Milano-Sanremo: 2 ex Prof e 4 stranieri partenti alla Classicissima d’Epoca 2017

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Varazze, 13.03.2017.                            Home page

Milano-Sanremo: 2 ex Prof e 4 stranieri partenti alla Classicissima d’Epoca 2017

Sfideranno fatica, freddo e soprattutto il buio per percorrere i 290 chilometri della Milano-Sanremo.

Chiuse le iscrizioni alla Classicissima d’epoca 2017 organizzata dalla NOVA U.V.I. con la collaborazione del Comune di Assago e la Gesco di Alassio. Soltanto 37 gli “eroici”, di cui 4 stranieri, che hanno avuto il coraggio di schierarsi al via con l’intento di compiere l’intero percorso di quasi 300 chilometri.

Anche due ex si sono messi in gioco con le loro “macchine d’Epoca” e la tenuta rigorosamente ante anni 30. Infatti tra gli iscritti è da segnalare il nome di Marco Serpellini da Lovere, ex professionista dalla specchiata carriera con Brescialat e Lampre, 10 vittorie. Altro ex l’iberico Miguel Soro Garcia noto anche per le sue capacità pittoriche (quadri sul ciclismo, naturalmente).

Il ritrovo ad Assago nel venerdì mattina 17 marzo. Seguirà la sfilata per le vie di Milano e la punzonatura in via Mercanti.

La partenza da Binasco alle 0,00 di sabato 18 marzo e l’arrivo in Via Roma (con la collaborazione della RCS) intorno alle 15,00 prima dei colleghi professionisti.

«Dimentichiamoci pure il vertice del pedale mondiale che si ritroverà sabato 18 marzo per contendersi la prima grande “classica” di stagione. La Milano-Sanremo che andrà raccontata è quella in modalità retrò interpretata da una quarantina di compiti e coraggiosi ciclostorici che inforcheranno le loro biciclette (costruite prima del 1930) sfidando fatica, freddo e soprattutto buio per affrontare i quasi 300 chilometri della Classicissima, d’epoca, appunto.

Organizzata dalla Nova Unione Velocipedistica Italiana di Varazze con il contributo dalla GESCO di Alassio, vedrà la partenza alle ore 0,00 di sabato 18 marzo. Poco più di 20 all’ora la velocità media, pedalando su pezzi d’antiquariato con la ruota fissa, pedali con gabbietta, fili dei freni che escono dalle leve e corrono a vista attorno al telaio (c’è anche qualche freno a tampone per la verità …), paraspruzzi, oliatore fissato sul tubo verticale del telaio.

Sostengono i partecipanti, 37 gli iscritti: “Contrariamente a quelle conservate nei musei e inutilizzabili, le nostre biciclette sono VIVE, le possiamo montare e facendo girare i pedali riusciamo a fare 300 chilometri”.

Masochismo puro? Fatica omerica? Forse. I protagonisti confessano tuttavia anche di sentirsi “forzati della strada”, come ai primi leggendari Giri d’Italia. Insomma, parlando di ciclismo d’epoca i nostri eroi ne saranno i testimonial più veri.

La loro Milano-Sanremo “Classicissima d’Epoca” (arrivata alla quinta edizione) comincerà con il ritrovo in centro Milano. Persino le procedure burocratiche della corsa d’epoca si svolgeranno rigorosamente secondo i riti di una volta, a cominciare dalla “punzonatura”, eseguita con tanto di tenaglia e piombini a fidelizzare il telaio in modo da scongiurare cambi non autorizzati. E il foglio-firma, con pennini e calamai, a suggellare i numeri di gara e le presenze, da riproporre ai punti di controllo previsti sul percorso.

La partenza vera e propria dal Castello visconteo di Binasco, in piena notte, con starter, ironia della sorte, un pistard, Marino Vigna oro olimpico a Roma 1960, ma anche sprinter vincente al Giro. Ospite fisso il freddo.

Compagno di pedalate sarà la fame, il buio e qualche rara vettura di nottambuli. Le strade di oggi sono biliardi, rispetto a quelle di Girardengo solcate da rotaie di fango che imprigionavano le ruote, col “routier” che doveva saltare da una parte all’altra come un tarantolato. Nessuno ha nostalgia di quella viabilità precaria ma c’è il desiderio di scoprire sensazioni perdute, di sfiancarsi, di affrontare difficoltà fuori dal tempo.

I 37 eroici lasceranno la città meneghina coi copertoni a tracolla, le lampade a petrolio per vedere ed essere visti, si dilegueranno nella notte diretti al Turchino e poi verso il mare. Lo spirito del ritorno al passato non contemplerà avversari perché non ci sono rivali, ma compagni di sofferenza e soprattutto di passione. Passione da ricercare anche tra il pubblico nei paesi attraversati.

“Si auspica una calorosa accoglienza da parte della popolazione. Cittadini, accorrete numerosi e partecipi”!!!”: é scritto in calce alla locandina, anch’essa in stile retrò.

E invece della calorosa accoglienza, l’anno scorso ecco una frana di proporzioni catastrofiche ad Arenzano, frana per fortuna caduta un’ora dopo il loro passaggio. Nulla comunque avrebbe potuto fermare gli eroici della Classicissima, neppure i ghiotti rifornimenti della Riviera (Valente e Capo Berta) che tuttavia hanno causato un po’ di ritardo alla tabella di marcia.

Arrivo previsto, anche quest’anno alle ore 15,00 sotto lo striscione di Via Roma a Sanremo. Il giorno dopo, 19 marzo, nella sempre ospitale Alassio, ci sarà una kermesse tipo pista per dimostrare che chi fa 300 chilometri è in grado, poche ore dopo, di giocarsi il titolo di pistard in uno sprint all’ultimo sangue.

Routier e sprinter: due facce della stessa medaglia. Questa medaglia si chiama passione.»

(Dr. Carlo Delfino)

. Locandina in pdf >>

. Post sul sito: UNVS Liguria >>

Questo articolo è stato pubblicato il 13 Mar 2017 alle 19:53 ed è archiviato nelle categorie - Ciclismo, - UNVS Varazze, Attualità, EVENTI E MAN.NI SPORTIVE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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