Varazze: WWF Sezione Liguria rileva alcune criticità sul progetto di recupero del retroporto

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Varazze, 24.11.2009.

PonentevarazzinoNews

WWF Sezione Liguria rileva alcune criticità sul progetto di recupero del retroporto

marco-piombo.jpgRiceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviatoci dal Presidente WWF Sezione Liguria, Dr. Marco Piombo.

COMUNICATO STAMPA – SAVONA,  23 NOVEMBRE 2009

Progetto riqualificazione del retroporto di Varazze: il WWF contesta la mancanza di veri spazi verdi.
 
Il WWF Sezione Liguria in merito al progetto di riqualificazione del retroporto di Varazze, ritiene di portare a conoscenza le osservazioni e le criticità rilevate e formulate dalla scrivente associazione ed inviate a maggio 2009 a: Comune di Varazze, Regione Liguria, Provincia di Savona e Soprintendenza ai Beni ambientali.
 
Il Presidente Dr. Marco Piombo illustra alcune delle criticità riscontrate nel progetto:

– Impattante dal punto di vista paesaggistico la previsione di realizzazione del PUO considerando che la normativa di pianificazione territoriale vigente non individuerebbe valori di pregio e di rilievo particolare sotto il profilo paesaggistico tali da essere assoggettati al regime di conservazione; tuttavia considera importante la parziale tutela dell’area ai sensi dell’art. 142 del Dlgs 42/04 in quanto in prossimità del mare, e posta nell’ambito della fascia costiera comprendente le aree fino a 300 metri dal mare.

– Si ritiene urgente una approfondita verifica della reale situazione idraulica rappresentata dal Rio Cucco in relazione alle indicazioni progettuali contenute nel P.U.O. per la messa in sicurezza dello stesso rio, per l’intero tratto tombinato non ancora oggetto di intervento.

– Il P.U.O. in questione è notevolmente carente di elementi di compensazione e mitigazione a “verde” e quindi degli standard urbanistici, vedi DECRETO MINISTERIALE 2 aprile 1968, n. 1444 : Art. 3. (Rapporti massimi, tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e gli spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi).

Per gli insediamenti residenziali, i rapporti massimi …. sono fissati in misura tale da assicurare per ogni abitante – insediato o da insediare – la dotazione minima, inderogabile, di mq. 18 per spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggio, con esclusione degli spazi destinati alle sedi viarie.

Tale quantità complessiva va ripartita, di norma, nel modo appresso indicato: c) mq. 9,00 di aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade;
 
Difatti il PUO disattende le stesse indicazioni del Piano Urbanistico Comunale vigente  relative alla progettazione, contenute nelle NORME PROGETTUALI PESI INSEDIATIVI E CARICO URBANISTICO all’interno della scheda “articolazione attuativa in sub-distretti ed unità di intervento del RETROPORTO, le quali recitano:
 
“L’intervento di ristrutturazione urbanistica, che dovrà essere oggetto di PUO esteso all’intero sub-distretto, dovrà nel rispetto dei parametri urbanistici sotto indicati, rispettare le seguenti condizioni:..” “dovrà comunque essere assicurato il mantenimento di un’area “non costruita”, a verde, aggiuntiva rispetto alla quota di standard pertinente all’edificazione realizzata, corrispondente ad almeno il 30% della superficie totale del sub-distretto;”

“la localizzazione delle nuove edificazioni dovrà preferibilmente interessare la parte a ponente destinando invece a verde la porzione frontistante i Cantieri Baglietto” e’ OPPORTUNO OSSERVARE CHE TALE PREVISIONE E’ STATA oggetto di valutazioni definitive espresse dall’Amministrazione regionale durante la fase di approvazione del PUC ( REGIONE LIGURIA Comitato Tecnico Regionale per il Territorio Sezione per la Pianificazione Territoriale ed Urbanistica- VOTO N. 116 del 31.07.03 e 4.08.03 ) :

La  volumetria ammissibile nella zona deve  essere ridotta in modo tale da garantire i seguenti esiti:

•         dovrà essere assicurato il mantenimento di un’ area “non costruita”, a verde, aggiuntiva rispetto alla quota di standard pertinente all’ edificazione realizzata, corrispondente ad almeno il 30% della superficie totale del sub-distretto;
•         dovranno essere individuate zone all’interno delle quali concentrare l’edificabilità relativa all’ intero sub-distretto che non dovrà comunque superare i 30.000 mc. complessivi. La localizzazione delle nuove edificazioni, dovrà preferibilmente interessare la parte a ponente destinando invece a verde la porzione frontistante i Cantieri Baglietto;
•         la tipologia delle nuove edificazioni dovrà essere congruente con le caratteristiche che la zona viene ad assumere  a seguito della realizzazione del porto  e della conseguente necessaria valorizzazione delle aree contermini; in particolare si ritiene che l’altezza massima non dovrebbe superare i 4 piani fuori terra.
 
Aree a verde e spazi pubblici collettivi. Criticità riscontrate.

Il P.U.O. prevede sì la realizzazione di un ampio sistema di spazi pubblici, con destinazione a piazze – passeggiata, ma non prevede spazi verdi attrezzati a misura d’uomo. Difatti non lo si può considerare a tutti gli effetti spazio verde quanto previsto e cioè “aree verdi pubbliche attrezzate, con aiole di spessore adeguato”. Criticità anche nell’utilizzo di specie non propriamente autoctone e quindi in difetto con le indicazioni del PTCP.

Non è condivisibile la scelta progettuale e di standard urbanistico volta ad ospitare l’esigua alberatura prevista lato mare in vasi in cemento che dovranno accogliere le piante, come previsto nella Zona Aurelia, dove verrebbe realizzata una passeggiata con vista mare. L’allestimento verde previsto per questa zona è costituito da file parallele di Palme delle Canarie (Phoenix canariensis). Tutto questo per permettere maggiore superficie destinata a parcheggi interrati.
 
Si ritiene osservare che la realizzazione di due livelli di parcheggi interrati non permetterebbero la messa a dimora di piante di alto fusto in piena terra. Una loro modifica restrittiva della superficie, consentirebbe invece di utilizzare parti di suolo con reale destinazione a verde pubblico.

E’ utile ricordare quanto indicato dall’assetto insediativo del Piano Territoriale di Coordinamento Paesistico regionale (PTCP) l’area è ricadente in zona AI_CO assoggettata a regime normativo di CONSOLIDAMENTO.

• Tale regime si applica nei casi in cui l’impianto esistente non presenti una configurazione sufficientemente definita né un corretto inserimento ambientale, oppure presenti carenze funzionali superabili mediante interventi che, pur incidenti sotto il profilo paesistico, siano tale riguardo compatibili.

• L’obiettivo della disciplina è quello di consentire l’adeguamento dell’impianto tanto sotto il profilo funzionale quanto sotto quello paesistico-ambientale.

• Sono pertanto consentiti quegli interventi sia di modificazione delle strutture esistenti sia di eventuale ampliamento dell’impianto che ne consolidino la presenza e ne migliorino l’inserimento nel contesto ambientale.
 
Si ritiene osservare che le stesse strutture urbanistiche così come previste nel P.U.O., non presenterebbero elementi migliorativi di inserimento nel contesto ambientale così anche come previsto dal Piano Urbanistico comunale.

Conclusioni

Alla luce di quanto non si condividono alcune scelte urbanistiche contenute nel PUO in particolare, quelle relative alla variante del PUC e della scarsa previsione di verde pubblico e di mitigazione ambientale nel suo complesso delle opere edilizie, oltre che dell’impatto paesaggistico complessivo dell’opera sul paesaggio costiero.

WWF Sezione Liguria: Il Presidente Sezione Regionale Piombo Marco.

Il direttivo.

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Questo articolo è stato pubblicato il 24 Nov 2009 alle 10:54 ed è archiviato nelle categorie - Recupero del Retroporto, - Tutela del Verde, A)-TEMI IN DISCUSSIONE, Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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