Savona. Dedicate a Saccorotti, Rambaldi e Collina le “Vetrine d’Artista” di agosto 2014

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Varazze, 29.07.2014.                           Home page

Dedicate a Saccorotti, Rambaldi e Collina le “Vetrine d’Artista” di agosto 2014 a Savona

Le “Vetrine d’Artista” organizzate in corso Italia a Savona, presso la sede della Cassa di Risparmio di Savona, dall’Associazione Culturale “R. Aiolfi” per il mese di agosto 2014, sono un omaggio a tre artist: Oscar Saccorotti, Emanuele Rambaldi, Raffaele Collina.

La mostra sarà inaugurata alle ore 10 dell’1 agosto 2014 e potrà essere visitata fino al 2 settembre. Fruizione libera.

Continua così la fortunata esperienza delle “Vetrine d’Artista”, collocate nel pieno centro (corso Italia) nella sede centrale della Cassa di Risparmio di Savona, grazie alla formula di alternare presenze di voci nuove o relativamente nuove nel panorama attuale dell’arte contemporanea con una serie di “omaggi” ad Artisti scomparsi che hanno avuto, comunque, un legame con questo Territorio. Ideatrice dell’iniziativa è la Dr.ssa Silvia Bottaro, che mese dopo mese ne cura la realizzazione.

Motivazione:
Nel mese di agosto 2014 l’Associazione “Aiolfi” intende ricordare tre artisti di particolare sensibilità anche nell’uso del disegno, ponendo così l’attenzione su Oscar Saccorotti (Roma, 1898 – Recco-Genova, 1987), Emanuele Rambaldi (Pieve di Teco (IM), 1903 – Savona, 1968), Raffaele Collina (Faenza, 1899- Campoligure, 1968).
Le brevi note critiche riguardano Saccorotti: artista, autenticamente ligustico per il suo modo di vita schivo, lui ligure d’elezione. Una pittura ricca di significati intimamente legati al sentire il paesaggio in modo semplice e originale. Ascoltando il richiamo della natura, quella natura che è così rigogliosa a Megli intorno alla sua casa-studio, dove gli ulivi dialogano con il suo pennello ed il profumo dei fiori è colto nelle trasparenze delle corolle delle “Viole del pensiero” (1938).
Il suo amore per il paesaggio annuncia la sua poetica: un’intesa profonda tra natura e pittura che diviene, poi, pace, musica, ma anche rispetto dell’evento naturale. Con estrema semplicità e con la stessa meraviglia  per moltissimi anni ha ascoltato la quiete in cui era immersa la sua casa, dove lui (“Occhi chiari in un viso d’inglese, ma anima limpidamente mediterranea …”) (questa frase è stata scritta da Camillo Sbarbaro nel 1929), viveva sapendo comprendere l’essenziale di ciò che vedeva rendendosi conto che negli accadimenti abituali si può “scoprire il nuovo” (C. Sbarbaro). E’ sintomatico, infatti, che proprio un poeta quale Sbarbaro fosse tra i primi ad apprezzare la sua pittura. Pittore d’istinto ha ritratto nature morte, una personale ornitologia, una silente e precisa ritrattistica, infatti nell’atlante delle immagini di Saccorotti occupano un posto importante anche i ritratti: giovani donne riprese in “posa” nelle opere degli anni Trenta.
Il suo naturalismo lirico  sottende sì la frequentazione dei poeti Sbarbaro, Montale, Barile, ma soprattutto ci svela la sua attitudine contemplativa: la sua curiosità per il bello, per l’arte in sé, lo conduceva non tanto a ricercare modelli da seguire quanto l’individuazione di quel segno che rappresentava “la distanza dalla memoria”, ossia l’equilibrio tra l’oggetto formale e l’ispirazione. Il suo linguaggio grafico è quanto mai originale e degno di nota: le incisioni hanno una propria autonomia espressiva, un segno nitido, pulito semplice e analitico. Giovanni Arpino lo ha definito “un uomo, un poeta ferrigno ma tenero, un mago…”. (Silvia Bottaro)

Info: Associazione “Aiolfi” Savona

Questo articolo è stato pubblicato il 29 Lug 2014 alle 21:08 ed è archiviato nelle categorie Attualità, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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