Varazze. Consiglio comunale straordinario per approvare una nuova convenzione per la riqualificazione del retroporto
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Varazze, 7.01.2016. Home page
Consiglio comunale straordinario per approvare una nuova convenzione per la riqualificazione del retroporto
Convocato per le ore 18.00 di oggi, giovedì 7 gennaio 2016, il Consiglio comunale in sessione straordinaria e seduta pubblica per la trattazione del seguente ordine del giorno:
l. Regolamento Edilizio Comunale – Errata corrige “Art. 15 – Coperture a falde”, comma k.
2. Approvazione atto modificativo e integrativo della Convenzione per l’attuazione del progetto
urbanistico operativo (P.U.O.) di riqualificazione e recupero urbane della zona TIC e T1A1
del PUC stipulata in data 06.10.2011 rep. n. 10867 del Comune di Varazze.
I dubbi del gruppo consigliare “Varazze la tua città”, Busso e Petrini: “Pratica da ritirare, se approvata sarà dannosa per la città. Il sindaco Bozzano dica cosa sorgerà sull’area del campo Pino Ferro.”
“La pratica presentata in Consiglio dalla maggioranza del sindaco Bozzano va ad esaudire i desideri del costruttore – accusano i consiglieri di minoranza Paola Busso e Davide Petrini – cancellando però completamente le garanzie che tutelavano gli interessi pubblici, primo fra tutti la realizzazione di una cospicua porzione delle opere di urbanizzazione”.
“I cittadini di Varazze che, proseguono i due esponenti del gruppo consiliare “Varazze la tua città”, dopo aver sopportato per anni una serie di macerie, vogliono certamente veder partire i lavori in quell’area, ma vogliono anche avere la sicurezza che vengano terminati e che l’area in questione non resti incompiuta”.
“La pratica in questione, sottolineano i due esponenti della minoranza, è stata presentata in modo frettoloso e prevede una dilazione degli oneri che il costruttore deve versare al Comune, cosa sulla quale è comprensibile si debba trattare visto il periodo di forte crisi del settore edile, ma il vero problema è che questa modifica riguarda una parte sola delle opere da realizzare, il cosiddetto lotto 2 (la stecca di abitazioni nella zona dietro al porto).
“Nessuna assicurazione – proseguono Busso e Petrini – è prevista sul lotto 3 (vecchia conceria), area maggiormente delicata in quanto prima della realizzazione di qualsiasi opera è necessaria la bonifica del terreno, inquinato dalla vecchia attività industriale. La pratica non è nuova, era già stata portata in consiglio nel 2014 dal sindaco Delfino e proprio l’allora consigliere di minoranza Bozzano aveva richiesto che il costruttore garantisse totalmente l’opera nel suo complesso con fidejussione bancaria, non accettando semplicemente quella assicurativa. Questa garanzia, assolutamente opportuna, se non obbligatoria in termini di legge, viene del tutto ignorata nella pratica presentata dallo stesso Bozzano e dalla sua maggioranza. Oggi, nella posizione di sindaco – proseguono – fa certo scrivere che è necessaria fideiussione bancaria ma solo sugli oneri del lotto di cui verrà iniziata la costruzione mentre se intorno resterà tutto incompiuto per i cittadini di Varazze non ci sarà alcuna garanzia! È vero che solo gli stupidi non cambiano mai idea, ma sarà questo il caso?”.
“Di fronte a queste mancanze il nostro gruppo ‘Varazze la tua Città’ – concludono Busso e Petrini – non può semplicemente votare contro ma deve innanzitutto chiedere al Sindaco di ritirare una pratica che se approvata sarà dannosa per la città. Inoltre è necessario che il Sindaco Bozzano dica alla città cosa sorgerà sull’area del campo Pino Ferro, il PUO (piano urbanistico operativo attuale) prevede che lì venga realizzato un centro natatorio, ma il Sindaco ha più volte detto che questa non è ciò che avverrà senza però dire come e quando l’accordo che continua a portare avanti verrà modificato.”
Riqualificazione retroporto di Varazze: il consigliere comunale di minoranza Gianantonio Cerruti, del gruppo “Amo Varazze”, chiede chiarezza.
Mancanza di visione per le aree del retroporto e poca chiarezza nelle garanzie a tutela del comune di Varazze. Rimaniamo sconcertati dalla lettura degli atti del prossimo consiglio in cui si portera’ all’approvazione l’atto modificatorio della convenzione per la riqualificazione delle aree del retroporto, già approvata dal consiglio comunale nel 2011 e nel 2014. Al fine di far partire “a tutti i costi” le opere del complesso residenziale previsto da 37.000 mc, il Sindaco Bozzano non si rende conto che con le modifiche apportate rischia di fare gli interessi del soggetto attuatore ma a scapito della comunità varazzina.
Siamo favorevoli alla celere ripresa delle opere di riqualificazione del retroporto, ferme da più di 4 anni a causa della crisi economica che ha investito il settore edilizio-residenziale, che pare ormai prossimo alla ripresa nel 2016. Siamo anche favorevoli ad una dilazione dei pagamenti degli oneri concessori al soggetto attuatore, tuttavia lamentiamo una serie di questioni ad oggi irrisolte a pochi mesi dalla presunta partenza del cantiere:
– la mancanza di una visione futura del levante cittadino e della futura destinazione d’uso delle aree di proprietà comunale tra cui le aree dell’ex pino ferro e del salice, che ad oggi risultano ancora essere destinate, secondo la convenzione vigente e contrariamente alle intenzioni dell’attuale amministrazione, ad un parcheggio in struttura con centro natatorio, a centro di polisoccorso e a campo sportivo;
– la mancanza di adeguate contropartite ai varazzini in virtù della “generosa” dilazione dei pagamenti degli oneri di urbanizzazione concessa al soggetto attuatore del retroporto. In particolare lamentiamo la scomparsa di quanto proposto pubblicamente nei mesi scorsi, ovvero la sistemazione a parcheggio temporaneo e gratuito del 30% delle aree del retroporto al fine di ridurre i disagi in città durante il lunghissimo periodo di esecuzione dei lavori e soprattutto durante i mesi estivi;
– Il peggioramento delle garanzie a tutela delle ingenti opere di urbanizzazione da realizzarsi a scomputo per oltre 5 mln di €uro, che da bancarie sono state inspiegabilmente tramutate in assicurative, decisamente meno sicure in caso di escussione per il comune, come pubblicamente dichiarato poco più di un anno fa dall’allora consigliere Bozzano e oggetto di battaglia dai banchi dell’opposizione . A tal proposito chiediamo all’attuale Sindaco Bozzano di fare chiarezza e di spiegare ai cittadini le sue attuali scelte, che risultano contraddittorie rispetto a poco tempo fa e sicuramente meno tutelative nei confronti della città e dei cittadini rispetto alla precedente convenzione.
Tutto quanto sopra premesso, sarebbe opportuno che l’amministrazione si rendesse conto delle gravi problematiche e dei rischi a cui andrà incontro la città senza avere le idee chiare sulle aree del retroporto e con le modifiche peggiorative della convenzione ad oggi vigente. Pertanto chiediamo al Sindaco, come già proposto dagli altri gruppi di opposizione, il ritiro della pratica fino a quando l’amministrazione non avrà ben chiarito con i cittadini ogni aspetto in questione.
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