Varazze. Linee guida per la revisione del Piano Urbanistico Comunale
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Varazze, 22.12.2012. Home page
Linee guida per la revisione del Piano Urbanistico Comunale
Comunicato stampa a cura dell’Assessore all’Urbanistica Gerolamo Carletto. “Obiettivo fondamentale è la salvaguardia della collina e dell’entroterra attraverso una corretta gestione dell’edificato ovunque possibile. A tale scopo si prevede la possibilità della trasferibilità più ampia dell’indice edificatorio; solo consentendo la residenza si può pensare ad un effettivo sviluppo delle nostre frazioni, in questo modo si realizza anche un valido presidio del territorio.
La revisione comporterà aggiornamenti del PUC in tutto il territorio comunale, eventualmente anche del Piano Paesistico con la condivisione della Soprintendenza. Alla revisione del piano conseguirà una crescita di iniziative pubbliche e private nei comparti residenziali compatibili, turistici, artigianali, commerciali, attraverso soprattutto il rispetto dell’ambiente che è un valore costituzionalmente protetto. Solo in questo modo si possono anche valorizzare le nostre attrattive turistiche, quali mare, spiaggia ed entroterra con presenza del ‘Parco del Beigua’. Si migliorerà l’impatto della circolazione extraurbana, urbana, in transito sulla viabilità della Città.
In tema di edilizia residenziale, lo studio terrà conto: delle iniziative sostenute dall’attività dell’Amministrazione comunale già svolte; della normativa regionale vigente, con individuazione delle aree destinate a vocazione residenziale pubblica ed a vocazione residenziale sociale; dell’edilizia abitativa in proprietà a prezzi convenzionati. Verranno salvaguardate le caratteristiche peculiari della Città, tutti gli interventi seguiranno un percorso formativo attraverso un processo di partecipazione, coinvolgendo sia le Associazioni, sia i cittadini.”
Osservazioni
Lungi da noi voler fare un processo alle intenzioni, tra l’altro neanche dichiarate, anzi, nel comunicato nessuna smagliatura, solo un elenco di cose “buone e giuste”, assolutamente necessarie se si vuole rimediare a una lunga, lunghissima serie di errori fino ad oggi commessi; ed allora cos’è che ci preoccupa?
Non certo la possibile maggiore presenza di persone residenti nel nostro entroterra, anzi auspicata, e neanche uno studio organico della mobilità veicolare e pedonale, il cosiddetto “PUM” (Piano Urbano della Mobilità), che non ci risulta sia mai stato fatto a Varazze, come del resto neanche quello per la tutela e conservazione del verde pubblico e privato, senza i quali diventa complicato (come minimo …) il lavoro di chi deve decidere sulla validità e fattibilità delle richieste di ristrutturazioni e nuovi insediamenti presentati. Quello che ci rende dubbiosi è il fatto che in passato tutte le “buone intenzioni” enunciate, non solo sono rimaste tali, ma cosa veramente deplorevole e molto dannosa per l’ambiente e per l’intera comunità, sono state scientificamente e minuziosamente smembrate, dando attuazione solo a quella parte dei progetti e regolamenti che ad alcuni stavano a cuore, nel più assoluto e colpevole assenteismo di chi preposto al controllo ed a fare rispettare leggi e regolamenti, che pure esistono, anzi in abbondanza.
Sarà questa la volta buona? Assisteremo ad un cambio di rotta? L’alluvione del 4 ottobre 2010 e l’attuale pesante crisi economica, che si sta facendo sentire e che probabilmente sentiremo ancora di più nel 2013, ha mutato l’atavico “modus operandi italico”, che neanche l’entrata nell’area euro è riuscita minimamente a scalfire?
Per il nostro bene e soprattutto per quello dei nostri figli, ai quali di certo una cosa la lasciamo in eredità, un debito procapite di oltre 30.000 euro, alla data odierna, poi si vedrà, vogliamo auspicare che tutte le “buone e giuste” intenzioni di cui è lastricato il comunicato stampa dell’Assessore Carletto, come del resto ci ha personalmente assicurato, trovino totalmente applicazione e diano finalmente soluzione ai tanti problemi che affliggono il nostro territorio e gravano sulla comunità, frutto avvelenato di una miope e colpevole gestione fino ad oggi da noi tutti fatta o quantomeno accettata.
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