il punto di vista, il giudizio e le riflessioni della Regione Liguria con gli interventi del presidente della regione Liguria Claudio Burlando ,dell’assessore alla Pianificazione territoriale Urbanistica, Infrastrutture e Logistica Carlo Ruggeri e del direttore generale del Dipartimento Pianificazione territoriale Franco Lorenzani.

Nell’ agenda dei lavori le tendenze in atto, i numeri, i confronti con le altre regioni, i risultati dell’azione regionale, i problemi sul tappeto. Concluderà  la mattinata Pasquale Malare, direttore regionale per i Beni culturali e Paesaggistici della Liguria.

Il pomeriggio della prima giornata – La necessità  di un nuovo contratto sociale per il paesaggio – è dedicata all’incontro con la società  civile con gli interventi di assessori regionali e rappresentanti di diverse associazioni.

La seconda giornata è dedicata al confronto delle idee ed è articolata in tre sezioni:

Il paesaggio e la memoria, coordinata da Massimo Quaini dell’ Università  di Genova;
Il paesaggio e il futuro, coordinata da Gioia Gibelli dell’Università  di Genova;
Il paesaggio e l’architettura, coordinata da Francesco Prosperetti direttore generale Ministero Beni e Attività  Culturali.

La terza giornata del meeting è dedicata alle azioni, alle realizzazioni e agli gli impegni della Regione e alla Liguria delle eccellenze, a cura di Franco Bonanini, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre e alla presentazione delle proposte e delle azioni della regione, in termini di Piani, progetti e norme, a cura di Franco Lorenzani.

Concluderà  i lavori l’assessore Carlo Ruggeri.

Il meeting sul paesaggio punta anche a far incontrare linguaggi diversi e quello cinematografico avrà  spazio con la proiezione di diversi video e documentari fra cui “L’Italia vista dal cielo” di Folco Quilici con il testo di Italo Calvino e il documentario “Io e ..la forma della città “, di Paolo Brunatto, con il commento di Pier Paolo Pasolini.

A Sant’Ignazio saranno aperte anche due mostre, una sul paesaggio ligure e un’altra sui “mostri” da abbattere, dallo “scheletrone” della Palmaria al viadotto di Riomaggiore.

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Da “Regione.Liguria.it“ del 6 novembre 2008 – Tre giorni dedicati al paesaggio ligure. Un meeting per capire cosa fa la Regione per salvaguardarlo: lo stato delle cose, le idee e le azioni dell’Ente. A Genova dal 13 al 15 novembre 2008

Un patrimonio da salvaguardare: la tutela del paesaggio è una delle competenze primarie della Regione, alla ricerca di un equilibrio tra le esigenze dello sviluppo economico e quelle di un territorio particolarmente delicato. [Continua “¦ ]

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Comunicato stampa del “Gruppo consiliare Verdi Regione Liguria“

cominicato-stampa-gcverdi-regione-liguria-71108.jpgI VERDI POSITIVAMENTE STUPITI DALLA “SVOLTA” AMBIENTALISTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CLAUDIO BURLANDO E  DELL’ASSESSORE CARLO RUGGERI PROSSIMI ISCRITTI AI VERDI?

“Apprendiamo dalle dichiarazioni del Presidente della Giunta Claudio Burlando e dall’Assessore all’Urbanistica Carlo Ruggeri, sui giornali di oggi, l’improvvisa “svolta” ambientalista  enunciata dalla Regione. – dichiarano Cristina Morelli e Carlo Vasconi consiglieri regionali dei Verdi – Sono tre anni e mezzo che presentiamo interrogazioni, proposte di legge in questo consiglio, che sproniamo il Presidente e la sua Giunta a fare di più e meglio sulle questioni ambientali e per fermare la cementificazione, portando a casa sicuramente dei risultati, piccoli se paragonati al nostro sforzo. Ma sappiamo che ogni lungo cammino inizia con piccoli passi.

Finalmente oggi, leggendo i giornali, ci siamo sentiti ascoltati, abbiamo percepito che la presenza ambientalista all’interno di questa maggioranza sta lentamente producendo i suoi effetti.

Mettiamoci anche, forse, il nuovo vento che arriva dall’America. Il centro-sinistra, sulla scia della vittoria di Obama, speriamo comprenda finalmente che l’ambiente deve essere una priorità , non solo a parole ma anche nei fatti.

Siamo convinti che le dichiarazioni di incentivi ai Comuni virtuosi e rispettosi del territorio da parte della regione si traduca in proposta reale e concreta, in supporto alla nostra battaglia storica contro le seconde case in Liguria che da anni fanno scempio del nostro fragile territorio attraverso la sua cementificazione.

Con questo gesto ci auguriamo si sia avviata quella svolta ambientalista necessaria per la sopravvivenza della nostra regione, a cui sicuramente se ne aggiungeranno altri su altrettante problematiche che hanno bisogno di incentivazioni reali, come il tema dell’energia alternativa, del verde, della tutela delle nostre coste e dei diritti di tutti.

Consideriamo questo come l’inizio di un percorso volto a valorizzare le nostre priorità , almeno in questa   ultima fase di legislatura regionale. Se cosଠsarà  – concludono ironicamente Cristina Morelli e Carlo Vasconi –  potremmo prendere in considerazione la loro “iscrizione al nostro partito”. 

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Da “Trenette e mattoni“ ““ Blog di Marco Preve – Le verdi promesse di Obama e la Liguria grigia.

blog-di-marco-preve.jpg“Lo so, scusate, lo fanno tutti, e vabbè lo faccio pure io. Anche su questo blog dal titolo improbabile voglio parlare di Obama. Giusto un paio di cose e in tema con gli argomenti di cui si tratta in questo spazio. Già , perché il neo presidente Usa ha lanciato un chiaro segnale su quella che sarà  la sua politica sui temi dell’ambiente e dell’ecologia (potete leggerne qui, qui e qui). E non so se davvero ce la farà , ma c’è da credere che ci proverà . E poi è importante  il segno, l’esempio, la parola che può generare concretezza.

E allora, di fronte alle “green promises” di Obama, che non vogliono dire impoverimento ma invece una nuova concezione di vita e di sviluppo, che sorpresa, si fa per dire, il panorama ligure. Quello politico e quello geografico intendo, che si rassomigliano perché sempre più, grigi, negli ideali come nel cemento.

Una valanga di seconde case e grattacieli, politici di destra e sinistra che giustificano i porticcioli per gli yacht dei nababbi russi come opera della natura o come panacea per i mali del turismo, varianti a raffica per palazzi o quartieri, ettari di terreno franoso fino al giorno prima che diventano edificabili, amministratori che vogliono tagliare spigoli di palazzi storici per allargare le strade, piani urbanistici disegnati dai costruttori, architetti di fama che garantiscono buona stampa.

E nessuno che osi disegnare nuovi orizzonti, azzardare per la Liguria un ruolo pilota che mescoli turismo, sviluppo compatibile e, perché no, quella decrescita di cui ha parlato il filosofo Latouche a palazzo Ducale poche sere fa.

Qualche segnale di attenzione al tema però, dopo che tanti solleciti e stimoli al dibattito provenienti dai cittadini non avevano ottenuto risposta, sembra finalmente esserci. La Regione Liguria organizza un meeting per fare il punto della situazione su territorio, cementificazione e pianificazione. Un evento interessante cui dedicherò un prossimo post per discuterne con chi ne avrà  voglia. Per ora mi limito a dire come sorprenda il fatto che, a lanciare l’allarme sul ruolo troppo centrale che nella pianificazione urbanistica rivestono i Comuni, sia un’amministrazione che conta ex sindaci i quali, quel ruolo lo hanno esercitato senza risparmiarsi.”

Il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 08 Nov 2008 alle 10:09 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, Ambiente, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

3 commenti

 1 

Da “Savonanotizie” del 10.11.2008 – Svolta verde (?) della Liguria grazie a Obama

I Verdi positivamente stupiti dalla “svolta” ambientalista del presidente della Regione Claudio Burlando e dell’assessore Carlo Ruggeri prossimi iscritti ai verdi? [Continua … ]

10 Nov 2008 alle 18:05
 2 

Da “La Stampa” del 9 novembre 2008 – Retroporto di Varazze – Comitato contesta il sì della Regione alle nuove case

«Ci sentiamo traditi dalla dichiarazione del presidente della Regione Burlando che propone lo stop alle costruzioni di seconde case, con i Comuni costretti a rilasciarne i permessi per far cassa, dopo che mercoledì scorso la Commissione regionale ha detto sì a oltre 200 alloggi nel retroporto di Varazze con questa prevalente destinazione». Così dal Comitato Ponente Varazzino, la cui zona sarà presto interessata a un’operazione di ristrutturazione e riedificazione da 40 mila metri cubi di cemento. In settimana, intanto, è previsto l’incontro tra l’assessore regionale all’Urbanistica Ruggeri e i delegati del Comitato.[M.P.]

10 Nov 2008 alle 18:10
 3 

Da “Il Secolo XIX” del 10.11.2008 – «Retroporto, ci sentiamo traditi da Burlando e Carlo Ruggeri» il comitato ponente varazzino

TRADITI, da Claudio Burlando e Carlo Ruggeri.

Così, dichiarano di sentirsi i rappresentanti del consiglio direttivo del comitato “Ponente varazzino” dopo aver riflettuto sul parere favorevole dato dalla Conferenza referente dei servizi al progetto di riqualificazione del retroporto. Oggi, intanto, una delegazione del quartiere sarà ricevuta in Regione proprio da Ruggeri.

«Per noi – scrive il direttivo, presieduto da Andrea Delfino e di cui è portavoce Mario Rossi – apprendere della provocatoria proposta del presidente Burlando su “Opzione zero, per uno stop alle seconde case”, subito dopo aver saputo che la commissione referente della Regione aveva dato parere favorevole alla realizzazione di oltre 200 alloggi nel retroporto, è stato come aver subito un tradimento. Sia da Burlando, perché contavamo sul suo interessamento al problema, sia da Ruggeri (assessore all’urbanistica, ndr), impegnati in quello che sembrerebbe un radicale cambio di rotta, decisamente ambientalista, come si augura avvenga il Gruppo verde».

«Esprimeremo a Carlo Ruggeri le nostre riserve sull’operazione – conclude il direttivo – nell’incontro previsto, con la speranza che le richieste a suo tempo avanzate e non considerate in Conferenza dei servizi possano essere analizzate e inserite nel progetto. Il nostro comportamento è stato coerente e rispettoso dell’esclusivo interesse della città.
A. REG.

10 Nov 2008 alle 18:14

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