La colata di cemento sul retroporto di Varazze è difficile da fermare

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni“
comitato@ponentevarazzino.com
   –    Home page

Varazze, 12.12.2008.

ulivosecolare-ingresso-marina-di-varazze30708.jpgPonentevarazzinoNews

La colata di cemento sul retroporto
di Varazze è difficile da fermare

Concordiamo con il Consigliere di maggioranza Dott. Giovanni Baglietto, già  Assessore di peso della Giunta guidata dal Sindaco avvocato Antonio Ghigliazza, ma recentemente privato di ogni delega, ed oggi autore di duri attacchi nei confronti dei colleghi, accusati di spregiudicate operazioni immobiliari “camuffati da recuperi urbani” ed altro, tramite il sito “Varazze che vogliamo“ con post e video inseriti su YouTube: molti varazzini si stanno finalmente, ma purtroppo tardivamente, rendendo conto di cosa effettivamente verrà  realizzato nel ponente cittadino.

“Spero che ci sia ancora la possibilità  di fermare la colata di cemento che decreterà  la morte di Varazze, ma c’è bisogno di un forte movimento d’opinione, e soprattutto di informazione. Facciamo il passa parola, ma soprattutto: riprendiamoci la nostra città: “ scrive il Consigliere Baglietto. Come avremmo voluto che questi accorati appelli si fossero uniti ai nostri di inizio 2006, quando abbiamo denunciato l’avanzata azione di tessitore dell’Assessore G.B. Busso, non perché gli fosse impedito tale delicato compito, finalizzato ad eliminare un degrado urbano inaccettabile e penalizzante, ma perché non fosse lasciato solo nella difficile trattativa con i privati proprietari delle aree interessate dalla riqualificazione.

All’ora dovevamo unirci e fare il “passaparola” per evitare che nella zona venisse prevista la  realizzazione di tanti alloggi, più o meno mini, destinati ad ogni modo a seconde case, senza invece prevedere di sistemare la viabilità , abbattere le vergognose barriere architettoniche esistenti, recuperare la piazza d’ingresso per chi arriva in città , rivitalizzando il “carruggio” interno dello storico quartiere.

Il direttivo di Ponente Varazzino non si è minimamente risparmiato nel cercare di sensibilizzare tutti i politici, tecnici, funzionari locali e regionali, senza trascurare di tenere informati i cittadini, superando serrate e pressanti opposizioni e duri contrasti. Avremmo gradito allora, eccome “¦, un tangibile e maggiore supporto, soprattutto dai politici varazzini. Siamo stati costretti, avendo capito che non esistevano le condizioni per poter ottenere una sostanziale modifica del progetto concordato con i privati, ad accettarlo, anche se non condiviso, a condizione di inserire alcune minimali modifiche e accorgimenti ritenuti assolutamente indispensabili, per evitare di aumentare il già  esistente disagio alla viabilità  pedonale e veicolare della zona.

Fermare oggi tutta l’operazione per opportunamente ripensarla, con la campagna elettorale praticamente già  iniziata, non pensiamo sia cosଠfacile a farsi; siamo invece più propensi ad un impegno comune per evitare che la fretta, reale e palpabile, ci porti un ulteriore intervento di recupero urbano “monco”,  se non addirittura penalizzante per il quartiere e la città .

La Giunta Comunale è ormai lanciata a tutta velocità  per fare approdare il progetto così com’è, o comunque con poche marginali modifiche, in tempi strettissimi e non può permettersi distrazioni. E’ giunto il momento ultimo per noi tutti, politici e cittadini di buona volontà , facciamo sentire la nostra voce, non per bloccare un necessario e non più rinviabile recupero urbano, ma perché sia fatto tenendo conto delle necessità  di tutti: privati proprietari delle aree, che da industriali e artigianali sono state modificate in residenziale, della città  di Varazze e degli abitanti del quartiere che qui vivono e lavorano.

Riportiamo news del Consigliere Dottor Giovanni Baglietto pubblicata su “Varazze che vogliamo“ Giovedì 11 Dicembre 2008.

RETROPORTO: 170 NUOVI APPARTAMENTI, NON 200!       

L’annuncio è di quelli che ti lasciano senza fiato, di quelli che ti fanno rivedere le tue presunte certezze e le tue consolidate opinioni su fatti che credevi di conoscere: i due sindaci di Varazze, quello eletto, Ghigliazza, e quello vero, Busso, hanno alcuni giorni fa smentito definitivamente le “perfide insinuazioni” circolanti nella città  che dicevano che nel retroporto verranno realizzate 200 nuove unità  abitative.

I due reggenti di Varazze,oggi come non mai in sincronia totale di vedute sul triste destino che stanno deliberatamente tracciando per la nostra città , hanno testualmente affermato: “La pratica per i distretti di trasformazione del ponente cittadino, compresi i cantieri Baglietto,  prevede che nell’area saranno realizzati 37 mila metri cubi ad uso residenziale e commerciale e 170 appartamenti, quindi non 200 come abbiamo letto e sentito troppe volte.”  Sono certo che questa rassicurante affermazione farà  vedere ai nostri lettori la vergognosa operazione retroporto in una ben più benigna ottica: gli appartamenti-alveare (non superiori ai 50 mq.) sono meno di quanto si dice.

Ma la domanda è: cosa cambia facendone 30 in meno? Il prezzo? Non credo. La destinazione ad edilizia popolare? Neanche. Il ritorno per la città ? Scordiamocelo!

Sono sempre 170 miniloculi (non minilocali) che, situati come saranno in prima fila, fronte mare, saranno venduti, come apparso recentemente sui giornali, alla folle cifra (di oggi, potrebbe anche aumentare) di E‚ 12.000 al metro quadro! Il conto è presto fatto : per 50mq. ci vorranno E. 600.000. Pensiamo davvero che ci siano cittadini di Varazze che cercano casa, in grado di comprare a questi prezzi? Le giovani coppie vedranno ancora una volta frustrato il loro sogno di farsi una casa e metter su famiglia, mentre frotte di milanesi scottati magari dal crollo della borsa correranno ad investire i loro soldi nel vecchio mattone, meglio ancora se con vista mare.

Grazie cari sindaci, grazie di averci spiegato che faremo solo 170 appartamenti!

Continuiamo dunque ad imbrogliare i cittadini, a mascherare le speculazioni edilizie più ignobili, soprattutto se fatte in tempi duri e difficili come questi, con la scusa dei recuperi urbanistici.

Tappeti rossi a pelo lungo per i palazzinari e solo speranze e sogni proibiti per i varazzini. GUAI a consentire nuove costruzioni nelle frazioni, non rendono. Preferiamo far cementificare la costa da gente che a noi non lascia poi nulla, cotonificio e porto insegnano (http://it.youtube.com/watch?v=xZwIzouSKDo).

Diciamolo che il nuovo campo sportivo si pagherebbe da solo se si facesse un bando in cui si chiede all’imprenditore di farci la struttura in cambio dell’uso e della vendita dei volumi sottostanti a box e commerciale! Gli esempi di opere realizzate in questo modo si sprecano.

Smettiamola di regalare la nostra città  agli speculatori. I nostri figli ce ne chiederanno conto!

Il piano regolatore parla di retro porto con 30.000 metri cubi di edificazione: così deve essere.

Ah, dimenticavo l’albergo “mancato” nei cantieri Baglietto. Ho avuto da bambino il privilegio di conoscere Bernardo Baglietto, figura leggendaria della famiglia costruttrice di imbarcazioni: darei la mia mano sinistra, quella dominante non per sapere cosa ne penserebbe di un cantiere in cui nascono edilizia residenziale ed alberghi, ma semplicemente per vedere la sua faccia. Credo che imprenditori come lui, gente che dava lavoro a 700 persone, che faceva studiare i figli dei suoi dipendenti, che aveva un rapporto personale diretto con ogni dipendente, impazzirebbero a vedere il destino riservato ad aziende simbolo di Varazze nel mondo.

Spero che ci sia ancora la possibilità  di fermare la colata di cemento che decreterà  la morte di Varazze, ma c’è bisogno di un forte movimento d’opinione, e soprattutto di informazione.

Facciamo il passa parola, ma soprattutto RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA CITTA’ –

Giovanni Baglietto

Il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 12 Dic 2008 alle 09:44 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, Attualità, NEWS DA VARAZZE, VIABILITA'. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

Scrivi una risposta

Devi essere loggato per inserire un commento.