Varazze – Il Centro Destra preoccupato per la colata di cemento che invaderà  il ponente varazzino

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Varazze, 28.11.2008.

PonentevarazzinoNews

Il Centro Destra preoccupato per la colata
di cemento che invaderà  il ponente varazzino

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Le forze politiche del Centro Destra di Varazze hanno preso coscienza del reale pericolo che incombe sul ponente cittadino, quando e se la Giunta di Centro Sinistra riuscirà  a far approvare dai competenti uffici regionali, cosଠcome presentato, senza sostanziali modifiche ed avveduti accorgimenti, il progetto di riqualificazione del cosiddetto retroporto, che invece riguarda anche i Cantieri Baglietto, che sono fronte mare e dentro all’area portuale, con una loro “interessante” darsena privata, ma in una posizione strategica per il corretto recupero urbano della zona.

Tranquilli!! Noi siamo da sempre con e per i Cantieri Baglietto, per tutta una serie di motivazioni ampiamente espresse e chiarite in precedenti post, visionabili nell’apposita rubrica on-line; ciò premesso è indispensabile che la riqualificazione dell’importante e delicata zona sia concordata e non condizionata, nell’interesse di tutte le parti in causa ed in primis della città .

Esprimiamo soddisfazione per l’allegato comunicato stampa e confidiamo, a questo punto, visto che non esistono più dubbi sulla reale portata dell’iniziativa cementificatoria che si vuole realizzare nel ponente cittadino, che andrà  abbondantemente oltre gli 80.000 metri cubi finalmente denunciati, senza tenere conto di richieste e segnalazioni dei cittadini residenti, nel sostegno di tutte le Forze Politiche varazzine, savonesi e liguri, affinché l’operazione sia fatta, ma solamente dopo avere apportato le necessarie modifiche, che stiamo chiedendo da molti anni, e che negli ultimi due abbiamo potuto anche verificare con qualificati Tecnici e Funzionari della Regione Liguria, che ci hanno sempre manifestato apprezzamento per la validità  delle stesse e per la nostra moderata posizione.

Si al recupero urbano del ponente, da fare in fretta, nel rispetto di: leggi, regolamenti, ambiente, in totale sicurezza, inserendo le giuste richieste fatte da questo comitato, riprese da Tecnici della Regione Liguria e inserite nel verbale della Conferenza Servizi del 5 novembre u.s., unitamente a tutta una serie di altre importanti prescrizioni che dovranno essere recepite dalla nostra Giunta Comunale, la quale è tenuta a trovare soluzioni e dare valide risposte.

L’impegno sociale di ponente varazzino continua con la solita costanza, nell’unico interesse perseguito: per il quartiere di San Nazario e la Città  Varazze. Impresa che si presenta molto difficile sia per la determinazione dei personaggi politici coinvolti e sia per gli ingenti interessi economici e finanziari in gioco.

Ringraziamo le Forze Politiche, Associazioni, Comitati e cittadini che ci sostengono e quanti, ora che le carte iniziano obbligatoriamente a scoprirsi, decideranno di unirsi in una comune difesa del territorio, nel vero interesse di Varazze e dei suoi abitanti, compreso Operatori Turistici, Esercenti Commerciali, Artigiani ed Imprenditori varazzini tutti.

Il direttivo.

Comunicato stampa

logo-pdl.jpgRetroporto: Notizie allarmanti dalla Conferenza dei servizi, rischio di allagamenti per l’enorme diga sotterranea.

Dopo una lunga ed ingiustificata attesa del verbale della Conferenza dei Servizi svoltasi il 5 Novembre e dopo un’analisi di quanto dettagliatamente scritto e rimarcato dai competenti Uffici Regionali in merito al progetto di riqualificazione del retroporto di Varazze, possiamo affermare che la situazione e’ decisamente allarmante, e potrebbe portare l’Amministrazione comunale a concentrarsi esclusivamente sulla zona T1C (ex aree Varauto e Concerie Rocca ovvero quelle con maggiori interesse realizzativo), abbandonando di fatto le altre zone (T1E dei Baglietto e T1A1 del Pino Ferro) e dicendo cosଠaddio al tanto atteso Museo del Mare ed alla creazione di un polo del soccorso con la sistemazione di associazioni e servizi per la comunità  (Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, etc.)

“Siamo finalmente riusciti ad ottenere copia del verbale della “Conferenza dei Servizi” del 5 Novembre, dice Andrea Valle responsabile del PdL varazzino, e siamo rimasti letteralmente sconcertati da quanto scritto dai funzionari della Regione. Tutto ciò che il Sindaco Ghigliazza ed il suo Assessore Busso hanno detto ai cittadini di Varazze negli ultimi mesi relativamente al progetto di riqualificazione del retroporto e’ stato clamorosamente smentito e ribaltato dalla Regione, con dichiarazioni tra l’altro piuttosto preoccupanti dal lato idrogeologico”.

I funzionari della Regione Liguria, hanno rimarcato ai rappresentanti del Comune ed ai proprietari delle aree interessate la mancata risoluzione di tutte le problematiche già  evidenziate nella prima convocazione della Conferenza dei Servizi del Marzo scorso, riguardanti principalmente aspetti ambientali, idrogeologici e di viabilità , e che dovevano essere integrate con la procedura di “screening” ad oggi non ancora eseguita dal Comune di Varazze.

Inoltre le osservazioni sono state ulteriormente integrate con giudizi decisamente “pesanti” dei tecnici regionali perché quanto presentato risulta essere ” uno studio molto incompleto” con soluzioni ” poco funzionali” o ancora ” difficilmente fruibili”.

“Queste affermazioni sono pesanti macigni sul Progetto di riqualificazione” afferma Gerolamo Carletto, consigliere di minoranza del centrodestra varazzino che insieme a Giovanni Delfino, Gianantonio Cerruti , Marisa Delfino e Andrea Valle chiedevano un referendum popolare sempre osteggiato e denigrato dalla Giunta, “ma quello che più ci preoccupa e deve farci tenere alto il livello di attenzione su questa pratica e’ quanto afferma il dipartimento Ambiente regionale, quando scrive che le opere del P.U.O. in oggetto sono di non indifferente “‘impatto” geologico ed idrogeologico, con particolare riferimento ai due piani interrati di parcheggi che in pratica formeranno una “diga o barriera sotterranea” di ben 220 metri di lunghezza a poca distanza dal mare, e ciò potrebbe costituire un” effetto barriera” per la falda idrica presente in zona e che naturalmente scende verso il mare, con possibilità  di provocare risalite idriche, ristagni ed eventi di allagamenti periodici nella zona.”

Un altro aspetto pesantemente contestato nel progetto e’ quello relativo alla viabilità  di tutta la zona e della interconnessione con il tessuto viario esistente, inclusa la attuale Aurelia-bis. Oltre a condividere le osservazioni fatte dal Comitato cittadino che da tempo si batte per avere voce sulle scelte operate nel proprio quartiere e chiede maggiore integrazione tra centro storico e nuovi insediamenti (Ponente varazzino, ndr), vengono sollevate significative perplessità  su come sono state affrontate le problematiche relative alla viabilità  di tutta la zona, sia a livello complessivo del distretto T1, che dei singoli sub distretti.

“Intanto da questi documenti si evince quello che l’Amministrazione non ha mai detto ai varazzini in tutti questi anni, ovvero che nella sola area della T1C (ex aree Varauto e Concerie Rocca) sono ben 80.000 i mc. di cemento e non solo 37.000, come invece ha sempre sostenuto” precisa l’architetto Gianantonio Cerruti “e sono proprio dai volumi interrati i problemi maggiori che si possono ripercuotere sul quartiere di San Nazario. Inoltre già  dall’estate del 2007 avevamo sottolineato come fossero problematici e poco sviluppati gli aspetti della viabilità   affrontati dal progetto di riqualificazione. Oggi troviamo scritto che il lato a monte della T1C ovvero la zona della Aurelia-bis e’ particolarmente penalizzato sotto l’aspetto architettonico perché trattato come “retro” dove la viabilità  ed i parcheggi sono poco funzionali e mal collegati all’asse viario attuale, cosଠcome il percorso pedonale, ampio ma mal raccordato con il centro storico rionale e difficilmente fruibile. Analoghe critiche sono valide anche per la T1E e la T1A1″.

Ed e’ proprio per tutti questi aspetti che la Regione ha precisato a questa Amministrazione che si dovrà  far carico direttamente di assolvere a tutti questi compiti e di coordinare puntualmente le verifiche e le integrazioni richieste, assumendosene di fatto la piena responsabilità  davanti ai propri cittadini e non solo. “Ecco il fuggi-fuggi della Regione, esclama Giovanni Delfino, dopo tutti questi interventi la Regione scarica la patata bollente al Comune perché hanno finalmente capito che quanto gli e’ stato sottoposto all’approvazione scotta”.

Alla fine di tutto ciò, ed in mancanza della innumerevole quantità  di integrazioni tecniche e verifiche  richieste già  da Marzo dai tecnici della Regione Liguria, si può affermare che l’Amministrazione in questo ultimi 8 mesi non ha praticamente fatto nulla, se non rassicuranti e concordati proclami giornalistici, per garantire l’approvazione del P.U.O. sulla riqualificazione del retroporto, forse troppo intenta a cercare di sanare le fratture interne ed a salvare una maggioranza sempre più alle corde. Varazze, 27 Novembre 2008.

Responsabile Comunicazione PDL Varazze :  Guido CARATTINO
V. Coordinatore Provinciale F. I                      :  Andrea VALLE

Questo articolo è stato pubblicato il 28 Nov 2008 alle 11:41 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

Un commento

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Da “Savonanews” – Varazze: rischio allagamenti per la diga, email dal Pdl

Dopo una lunga ed ingiustificata attesa del verbale della Conferenza dei Servizi svoltasi il 5 Novembre e dopo un’ analisi di quanto dettagliatamente scritto e rimarcato dai competenti Uffici Regionali in merito al progetto di riqualificazione del retroporto di Varazze, possiamo affermare che la situazione e’ decisamente allarmante, e potrebbe portare l’Amministrazione comunale a concentrarsi esclusivamente sulla zona T1C (ex aree Varauto e Concerie Rocca ovvero quelle con maggiori interesse realizzativo), abbandonando di fatto le altre zone (T1E dei Baglietto e T1A1 del Pino Ferro) e dicendo cosi’ addio al tanto atteso Museo del Mare ed alla creazione di un polo del soccorso con la sistemazione di associazioni e servizi per la comunita’ (Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, etc.) [Continua …]

28 Nov 2008 alle 15:39

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