Genova ““ Ilva problema non risolto

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Genova ““ Ilva problema non risolto

Riceviamo dal Gruppo Consiliare dei Verdi della Regione Liguria e pubblichiamo il comunicato stampa sulla notizia del sequestro di rifiuti speciali operato dal NOE, a conferma di come sia indispensabile controllare sistematicamente, senza fidarsi troppo di pubbliche manifestazioni di buone intenzioni.

Comunicato stampa

ENNESIMA DENUNCIA PER L”˜INQUINATORE EMILIO RIVA – ILVA PROBLEMA NON RISOLTO

“Le notizie del sequestro di rifiuti speciali e delle denunce a Emilio Riva e tre responsabili di stabilimento è un fatto molto grave che però non ci stupisce, ““ affermano Cristina Morelli e Luca Dallorto rispettivamente consigliere regionale e comunale dei Verdi ““ l’indagine del NOE, a cui va il nostro plauso,  denota invece come la questione delle azioni inquinanti dello stabilimento Ilva di Genova-Cornigliano non siano risolte.

L’imprenditore recidivo Emilo Riva si dimostra ancora una volta non  affidabile e totalmente disinteressato a rispettare le leggi in materia ambientale, ricordiamo la sua condanna penale del 2006 presso il Tribunale di Genova a un anno e quattro mesi per inquinamento ambientale, e gli altri gravi precedenti a Taranto, dove continua ad avvelenare la città . Da uno studio di Greenpeace l’impianto Ilva di Taranto risulta il secondo più inquinante stabilimento italiano con quasi 11.000 tonnellate di emissioni di CO2 nel 2007.

Dopo tanti anni di battaglie ambientali ““ concludono gli esponenti dei Verdi Cristina Morelli e Luca Dallorto –  che hanno portato alla chiusura della cokeria e dell’altoforno, oggi si registra nel quartiere di Cornigliano un netto miglioramento della qualità  dell’aria (compresi cancerogeni come benzene e benzopirene), occorre però vigilare attentamente sull’evolversi della situazione al fine di scongiurare nuovi accordi che pongano l’imprenditore nella condizione di ottenere eventuali vantaggi nella futura destinazione delle attività . Si rende urgente ridiscutere complessivamente sugli spazi concessi che servirebbero in maniera strategica per lo sviluppo del porto di Genova e dell’occupazione con l’insediamento di nuove attività  non inquinanti”.

Il direttivo.

Questo articolo è stato pubblicato il 11 Dic 2008 alle 20:47 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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