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Varazze, 29.01.2014.                                   Home page

Un’opera di Orlando Ciaccia per il “Giorno della Memoria”

A metà mattina del 29 gennaio, nel fare visita alle sale espositive del Gruppo Artisti Varazzesi in Via Malocello, oltre al presidente del sodalizio artico ho avuto il piacere d’incontrare l’amico e pittore contemporaneo Orlando Ciaccia, con il quale mi soffermo sempre volentieri a chiacchierare d’arte e ad analizzare insieme la qualità delle sue opere. La discussione del giorno è inevitabilmente finita per disquisire sull’ultimo quadro di Orlando, finito da alcuni giorni di dipingere ed intitolato il “Giorno della Memoria”, una ricorrenza appena commemorata nel mondo, il 27 gennaio.

Il quadro, dal significativo e macabro contenuto, bene rende l’idea che l’artista originario di Montalbano Ionico (Provincia di Matera) e alpicellino di adozione, ha maturato nel tempo, fin da quando il padre all’epoca emigrato a Linz in Austria, nelle vicinanze del campo di concentramento di Mauthausen, rimasto scioccato dal trattamento riservato ai prigionieri, quando è tornato a casa, dopo aver vissuto da spettatore diretto e spesso attivo, con molte vite di prigionieri salvate (una sessantina ricorda), gli ha raccontato delle atrocità commesse e alle quali ha assistito.

Testimone dell’esperienza paterna, un militare italiano li prigioniero, da lui salvato da morte certa e, caso vuole, suo compaesano di Montalbano Ionico, il quale, riconoscente, d’allora l’ha sempre chiamato papà.

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